Da poche settimane Pokemon Spada & Scudo è giunto sul mercato: l’ho recensito su queste pagine in modo approfondito, dandogli un voto di tutto rispetto. Pokemon è sempre Pokemon del resto e questa nuova generazione non fa differenza. Giunti ormai all’ottava generazione, nella nuovissima regione di Galar, Pokemon Spada & Scudo avevano l’arduo compito di traghettare la serie su Switch, con tutti i suoi crismi. Via lo sperimentalismo di Pokemon Let’s GO! quindi, ridando forza agli elementi più classici e importanti della serie principale.
Con lo zaino in spalla e tanta voglia di fare, ci si lancia in questa nuova avventura dal gusto inglese per Galar, per affrontare la sfida delle palestre. Stavolta l’affare è serio, tanto che queste sfide hanno luogo in giganteschi stadi. Se siete appassionati di calcio oltre che di Pokémon be’: vi emozionerà parecchio.
Grazie al Calendario dell’Avvento di GameStop Zing, potrete recuperare Pokemon Spada & Scudo a un super prezzo. Insomma, l’occasione giusta per catturarli tutti (o per catturare entrambe le versioni!).
1 Tanti nuovi Pokemon
Come ogni nuova generazione che si rispetti, l’introduzione di nuove creature è sicuramente uno degli aspetti più attesi e discussi. L’ottava generazione non è da meno e introduce la bellezza di 81 nuovi pokemon tra la fila dei tantissimi che già abbiamo imparato ad amare e a collezionare.
Certo, non è una generazione “completa” e alcune presenze sono delle forme regionali di pokemon che già conosciamo. Nonostante tutto, la qualità è piuttosto alta e ci sono tantissimi nuovi e forti pokemon da catturare. A Galar va poi fortissimo il doppio tipo, che ormai è “normale prassi” per ogni nuova generazione introdotta.
2 Le Terre selvagge
Le Terre Selvagge sono una delle grandi novità della regione di Galar. Una distesa pianeggiante che si estende per tutta (o quasi) la regione e che ospita al suo interno una varietà incredibile di pokemon. Si trovano nell’erba alta oppure vaganti per la mappa, con delle varianti molto forti che metteranno a dura prova le vostre squadre. La ricompensa?
Tonnellate di esperienza e pokemon fortissimi per la vostra squadra. Si esplora ed è l’area designata all’interazione online con altri giocatori, che appariranno sulla vostra mappa proprio come se stessero giocando insieme a voi: figo!
3 I Raid
Strettamente connessi alle Terre Selvagge, i Raid sono una delle novità più interessanti di Spada & Scudo. Attivabili grazie ai covi sparsi per le terre, sono affrontabili fino a un massimo di 4 giocatori a scelta tra la CPU e altri giocatori online (o coi vostri amici!).
Si tratta di sfide a tempo, con un numero massimo di turni. La possibile ricompensa sarà quella di ottenere un pokemon in versione dynamax o, grazie ad alcuni eventi, gygamax. Insomma, ci si diverte e pure tanto, a patto che giochiate con altri giocatori.
4 Poké-campeggio!
Il Poké-campeggio è proprio carino, montate la vostra tenda nelle Terre Selvagge o in un percorso qualunque e puff, siete pronti per il relax. Potrete giocare con i vostri pokemon, guadagnare esperienza e cucinare (o provare a farlo) del buonissimo curry da condividere con la vostra squadra.
La cosa più bella è sicuramente guardare i propri pokemon interagire tra di loro, con siparietti spesso piuttosto esilaranti. Potete persino visitare i campeggi di altri giocatori!
5 Più competitivo
Il gioco competitivo ha sempre fatto parte del DNA della serie Pokemon ma, per precise scelte di design, è sempre stato difficile da approcciare e sicuramente accessibile solo ad una dedicatissima e maniacale fetta di appassionati. Con Spada & Scudo alcune cose sono cambiate: il breeding è diventato più chiaro grazie ad alcuni strumenti utili, che ci permettono di cambiare la natura di un pokemon.
Ma anche una maggiore chiarezza sulle IV, insieme ad una meccanica di accumulo di caramelle rare che rende l’allenamento un affare ben più agevole e veloce rispetto al passato. Pronti a gettarvi in qualche torneo?
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Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.
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