Feudal Alloy

Feudal Alloy – Recensione

Nel corso degli anni ne ho provati di videogiochi, devo essere sincero, ma mai avrei pensato di ritrovarmi tra le mani un titolo così: non fraintendetemi, la mia constatazione è puramente positiva, e lo capirete molto presto.

Sto parlando nel dettaglio di Feudal Alloy, un ambizioso titolo in pieno stile metroidvania che prende in prestito alcune delle caratteristiche da gioco di ruolo.

Ma il suo punto di forza, oltre ad un gameplay studiato al punto giusto, è sicuramente riscontrabile nel comparto grafico, che personalmente mi ha portato alla mente l’indimenticabile Valiant Hearts: The Great War.

Dite quello che volete, ma Feudal Alloy è un titolo assolutamente da provare, a maggior ragione se siete amanti di quel genere che non sembra mai risentire gli anni che passano.

Feudal Alloy

Pensate solo per attimo di ritrovarvi in un contesto medievale, caratterizzato da nobili cavalieri dalla pelle assai gelida. No, non stanno combattendo nelle lande innevate, bensì sono dei robot medievali animati e controllati da pesciolini.

In Feudal Alloy la società si è sviluppata in modo molto diverso da quella che conosciamo dai libri di testo, in cui le macchine conducono una routine tutto sommato tranquilla. E lo sa bene Attu, un comune agricoltore di girasoli e produttore di olio (le macchine, d’altronde, ne sono assai ghiotte).

Ma questa spensierata routine è destinata a scomparire quando un gruppo di banditi attacca il suo villaggio, ruba le scorte e dà fuoco alla sua casa. Per sua fortuna è riuscito a recuperare una spada e, anche se non proprio felice come una Pasqua, si è buttato a capofitto in un’impresa degna di un prode cavaliere.

Feudal Alloy non lascia nulla al caso

Quello che ci si ritrova tra le mani è un videogioco sviluppato saggiamente, che non lascia nulla al caso e in cui l’esplorazione gioca il ruolo principale. Per inciso, non che sia una novità l’esplorazione nel genere metroidvania, ma devo ammettere che questo viaggio di Attu non stanca, diverte e aggiunge anche quel pizzico di sfida che non guasta mai.

I vari cattivoni che incontrerete lungo il vostro cammino romperanno davvero le scatole, impedendovi di effettuare l’ultimo salto di una scalata oppure vi uccideranno nel momento meno opportuno. L’intelligenza artificiale sotto questo punto di vista darà del filo da torcere al giocatore meno esperto del genere, che tuttavia sarà sempre invogliato a migliorarsi e a proseguire il suo viaggio.

Feudal Alloy

Per migliorarsi ritroviamo gli aspetti canonici dei GdR: nuove teste (sì, proprio nuovi acquari dove far nuotare il pesciolino), braccia, gambe e così via, che una volta equipaggiate daranno dei vantaggi non indifferenti. E se devo dirvela tutta non prendete sotto gamba questo aspetto: il robottino, come da buona macchina che si rispetti, deve sempre tenere sotto controllo l’olio e la temperatura. Se vi surriscalderete potreste risentirne e finire in frantumi in men che non si dica.

La caratteristica che non mi è molto piaciuta è riscontrabile nella mancata possibilità di rivendere l’armamentario: infatti negli empori non è possibile ottenere pecunia rivendendo oggetti che non si utilizzano più. Questo vuol dire che, qualora abbiate bisogno di olio ricostituente o di qualsiasi altro accessorio, dovrete per forza mazzolare le macchine e arricchirvi dei loro bulloni (la valuta di gioco).

Un’altra scelta un po’ amara è data dalla gestione dell’inventario: tutto viene raggruppato in un unico menù e per poter visualizzare l’equipaggiamento in uso deve essere per forza rimosso. Questo rende la fruizione dell’aspetto ruolistico un pochino frustrante.

 Un’opera impegnativa e appagante

A parte queste piccole note amare, devo dirvelo, mi sono divertito moltissimo a giocare a Feudal Alloy e non mi sono mai particolarmente stressato nel superare anche alcune delle fasi più ostiche. Non mi sono annoiato neanche nel ritornare in luoghi già visitati per scoprire nuove aree (prima inaccessibili) e trovare nuovi incredibili bottini. I ragazzi di Attu Games hanno fatto un buon lavoro, dimostrando di conoscere bene il genere di appartenenza e consegnando nelle nostre mani un prodotto completo, impegnativo e appagante.

Feudal Alloy

Ho trascorso più di 20 ore in compagnia di questi robot, e trovo estremamente geniale l’idea che hanno sviluppato sia dal punto di vista del gameplay che stilistico, con ambienti disegnati a mano. La maggior parte del tempo mi sono dilettato in modalità portatile su Nintendo Switch, e devo dire che è una vera gioia per gli occhi e risulta perfetto anche per piccole sessioni. Passando su TV non cambia di una virgola e si può giocare tranquillamente anche con un Pro Controller.

Devo ammettere che il mercato degli indie sta diventando sempre più lucente, e non può farmi che piacere. Sono rimasto piacevolmente soddisfatto da Feudal Alloy, che continua a confermare lo stato di grazia di titoli assolutamente brillanti.

Conclusioni

Se avete voglia di tornare a divertirvi con un’avventura in pieno stile metroidvania, ricca di esplorazione, con un prezzo di lancio competitivo e un’elevata longevità, allora Feudal Alloy è un titolo assolutamente da tenere in considerazione.

Non manca nulla: combattimenti, progressione del personaggio, tesori nascosti, robot assassini e una missione di vitale importanza. Certo, sono presenti alcune note stonate relative alla gestione dell’inventario, che tuttavia non compromettono la brillantezza di Feudal Alloy.

Una produzione decisamente da premiare: d’altro canto dove potreste mai trovare macchine animate esclusivamente da pesciolini?

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