News 24 Set 2011

Resistance 3 – La Recensione

Nel terzo capitolo della saga targata Insomniac Games scopriremo che cosa ne sarà della razza umana, attaccata dai ferocissimi Chimera, ex-umani mutati da una terribile infezione…Nei panni di Joseph Capelli,ex soldato ora nella Resistenza,dovremo sferrare un ultimo attacco agli invasori e portare la pace sul pianeta Terra ormai lacerato. La strada dalla California al nord degli Stati Uniti sarà lunga, difficile e non esente da terribili nemici e sacrifici…
Il gioco si presenta con un alto livello tecnico, grafica e fisica ottimi (ma non senza bug ed espressioni facciali poco convincenti), una buona trama unita ad un discreto taglio cinematografico, una vasta scelta di armi che permette di adottare le tattiche più disparate,IA altalenante ma sicuramente migliore dei precedenti capitoli. Un FPS divertente ma non imprescindibile, vario per via delle molteplici influenze inserite, dotato inoltre di un ottimo sistema online e co-op, ma niente di nuovo sotto il sole.

Titolo: Resistance 3
Piattaforma : PS3
Sviluppatore : Insomniac Games
Publisher: Sony Computer Entertainment
Giocatori: 1-2 (Co-op Offline)
Online & Extra: 2-16 (Co-op Online e Competitivo), Supporto a 3D e Playstation Move
Lingua: Italiano (Testi e Parlato)

Premessa: i primi 2 Resistance non mi avevano particolarmente appassionato, trovavo infatti interessante soltanto l’ottimo sistema di co-operativa e l’impatto grafico, essendo dei più che buoni “primi vagiti” della neo-nata console Sony (a livello tecnico). Mi sono perciò avvicinato in maniera molto scettica al terzo capitolo della saga targata Insomniac Games (nome storico autore, tra gli altri, di gioielli del calibro di Spyro – i primi 3 capitoli – e Ratchet & Clank, non gli ultimi arrivati insomma), credendo di trovarmi al cospetto di un discreto FPS senza infamia e senza lode. Spero quindi che questa recensione vi mostri come io sia rimasto piacevolmente sorpreso (ma non del tutto) nel trovarmi tra le mani un buonissimo shooter, che non farà gridare al miracolo, ma certamente si distacca dalla massa dei mediocri sparatutto che affollano il mercato odierno, in un contesto sempre più saturo e dominato dai soliti (alcuni validissimi, altri no) nomi. Ma bando alle ciance ed iniziamo!

Joseph in uno dei pochi momenti felici della sua vita. Combatte per dare all'umanità e alla sua famiglia in primis un futuro.

STORYBOARD

Joseph Capelli è un nome certamente noto ai giocatori del precedente capitolo della serie, e senza rovinare nulla a chi magari vuol prima recuperare i primi 2 titoli, vi basterà sapere che il nostro eroe era un soldato dell’esercito americano, nello specifico della squadra SRPA, una costola segreta della quale facevano parte membri delle forze governative infetti dal terribile virus Chimera. Congedato con disonore a causa di un infausto evento (che vi verrà comunque spiegato all’inizio del gioco), vi ritroverete nella cittadina di Haven, come membro della Resistenza. Forte dell’aiuto del Dottor Malikov, scopritore di un vaccino contro il virus, e sopratutto dell’amore di Susan, carismatica e caparbia combattente, e del figlioletto Jack, dovremmo attraversare l’America ed arrivare a New York per sferrare il definitivo attacco alle forze dei Chimera. Trama tutto sommato classica, inserita in un contesto perfettamente verosimile, in cui luoghi reali ed eventi storici si uniscono a fantascienza e nemici infettati da un virus alieno. L’unica nota negativa a riguardo è la presenza di veri e propri “balzi temporali” che tolgono coerenza al gioco, tagliando parti del viaggio del nostro eroe senza alcuna logica, o addirittura sequenze che se fossero state giocabili avrebbero sicuramente regalato qualche emozione in più. Risulta comunque godibile, a tratti epica ed in un crescendo accentuato dalla (finalmente) spiccata personalità dei Chimera stessi, non più relegati a mera carne da macello.

Il fuoco secondario del Bullseye vi permetterà di agganciare il nemico preso di mira, e ogni proiettile seguirà la scia lasciata. Questo è uno dei molteplici "colpi secondari" a nostra disposizione!

GAMEPLAY

Resistance 3 è un classico FPS, come tanti ce ne sono in giro. Cos’è però che mi ha spinto a giocarlo fino in fondo? Sicuramente le armi a nostra disposizione sono uno dei fattori determinanti.

Ogni arma ha a disposizione 2 tipologie di “fuoco”:

Premendo R1 avremo il “classico” colpo di base dell’arma, che varia da un semplice proiettile a un raggio congelante, e perfino ad un’infezione che si propaga tra i nemici l’un l’altro! Un costante utilizzo di una determinata arma ci permetterà di salire di livello (fino a 3) e con conseguenti potenziamenti,ad esempio rendendo esplosivi i proiettili del fucile a pompa. Con R2 invece inizia il bello: lanciagranate, nubi tossiche, e altre chicche tattiche come l’Auger che spara una barriera (e che vi permette di colpire i nemici attraverso i muri) oppure un Revolver con proiettili esplosivi a carica manuale, ottimi da sparare nei pressi di nemici multipli e farli detonare al momento giusto. Inoltre, come nel primo Resistance, è stata reintrodotta la Weapon Wheel, avendo così a disposizione tutto l’arsenale tenendo premuto il tasto Triangolo e selezionare l’arma preferita con la levetta analogica!

