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Nacon Revolution Unlimited – Recensione

Dal 2014, anno di nascita del marchio, ad oggi, Nacon è riuscita lentamente ad imporsi come azienda di riferimento per quanto riguarda le periferiche gaming dedicate a PC e, soprattutto, a PlayStation 4. Ad imprimere una decisa e notevole evoluzione del brand non è stato solo il progressivo ampliamento del catalogo, quanto l’approccio sempre più spigliato nella tipologia di prodotti ideati, progettati, indirizzati ad una fascia ben precisa di pubblico.

Piuttosto che proporsi come l’ennesima azienda produttrice di pad, tastiere e mouse economici, Nacon ha preferito distinguersi con una gamma altamente tecnologica e specializzata, per quanto incline a soddisfare le esigenze di una moltitudine di videogiocatori, ognuno con esigenze e preferenze specifiche.

Nonostante la presenza di prodotti più generici, come il Controller Wireless Asimmetrico, di cui vi parleremo in un articolo dedicato, nel tempo l’azienda ha preferito puntare su add-on dalle alte prestazioni, ideali per chi vuole il massimo, senza badare a spese.

Il nuovo campione di casa Nacon, in questo senso, è il Revolution Unlimited, pad progettato per offrire il meglio del meglio a chi cerca un fidato compagno con cui distinguersi online, nei giochi competitivi, o con cui godersi appieno quelle esperienze single player che pretendono particolare applicazione ed abilità.

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Il Revolution Unlimited ci mette davvero poco per convincere. Basta prenderlo in mano, toccarne le superfici, premerne i pulsanti, gustarsi il feedback tattile che scaturisce dall’inclinazione delle leve analogiche. Bello da vedere, restituisce immediatamente una concreta sensazione di solidità, lasciando intendere che sarà in grado di sostenere tranquillamente stress e sforzi richiesti da un’intensa e prolungata sessione di gioco.

Già dal primo contatto, tuttavia, si palesa una minuscola criticità. La superficie opaca, per quanto piacevole all’occhio ed ottimale per creare il grip necessario, ha il brutto vizio di sporcarsi con estrema facilità, soprattutto quando lo si maneggia con mani non perfettamente pulite. Un difetto assolutamente secondario, beninteso, ininfluente sulla reale funzionalità del pad, ma che non mancherà di infastidire i maniaci dell’ordine.

Revolution Unlimited tiene fede a tutte le sue promesse

Collegata la periferica alla PlayStation 4, o al PC, sia tramite cavo, sia via Bluetooth, l’iniziale soddisfazione lascia il posto ad una convinta esaltazione. Pur essendoci un paio di sbavature, di cui parleremo a breve, Revolution Unlimited tiene fede a tutte le sue promesse, dimostrandosi ideale, adatto, adeguato a qualsiasi esigenza.

Gli stick analogici rispondono prontamente, senza alcuna zona morta ad infastidire chi cerca la massima precisione possibile. Tasti frontali e touch-pad sono facilmente raggiungibili grazie ad una maggior bombatura. Ottimi anche i trigger, dotati di buona corsa e di una strepitosa sensibilità. Lasciano lievemente a desiderare i dorsali, particolarmente rumorosi e difficili da raggiungere, se paragonati a quelli del classico DualShock 4. Anche la croce direzionale non sembra all’altezza del controller standard di PlayStation 4, ma svolge comunque più che egregiamente il suo ruolo.

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Testato con racing, sportivi, FPS, picchiaduro e con giochi come Sekiro: Shadows Die Twice, ci siamo sentiti particolarmente abili, a nostro agio nell’impartire i comandi, particolarmente (e stranamente) competitivi nel caso di partite multiplayer online.

Oltre ai tasti che permettono di gestire il volume di cuffie e microfono, collegabili sfruttando l’apposita entrata nella parte inferiore del pad, il Revolution Unlimited ha molto altro da offrire nella parte posteriore. Alle due estremità, tanto per cominciare, potrete inserire dei pesi, inclusi nel prezzo, che variano dai 10 ai 16 grammi, utili per trovare il perfetto bilanciamento e migliorare ulteriormente il grip del controller a seconda delle proprie preferenze. Non solo. Sempre nell’ambito di piccole personalizzazioni hardware effettuabili, potrete scegliere tra un’estremità dello stick analogico concava o convessa, oltre all’ampiezza massima dell’inclinazione degli stessi.

Sempre nella parte posteriore del pad, trovano infine posto quattro pulsanti di scelta rapida e un altro che vi permetterà di cambiare al volo il set-up del pad. Questi tasti, come avrete già immaginato, sono legati a doppio filo al software che potrete scaricare gratuitamente dal sito di Nacon. Il programma, per quanto spartano, permette di modificare il colore della luce dei led del pad e, soprattutto, di cambiare la sensibilità di trigger, pulsanti ed analogici.

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L’interfaccia, per quanto poco comprensibile ai neofiti, permette di modificare qualsiasi parametro e, per i più svogliati o inesperti, c’è persino la possibilità di scaricare al volo i profili già creati e collaudati da altri utenti, eventualmente ideali per dare il meglio con uno specifico gioco o genere.

Purtroppo, nonostante anche in questo caso si tratti di un difetto secondario, il Revolution Unlimited non ripropone gli speaker integrati del Dualshock 4, né la barra luminosa frontale, imprescindibile per giocare in combinazione con il PlayStation VR.

Conclusioni

Il Revolution Unlimited è venduto ad un prezzo consigliato di 169 €, costo in linea con altri prodotti del genere, ma che per forza di cose lo indirizza ad un ristretto pubblico di gamer che pretendono solo il meglio. Oltre ad un’interfaccia del software non particolarmente riuscita, l’assenza della barra luminosa frontale e dei dorsali da cui ci saremmo aspettati lievemente di meglio, possiamo concludere di essere di fronte ad un pro pad davvero strepitoso, all’altezza della situazione e realmente in grado di fare la differenza quando il gioco si fa duro.

Praticamente impossibile tornare indietro, una volta che lo si è provato.

 

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