Insomniac Games torna nel periodo natalizio per chiudere il cerchio e completare la sua trilogia di contenuti scaricabili per Marvel’s Spider-Man, indubbiamente uno dei migliori titoli dell’anno. Siamo stati abituati a vedere Peter prendersi cura della sua città, che dopo l’invasione di supercattivi sembrava aver trovato un attimo di pace. Ovviamente la calma si è rivelata piuttosto effimera, e l’amichevole Uomo Ragno di quartiere è dovuto tornare in azione per cercare di frenare l’ascesa di Hammerhead, un boss della malavita “vecchio stile” che ha deciso di “evolversi” per conquistare la città.
Essendo il capitolo conclusivo di una trilogia di contenuti scaricabili ambientati dopo la fine della campagna principale di Marvel’s Spider-Man, “Silver Lining” chiuderà molti filoni narrativi, pertanto la nostra recensione conterrà qualche spoiler degli avvenimenti delle due precedenti espansioni. Invitiamo quindi chiunque non abbia ancora terminato i due DLC precedenti a fermarsi qui e non procedere oltre con la lettura dell’articolo, poiché il rischio spoiler è altissimo.
Nella prima espansione Spidey ha dovuto fare i conti con la Gatta Nera, la sua ex fidanzata tornata in città per diversi affari in sospeso con il Maggia. Nel secondo DLC abbiamo affrontato Hammerhead, scoprendo il lato oscuro di Yuriko Watanabe, capitano di polizia di New York, che ha ceduto alla sua rabbia diventando un’assassina. Tutto questo per cercare di fermare Hammerhead, ma il mafioso creato da Gerry Conway e John Romita Sr. si è rivelato decisamente più furbo di quanto immaginassimo.
Dopo aver sconfitto Hammerhead in una spettacolare battaglia sul tetto di un grattacielo newyorkese, pensavamo che il gangster avesse perso la sua battaglia per New York: ovviamente ci sbagliavamo. Dopo un intervento chirurgico che ha dell’impossibile, il nostro cattivone è tornato con un aspetto similare a quello di Robocop e Terminator sotto steroidi: un gigante di metallo inarrestabile e pericolosissimo pronto a mettere a ferro e fuoco l’intera città. Prima che la follia di Hammerhead si scateni, anche Silver Sable fa il suo ritorno a Manhattan: riuscirà Peter a gestire tutto quanto?
Il ritorno di Silver Sable è preannunciato da il rombo di un jet e da diversi spari: la nostra tostissima antieroina si è stancata di vedere le sue armi e i suoi equipaggiamenti trafugati dagli scagnozzi di Hammerhead, ed è tornata a New York per prendere a calci i ladri e fare secco una volta per tutte il nostro padrino di latta. In tutto questo c’è il nostro Spidey, che non sa proprio tenersi fuori dai guai e decide (ovviamente) di intervenire per il bene della sua città. Tra una battuta e l’altra, Peter riesce a far breccia nell’impenetrabile corazza antisociale di Silver Sable, siglando una breve ma efficace super-alleanza per porre un freno alla follia di Hammerhead. A contorno di questo scontro a tre ci sono le immancabili quest secondarie e i discorsi con Miles e Mary Jane, che contribuiscono a rendere gli avvenimenti di Silver Lining un po’ più profondi e ancorati alla storyline principale.
Nonostante la quest principale sia piena di azione e più in generale di caos ed esplosioni, sembra però che manchi qualcosa: la polizia è relegata ad un ruolo più che marginale, dato che l’esercito mafioso di Hammerhead fa il brutto e il cattivo tempo, mentre Silver Sable se la svolazza tranquilla col suo jet su Main Street bombardando la città pur di fermare il gangster metallico. Insomma, quella sottilissima patina di finto realismo che c’era nella campagna principale di Marvel’s Spider-Man se ne è andata completamente, e si ha davvero l’impressione di leggere un fumetto Marvel. Purtroppo per noi non si tratta di uno di quegli albi memorabili, bensì di una delle avventure più dozzinali e datate, quelle che trovate in saldo in fumetteria per intenderci. Silver Lining riesce anche a banalizzare i contenuti della precedente espansione (come aveva fatto Territori Contesi con la “morte” della Gatta Nera) riducendo Yuriko Watanabe a meno di una comparsa, una voce registrata udibile dopo una brevissima quest secondaria. Indubbiamente sentiremo ancora parlare di lei (dato il suo trascorso sui fumetti Marvel), ma probabilmente il suo personaggio poteva essere gestito meglio.
Nonostante la quest principale sia piena di azione e più in generale di caos ed esplosioni, sembra che manchi qualcosa
Di contorno troviamo le solite missioni già viste e riviste nella campagna principale e nelle altre due espansioni: sgominare i rifugi degli scagnozzi di Hammerhead, fermare gli stream di quella pazza di Screwball e intervenire sulle strade per impedire al Maggia di terrorizzare New York. Tutte cose carine che però abbiamo già visto in tutte le salse più e più volte. Non si tratta nemmeno più di “more of the same“, dato che i contenuti secondari sono praticamente uguali a quelli già visti da settembre a questa parte (fatta eccezione per una sorta di diretta streaming con lancio bombe di Screwball). A salvare questo DLC ci pensa (fortunatamente) Silver Sable, un’antieroina davvero carismatica e brutale che ha però un’ottima alchimia con Spidey: la sua sola presenza eclissa la maggioranza dei personaggi di questa espansione, Hammerhead compreso. Anche se la sua storia non è stata approfondita quanto mi aspettassi, è innegabile che Silver Sablinova buchi lo schermo.
Ottima anche la scena finale dopo i credits, degna davvero di un film del Marvel Cinematic Universe e che indubbiamente getta le basi per l’ormai sicurissimo sequel di Marvel’s Spider-Man. A coronare il tutto ci pensano tre nuove tute per il nostro arrampicamuri più una quarta (disponibile per tutti) che riproduce la Spider Suit indossata da Tobey Maguire nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi. Completare Silver Lining vi richiederà circa un paio d’ore, che crescono nel caso vogliate portare a termine questo DLC al 100%, facendo tutte le attività collaterali e le missioni secondarie. Il prezzo di questo contenuto scaricabile è fissato a 7.99 euro, un biglietto d’ingresso non troppo costoso per i contenuti offerti.
Finire Silver Lining non vi darà un senso di completezza, anzi: vorrete sapere come vanno a finire molte delle storyline ancora aperte, che verrano probabilmente approfondite nel seguito di Marvel’s Spider-Man. Questo DLC conclude la trilogia della “Città che non dorme mai”, che purtroppo cala il sipario con una prestazione non proprio memorabile. Ed è un peccato, perché gli spunti per creare delle espansioni memorabili c’erano tutte: forse Insomniac ha dovuto spendere le sue risorse in progetti più ambiziosi, e quindi lo sviluppo dei DLC ne ha risentito. Tuttavia non me la sento di bocciare questa nota finale di Marvel’s Spider-Man, perché ci sono parecchi momenti degni di nota (specie uno in particolare, con Miles Morales) nonché la presenza di Silver Sable, con la quale finalmente Spidey riesce a collaborare. Insomma, questa serie di contenuti scaricabili poteva assolutamente essere migliore ma il risultato rimane comunque ampiamente sopra la sufficenza, complice anche un prezzo di ingresso davvero interessante. |