Dopo averci ammaliato con ABZÛ, i ragazzi di Giant Squid hanno approfittatto del palco dei The Game Awards 2018 per annunciare il loro prossimo progetto che, almeno per il momento, sembra essere un’esclusiva console PlayStation 4 (dovrebbe uscire anche su PC via Epic Games Store).
Il mare stavolta lo vedremo solo all’inizio, perché poi la nostra protagonista si addentrerà in foreste nebbiose, diretta verso un “monte infuocato” che non promette nulla di buono. Armata apparentemente solo di un arco ed accompagnata da un’aquila, si troverà davanti a creature ben più grandi e minacciose: la lotta tra acqua e fuoco sembra essere il fulcro del gioco.
Dietro al progetto c’è anche Annapurna Interactive, che ha firmato giochi del calibro di What Remains of Edith Finch o il neo Best Mobile Game, Florence; quindi le aspettative crescono e speriamo che quel fumoso 2019 si trasformi in una data più concreta il prima possibile. Ma ora alzate il volume e guardatevi l’affascinante reveal trailer e se vi siete persi ABZÛ, sappiate che da poco è disponibile anche per Nintendo Switch.
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Leggi i suoi articoli
E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
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Leggi i suoi articoliE' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
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