Marvel’s Iron Man VR – Anteprima Games Week 2019

L’idea di indossare l’armatura di Tony Stark ha sicuramente sfiorato la mente di praticamente chiunque, specie negli ultimi anni (grazie, Marvel Cinematic Universe!) e Sony questo lo sa più che bene. Così bene che ha realizzato, in collaborazione con lo studio di Seattle Camouflaj (già creatori dell’ottimo Republique) una nuova esperienza in realtà virtuale dedicata proprio a uno degli Avengers più popolari di sempre.

Iron Man VR nasce quindi così, ponendosi un obiettivo davvero molto ambizioso. L’idea di dare a chiunque la possibilità di vestire l’armatura super tecnologica di Tony Stark è davvero geniale, ma anche di ardua realizzazione. Tuttavia Camouflaj sembra sapere cosa sta facendo e, seppur con qualche dovuta critica, Iron Man VR potrebbe diventare un’esperienza interessante in realtà virtuale. Ma andiamo con ordine.

La demo che ho potuto provare nello stand Sony della Games Week di Milano era della durata di venti minuti circa e mi ha messo immediatamente nei panni del supereroe scintillante di casa Marvel: mi trovavo nella sua abitazione costiera di Malibù, per testare la nuovissima armatura. La voce divertente di Stark (non è quella di Robert Downey Jr.) assieme a quella di Pepper Potts mi ha guidato durante le prime fasi, per prendere confidenza con i comandi.

Iron Man VR richiede diverse gesture per essere padroneggiato. Per volare, ad esempio, dovrete tenere le mani aderenti al bacino con i palmi rivolti verso il basso, proprio come fa lui. Così facendo i reattori spingeranno verso l’altro e il supereroe decollerà verticalmente. Di conseguenza, muovendo i palmi più avanti o più indietro rispetto al bacino otterremo una propulsione diversa che ci farà muovere orizzontalmente in una o nell’altra direzione. Per sparare invece basterà puntare i palmi verso il nemico e caricare i propulsori, che rilasceranno la oramai famosissima scarica di energia addosso al malcapitato drone.

Volare nel cielo con l’armatura di Tony Stark rappresenta il sogno di parecchi fan Marvel

Volare nei panni di Iron Man è sicuramente d’effetto (e anche molto divertente), ma c’è un grosso problema di fondo che si chiama PlayStation Move. La precisione gioca una grossa parte nella buona riuscita di questo titolo e, mi scoccia ammetterlo, il Move non è affatto una periferica precisa. A differenza di titoli come Batman: Arkham VR, dove il movimento delle mani era limitato a poche gestire (tutte principalmente di fronte alla PlayStation Camera), in Iron Man VR dover mettere le mani avanti, in basso o indietro crea non pochi problemi di rilevamento. Durante lo svolgimento della demo sono incappato più volte nel mancato riconoscimento della mia posizione, cosa che mi ha costretto a forzare un cambio di telecamera per sistemare le cose.

Iron Man VR potrebbe essere facilmente il gioco che convincerà molte persone della bontà della realtà virtuale, oppure finire fra quei titoli con tanto potenziale che rimane inespresso. Tutto dipenderà dall’effettiva ottimizzazione del titolo, che nonostante sia già a buon punto, ancora soffre delle mancanze tecniche di PlayStation Move. Devo comunque ammettere che volare nel cielo con l’armatura di Tony Stark è un’esperienza abbastanza interessante, che rappresenta il sogno di parecchi fan Marvel. Se riuscirà a realizzarsi però è ancora tutto da vedere.


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