Il buco nero di Fortnite è stato uno degli eventi più seguiti di sempre che hanno riaccesso l’interesse verso il gioco anche da chi magari non lo seguiva più da tempo.
Un’attenzione di cui il titolo di Epic aveva fortemente bisogno, infatti nel mese di settembre la situazione era piuttosto negativa.
Secondo un report di Superdata infatti i guadagni di Fortnite nel mese di settembre hanno visto un crollo del -43% rispetto al mese precedente, il che si aggiunge anche un declino piuttosto costante che era iniziato già a gennaio.
Si tratta del dato peggiore registrato da novembre 2017 e il gioco è ora nella settima posizione dei titoli più reddirizi dopo un periodo di dominio praticamente inconstrastato, ma ricordiamo sempre che si tratta di una situazione precedente all’arrivo del Capitolo 2.
Vedremo se questa ventata d’aria fresca permetterà a Fortnite di tornare ai fasti di un tempo, nel frattempo fateci sapere se anche a voi è tornata la curiosità verso il gioco o meno.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
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