Manca quasi un mese al lancio ufficiale di Assetto Corsa Competizione, fissato per il 29 maggio. È questa la data che i puristi della simulazione dovrebbero fissare sul proprio calendario. Si tratta di un appuntamento obbligatorio, soprattutto dopo le costanti richieste che hanno portato Kunos Simulazioni a concentrarsi su un campionato così inaspettatamente appassionante come il Blancpain.
Assetto Corsa Competizione non è solo un capitolo seguente a quello originale. È infatti un progetto nato originariamente dalla struttura di Assetto Corsa, ma riscritto poi da zero per rifarsi alla natura delle auto rappresentate e, secondo me, anche per dimostrare che gli sviluppatori sanno decisamente il fatto loro in ambito motoristico.
Nonostante la simulazione estremamente realistica rimanga il cuore dell’esperienza, sono stati infatti studiati nuovi modi per renderla tale. Parlare di tutti questi aspetti sarebbe una questione estremamente prolissa, quindi procedo con quelli che cambiano in modo più evidente le carte in tavola.
Ai tempi di Assetto Corsa, mi chiedevo perché non fosse possibile correre sotto la pioggia. Era del resto una variabile troppo imprevedibile, quindi la concentrazione del gioco è andata giustamente sull’aderenza estrema dei tracciati asciutti.
Proprio l’imprevedibilità fa parte di Assetto Corsa Competizione grazie alla presenza del meteo dinamico, uno degli aspetti che più ho apprezzato perché rispecchiato alla perfezione dal termine “dinamico”. L’acqua si fa sentire in diverse forme, accumulandosi e anche scomparendo in base a diversi fattori: il calore sprigionato dalle vetture, la velocità a cui passano e addirittura il disegno sulle gomme utilizzato.
Il risultato è una incredibile varietà di comportamenti che le auto hanno durante la guida, causando fenomeni di aquaplaning a dir poco terrificanti (nel senso buono del termine). Tenere dritta la mia Audi R8 sul lungo rettilineo bagnato del Paul Ricard era una vera impresa durante ogni giro.
Dico ogni giro perché Assetto Corsa Competizione dà dipendenza. È una continua sfida contro numerose cose: le leggi della fisica, rimodulate virtualmente in maniera impeccabile, gli avversari e soprattutto se stessi. Non è del resto il giro singolo a definire un bravo pilota, o perlomeno non è lui il solo fattore.
Non a caso, Assetto Corsa Competizione include il passo di gara tra gli obiettivi che un pilota deve prendere in considerazione allenandosi. Fare un solo giro con tempi eccellenti non significa essere capaci di gestire la tensione per tutta la gara. L’importante è infatti tenere un ritmo costante senza fare errori e possibilmente cercando nuovi modi per migliorare i tempi sul giro.
Assetto Corsa Competizione fa le cose in grande proprio per questo, permettendo di scaricare la telemetria grazie al supporto ufficiale di MoTeC, così da poter studiare quali siano le aree di miglioramento giro dopo giro.
Tra tutti gli aspetti realistici di Assetto Corsa Competizione, ho voluto chiede a Marco Massarutto di Kunos Simulazioni quale fosse non tanto quello più vicino alla realtà, bensì il suo preferito. La sua scelta è caduta sulla grafica, cambiata radicalmente dal primo capitolo perché basata su Unreal Engine e non su un motore creato dal team. Non posso biasimarlo, perché il passo in avanti è più che netto in qualsiasi situazione di gioco, dalla luce del giorno al buio della notte, con o senza pioggia.
L’aspetto che invece preferisco è legato ai freni, anch’essi estremamente approfonditi in ogni aspetto. Soprattutto a inizio gara, quando ogni cosa è fredda ad eccezione dei nervi, andare lunghi in curva 1 è quasi matematico se si pensa di essere già pronti all’azione. Da bravo simulatore, Assetto Corsa Competizione insegna quanto sia importante scaldare gomme e freni prima di iniziare veramente la gara.
È soddisfacente arrivare a una curva con la giusta velocità di entrata, grazie a una frenata ben eseguita. Allo stesso tempo è spaventoso, perché serve fidarsi al 100% sia della vettura sia della propria abilità per fermarsi in tempo. È una sensazione che non ho mai provato negli altri titoli simulativi o arcade, che a volte falliscono nel dare al veicolo un peso veramente fisico, difficile da spostare e ancora più arduo da fermare quando lanciato ad alte velocità.
Penso inoltre che la strategia adottata da Kunos Simulazioni sia ideale nei confronti del giocatore. Assetto Corsa Competizione è un gioco estremamente tecnico, con un log di cambiamenti e una lista di caratteristiche molto approfondita. Non è però necessario andare nel profondo per godere appieno del prodotto, basta sapere che all’interno del gioco quelle funzioni esistono e fanno il loro lavoro.
Tutto si avvicina alla guida in circuito, ma da un certo punto di vista anche a quella di ogni giorno. Basta buon senso (e memoria di scuola guida) per capire che guidare sul bagnato richiede un determinato approccio, o che i freni hanno un limite prima di uscire dal supporto e prendervi a schiaffi. Una delle differenze è che in Assetto Corsa Competizione sarà l’ingegnere a dire al pilota se si può spingere di più o se occorre rallentare per non compromettere la corsa.
Assetto Corsa Competizione dà dipendenza
Se devo proprio cercare il pelo nell’uovo, sta più che altro nella nicchia che gli sviluppatori hanno scelto per dare una connotazione ancora più realistica al gioco. Assetto Corsa Competizione è infatti basato sul campionato Blancpain e da lì non si schioderà con l’introduzione di discipline diverse e, di conseguenza, auto differenti. Assetto Corsa, nato come simulatore a 360 gradi del panorama automobilistico, potrebbe quindi non trasportare il 100% della sua community in Assetto Corsa Competizione. Sia ben chiaro, queste persone non sanno cosa si perdono, ma de gustibus non disputandum est.
Non sono mai stato un fanatico di pre-order e Early Access, ma con Assetto Corsa Competizione mi sento di dire che si può andare sul sicuro. La progressione nel corso di queste settimane è evidente e corposa, con introduzioni sia contenutistiche sia tecniche che danno al gioco sempre qualcosa di più. Penso sia anche molto più fruibile rispetto ad Assetto Corsa in termini di giocabilità e di interfacce grafiche.
Ribaltando l’unico punto negativo che sono riuscito a trovare, si può al tempo stesso capire la forza di Assetto Corsa Competizione. Concentrandosi su un solo campionato, gli sviluppatori sono già riusciti a ricostruire le auto in maniera perfetta, dal piacere di guida sempre differente al non meno importante feedback auditivo. Ho la fortuna di avere una Audi R8 quasi tutti i giorni sotto il mio ufficio e penso di poter dire che il sound è ricreato dannatamente bene.
Assetto Corsa Competizione è già installato sul mio PC in versione early access. Se siete amanti del motorsport, avete un set da guida e volete godere di un’esperienza davvero eccellente, sapete dove trovarlo: Steam e, probabilmente, anche Epic Games Store.
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