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Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order – Recensione

All’inizio ci sono solo i Guardiani della Galassia, ma si tratta di un breve incipit, un rapido, quanto esplicativo tutorial che immerge e introduce con delicatezza il videogiocatore alle meccaniche, al sistema, al combat system che sorregge Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order.

È solo una breve parentesi, come dicevamo, perché al roster si aggiungono piuttosto in fretta Thor, Iron Man, Capitan America, Wolverine, Spiderman, Hulk, praticamente ogni supereroe Marvel che possiate immaginare. Anche lo schieramento a cui sarete contrapposti non lesina sulle figure di spicco. Tra un Venom, subito pronto a cambiare schieramento per ingrossare le fila degli eroi sotto il vostro comando, un Mysterio e un Goblin, si delinea sin da subito il male supremo da combattere a tutti i costi, quel Thanos e il suo Black Order, determinati più che mai a mettere le mani sulle Gemme dell’Infinito.

Le prime due ore di avventura, insomma, sono un susseguirsi di apparizioni, battaglie, scene d’intermezzo piuttosto esaltanti che mostrano quanto di meglio abbia da offrire la produzione. Da una parte, infatti, sfruttando nel migliore dei modi possibili la finestra temporale di lancio, il gioco richiama di continuo le recenti pellicole dei film Marvel, Infinity War ed Endgame su tutte.

Del resto, come facilmente immaginabile, l’intreccio ruota attorno al recupero delle sopracitate gemme e alla lotta al terribile titano folle. Pur non trattandosi di un tie-in, è bene specificarlo, i punti di contatto con i film sono molti, ma si sprecano anche i rimandi ai più fortunati fumetti della Casa delle Idee, in un gioco di citazioni che farà la felicità di qualsiasi fan che si rispetti.

Anche l’art design rimanda volutamente ai lungometraggi, nonostante ovvie e dovute distanze. Nick Fury è tremendamente rassomigliante a Samuel L. Jackson, Miles Morales sembra uscito direttamente da Spider-Man: Un nuovo universo, a Rocket manca solo la voce di Bradley Cooper. A conferma, tuttavia, che si tratta di un prodotto trasversale, Wolverine è nella sua uniforme classica esibita in centinaia di fumetti, esattamente come Scarlet Witch e Daredevil.

L’altro grande pregio che risalta sin dalle primissime battute dell’avventura è il ritmo indiavolato con cui si susseguono grandi e piccole battaglie, momenti che spesso e volentieri introducono nuovi personaggi, che si aggiungono al roster o che al contrario dovrete combattere.

I tempi morti sono praticamente azzerati e l’epopea procede spedita tra un momento topico e l’altro, estasiando il videogiocatore che non ha che l’imbarazzo della scelta quando si tratterà di scegliere il quartetto di eroi da schierare in campo.

Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order, difatti, è un picchiaduro a scorrimento che vede contrapporsi quattro combattenti, selezionabili e sostituibili di volta in volta in specifici punti dello scenario, ad orde di nemici senza volto, o a boss di fine livello dotati di barre di salute particolarmente ampie.

I moveset di ogni personaggio ripropongono e ricalcano fedelmente superpoteri e caratteristiche uniche dell’eroe di turno

Come avrete già intuito, il gameplay di sé e per sé non è annoverabile tra i principali pregi del gioco, classico sino all’eccesso, mortificato da un level design piatto oltre ogni previsione.

Il combat system, beninteso, fa il suo dovere più che degnamente. I moveset di ogni personaggio ripropongono e ricalcano fedelmente superpoteri e caratteristiche uniche dell’eroe di turno. A partire da un control scheme piuttosto semplice, potrete effettuare diversi tipi di combo, attivare tecniche speciali, esibirvi in attacchi combinati, ovviamente schivare e parare i colpi degli avversari.

Alcune mosse si rassomigliano molto tra loro, tra effetti speciali ed animazioni estremamente coreografiche, ma è un dettaglio assolutamente secondario, tutt’altro che influente sulla godibilità delle battaglie.

Purtroppo, per quanto possa essere divertente abbattere decine di sgherri e rispedire nel carcere del Raft il Dottor Octopus, esplorando, nel contempo, decine di ambientazioni note ai fan dei film e fumetti, si percepisce in fretta che il gioco abbia il fiato dannatamente corto.

Nonostante la sovrastruttura ruolistica, di per sé piuttosto debole e limitatissima, al punto da non essere nemmeno troppo influente sulle effettive capacità e doti degli eroi, alla lunga si cede alla tentazione del button mashing più indiscriminato, strategia più efficace per falciare nel minor tempo possibile i tanti minion che vi ostacoleranno.

Nemmeno tutte le boss fight sono articolare e impegnative come ci si aspetterebbe. Nonostante in alcuni casi si debba tenere conto di ulteriori trappole ed ostacoli, come nella battaglia contro L’Uomo Sabbia, dove bisogna prima colpirlo con dei cannoni speciali, alcune battaglie seguono un copione già noto, alla lunga poco attraente.

Anche graficamente Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order non è del tutto esente da critiche

In questo senso, fortunatamente, vengono in aiuto i livelli Infinity, speciali stage, che andranno scovati all’interno delle ambientazioni, che propongono battaglie speciali, rese ancor più difficili dall’attivazione di specifici malus.

Purtroppo, anche graficamente Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order non è del tutto esente da critiche. Se i modelli poligonali degli eroi sono ben modellati e animati, le ambientazioni lasciano l’amaro in bocca per la cronica carenza di dettagli. In modalità portatile, inoltre, la risoluzione si abbassa drasticamente, sporcando l’immagine e rendendo difficile persino il distinguere i personaggi sullo sfondo.

Conclusioni

Le aspettative createsi intorno a Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order erano indiscutibilmente alte, forse anche troppo. Alla prova dei fatti, ci troviamo tra le mani un picchiaduro a scorrimento eccellente per quanto concerne trama, art design e ritmo, meno esaltante sul fronte del gameplay, rinunciatario, poco originale, avvilito da un level design anonimo.

Chi si aspettava un capolavoro, l’ennesima pietra miliare per Nintendo Switch, resterà amaramente deluso.

Ciononostante, siamo di fronte ad un gioco più che degno, consigliatissimo ai fan sfegatati della Casa delle Idee, che andranno in brodo di giuggiole anche solo per l’ampissimo roster di eroi di cui poter prendere il controllo e per i numerosi villain a cui dovrete contrapporvi nel corso della lunga campagna.

Inoltre, in multiplayer, sia online che, ancor meglio, in locale, Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order dà il meglio di sé, soprattutto se giocato con altri appassionati, pronti ad esaltarsi ad ogni citazione e rimando riconosciuto nel corso dell’epopea. Ci aspettavamo certamente di meglio, ma gli amanti del genere avranno di che divertirsi.

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