A dare ulteriore varietà al gameplay ci pensano momenti di pura “avventura” dal taglio cinematografico, e persino frangenti dal sapore horrorifico davvero niente male, mentre alcune sezioni saranno giocabili stealth, ma l’IA dei nemici altalenante non offre quella sfida che ho trovato per esempio in Deus Ex (tra le ultime uscite), pugnalare nemici alieni dotati di tecnologie ultra sofisticate impugnando un fucile da un quintale senza farsi scoprire non mi ha particolarmente entusiasmato; per non parlare dei (comunque sporadici)suicidi dovuti alle granate lanciate contro il muro o del semplice fatto che l’uccidere nemici in un gruppo da una posizione nascosta, nella maggior parte dei casi non allerterà minimamente gli altri Chimera, i quali ignoreranno il tutto e continueranno la ronda senza alcuna preoccupazione. Infine, il gioco è estremamente lineare, ma i collezionabili sono posizionati egregiamente e invogliano l’esplorazione, anche per via del contenuto (siano essi audio-diari o lettere) riguardante parti di trama o semplici scambi di corrispondenza dal tono drammatico.

Riguardo invece il supporto al Move,per quanto possa essere immersivo, personalmente l’ho trovato molto scomodo, essendo il gioco frenetico e senza esclusione di colpi; i secondi persi nel prendere la mira saranno fatali, e nonostante la precisione, perderemo molto in dinamicità.

Il gioco è pieno di location suggestive e ben realizzate, sfruttando a pieno la potenza della Playstation 3. Vi troverete anche a bordo di questa barca, coperti dalla nebbia (no, non è sulle rive del Po) e attaccati dai dannatissimi Chimera.

GRAPHICS & SOUNDS

Resistance 3 è un’esclusiva Ps3, e mai come prima d’ora è giusto farlo notare:
la grafica estremamente realistica e la fisica mozzafiato la fanno da padrone, in più di un momento rimarremo ad ammirare le praterie tipiche dell’America, le zone montane, le cittadine anni 50′ estremamente rifinite nei minimi dettagli (non tanto gli interni, un po’ anonimi nel caso di zone non interessate dalla trama). Gli effetti atmosferici sono ottimi, con trombe d’aria che vi copriranno la visuale nei momenti più concitati, distratti anche dalla cura con cui sassi e foglie vi sbattono addosso. Le animazioni sono ben fatte, ma stessa cosa non si può dire per le espressioni facciali, piene di dettagli ma forzate.
La balistica dei proiettili è ben realizzata, e tranne dei bug sparsi quà e là (per non parlare dei numerosi cadaveri che mi è capitato di vedere incastrati nei muri, problemi comunque risolvibili via patch), il risultato generale è ottimo. Dal lato sonoro, le musiche epiche ma anonime vi accompagneranno lungo il vostro irto cammino, in un’atmosfera desolante che perfettamente si sposa con la trama proposta.

Niente KillCam questa volta, ma vedremo comunque il nostro assassino pavoneggiarsi e fare il figo con gli amici.

ONLINE & REPLAY
Qui viene il bello: il gioco offre, oltre all’ottima co-op offline e online (certamente un valore aggiunto richiesto da molti utenti), questa volta però solo per 2 giocatori, una solida componente online. Il fenomeno Call of Duty ha influenzato anche il titolo Insomniac Games, e ci sarà un ottimo sistema di sviluppo personaggio e ricompense, oltre a tag clan, skin per il proprio personaggio, potenziamenti per le armi e mappe finalmente bilanciate per un massimo di 16 giocatori (non scorderò mai i 64 giocatori del 2 inseriti come acciughe in una piccola mappa in cui ce ne sarebbero entrati comodamente non più di 10, resistere più di 6 secondi era un’impresa epica). Quindi per tenerci incollati alla PS3 anche dopo aver finito la campagna principale, avremo come detto la co-operativa, un longevo sistema online supportato da un buon matchmaking e soprattutto il “Negozio”, selezionabile nel menù, nel quale con i crediti in-game sbloccati completando i capitoli del single player potremo sbloccare modalità come “Armi Infinite”, “Splatter Time”, invulnerabilità e quant’altro, per gustarci nuovamente il titolo con veri e propri cheat attivati.

Ragazzi, lui è Joe Capelli! Niente battute su Cesare Ragazzi, ha molte armi e sa come usarle.

IN CONCLUSION…

Ribadisco: nonostante i primi 2 capitoli della serie non mi avessero entusiasmato in alcun modo, il mio approccio con Resistance 3 è stato molto scettico. Pur sorprendendomi piacevolmente, tenendomi incollato allo schermo e rompendo i vari momenti di fiacca con buone trovate di gameplay, è sì un FPS sopra la media estremamente godibile, ma nulla di trascendentale, che offrirà molto di più agli appassionati del gioco online competitivo per via del suo ottimo sistema di progressione. A livello tecnico è un piacere per gli occhi,la giocabilità è sopra la media, ma se volete uno sparatutto più coinvolgente cercate altrove.
È comunque il miglior titolo della saga, per gli amanti sarà un’ulteriore conferma, una sorpresa per i detrattori, mentre chi lo ha sempre ignorato non troverà qui l’uovo di Colombo.

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