Caliber R1

Cooler Master Caliber R1 – Recensione

Negli ultimi anni la figura del videogiocatore professionista ha subito innumerevoli perfezionamenti, dalle tastiere disegnate appositamente per il gaming su PC, a mouse e joypad dall’altissima precisione. Fino ad arrivare alle tanto chiacchierate “gaming chair”, sedie comode e avvolgenti per chi passa ore ed ore davanti ad uno schermo o una TV.

Chi fa parte di questa (sempre più ampia) cerchia di appassionati, sa bene che lo stare seduti in modo comodo, sano e naturale è non solo parte integrante del lavoro, ma è una delle specifiche maggiormente richieste dall’utenza media, ammaliati senza dubbio dalle postazioni dei tanti Streamer e Youtuber che affollano il panorama videoludico, competitivo e non.

Scontato quindi immaginare che alcune delle più grandi case che operano nel campo informatico fiutassero l’affare e si buttassero a capofitto in questo nuovo ma già redditizio campo. Una delle ultime aziende a presentare la propria gaming chair è proprio Cooler Master, colosso taiwanese che da questo mese ha messo in vendita la sua Caliber R1, sedia ben realizzata che strizza l’occhio ai competitor più blasonati, puntando però molto su ergonomia e postura corretta.

Andiamo a vedere nel dettaglio pro e contro del prodotto.

Caliber R1

La Cooler Master Caliber R1 è il primo esperimento in assoluto dell’azienda. Ad una prima occhiata infatti, non si notano particolari differenze estetiche rispetto alle tante sedie da gioco già in circolazione. Lo schienale alto e le ali laterali ricordano molto un sedile da rally (punto in comune a tutti i modelli più venduti) e la seduta larga risulta al tatto molto resistente, nonostante non rinunci ad un’estrema comodità e morbidezza.

La colorazione vanta unicamente una fantasia con il nero e il viola, la cui alchimia è spesso utilizzata da Cooler Master per alcuni dei suoi prodotti più venduti e ciò rende la Caliber R1 molto raffinata rispetto alle concorrenti, straripanti di colori e cuciture visibili, tratti spesso eccessivi anche per i giocatori più estremi.

Il montaggio non è proprio dei più facili, principalmente a causa del peso e della solidità di tutti i singoli pezzi. Una persona sola può farcela, ma non sarà proprio semplice come bere un bicchier d’acqua. Fortunatamente le istruzioni sono chiare ed esplicative, i passaggi brevi e gli attrezzi inclusi nella confezione sono più che sufficienti a completare il processo in meno di un’ora. Attenzione ai componenti più piccoli, il cui numero è esattamente quello previsto dalle istruzioni, senza ricambi: se ne perdete uno quindi, non ci sarà modo di sostituirlo.

L’utilizzo della plastica è abbondante, ma la qualità ci è sembrata tutto sommato buona, capace di garantire un’adeguata resistenza anche per le sessioni più “movimentate”.

Caliber R1

Una volta completato l’assemblaggio, siamo passati al controllare la mobilità e la comodità della seduta. Principalmente la Caliber R1 offre due cuscini: uno per la nuca e uno per la zona lombare, regolabile in altezza a seconda delle proprie esigenze. Nonostante quest’ultimo risulti comodo e quasi necessario ai fini di una posizione corretta, l’imbottitura per il collo ci ha rapidamente infastidito. Questo perché, non essendo regolabile, il suo utilizzo dipende molto dall’altezza di chi si siede.

Nel caso di chi vi scrive infatti, il cuscino va a toccare la base della nuca più che il collo, non apportando perciò alcun particolare giovamento. Discorso diverso per il sedile: oltre ad essere rivestito interamente in pelle sintetica di poliuretano traforata che garantisce una comodità e traspirabilità senza pari (anche dopo alcune ore), è costituito da schiuma ad alta densità, la quale impedisce la deformazione permanente.

Nel complesso, la Caliber R1 è di ottima fattura, resistente e comoda quanto basta per lunghe sessioni davanti al pc o al televisore

Lo schienale invece, come già anticipato, è dotato di ali laterali molto ampie, capaci di avvolgere anche il giocatore più robusto. L’inclinazione è totalmente regolabile e personalizzabile, partendo dai 90° fino a 180° e bloccabile ogni 10°.

Purtroppo i reggigomiti non sono imbottiti (come per la maggior parte di prodotti simili già in circolazione), ma sono in plastica gommata, leggermente concavi per permettere il corretto posizionamento delle braccia; non è una mancanza irrimediabile, intendiamoci, ma per un prodotto di nuova generazione ci saremmo aspettati un pizzico di attenzione in più, soprattutto perché a fronte dell’estrema cura del design generale, i braccioli in plastica rischiano di spiccare più del dovuto. Anch’essi in ogni caso sono regolabili con pratiche levette laterali.

Nel complesso, il prodotto è di ottima fattura, resistente e comodo quanto basta per lunghe sessioni davanti al pc o al televisore.

Conclusioni

Chi sottovaluta l’importanza della seduta, sottovaluta un importante fattore della propria salute, che non dev’essere esclusivamente correlata ad un lavoro sedentario, ma è altresì importante nei momenti di svago.

Con la sua Caliber R1, Cooler Master dimostra di sentirsi già a proprio agio nel moderno mercato delle gaming chair. Confortevole, versatile e resistente, la prima nata dell’azienda taiwanese è per certo un prodotto professionale, competitivo e duraturo.

Abbiamo notato una scomodità latente nel cuscino per il collo che obbliga ad una posizione anomala, soprattutto per i più alti, quindi abbiamo preferito rimuoverlo, senza troppe remore. Il design è accattivante seppur minimale, dettaglio che rende la Caliber un prodotto più “sobrio” rispetto alle concorrenti, particolare davvero apprezzato.

Il prezzo purtroppo non è dei più abbordabili: 229 €, il che la rende leggermente più costosa rispetto alla media, dettaglio che per molti giocatori può essere decisivo (anche se si trova anche intorno ai 200).

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