Un capitolo di Need for Speed che potesse lasciare un minimo segno nei ricordi mancava da parecchio tempo. Per fortuna, quest’anno è arrivato Need for Speed Heat.
Di sicuro non è il capitolo migliore della serie, ma può rappresentare la svolta per Ghost Games ed Electronic Arts. Il suo mix di vari giochi e contenuti è infatti in grado di attirare l’attenzione dei giocatori: ci sono elementi dei vecchi capitoli, parlando ovviamente di tuning, ma anche spunti provenienti da titoli esterni come Burnout, Forza Horizon e simili.
Non si può parlare di simulazione per il suo stile di guida, ma nemmeno si vuole farlo. Il suo gameplay aperto a tutti e votato alla spettacolarità è da anni una calamita per chi vuole sentire il vibe delle auto pesantemente elaborate e spericolate al tempo stesso, sempre consapevoli che tutto resta dentro un videogioco.
Need for Speed Heat è dunque uno dei giochi all’interno del Calendario dell’Avvento 2019 di GameStopZing, per dare a tutti la possibilità di toccare con mano un capitolo che deve rappresentare la svolta.
1 Finalmente un po’ di tuning
Per quanto Need for Speed Heat non vada in profondità come Underground 2, ci sono alcuni elementi che vanno elogiati. Le livree sono infatti completamente personalizzabili e soprattutto scaricabili da quelle della community. Tornano inoltre i fari colorati e altre modifiche, anche se purtroppo non tutte le auto godono della totale profondità.
Chi invece ama l’aspetto del suono gradirà sicuramente la possibilità di personalizzare il sound degli scarichi, dagli scoppiettii al rimbombo. Insomma, le vostre auto saranno davvero personali.
2 Due modi complementari per giocare
Need for Speed Heat si divide in giorno e notte per creare due modi diversi di godersi la guida. Di giorno le corse sono perfettamente legali e permettono di guadagnare soldi. Di notte invece si entra nelle corse clandestine per farsi rispettare dagli altri corridori.
Il mix di queste due modalità permette di sbloccare potenziamenti e poterli montare sulle proprie auto, così da diventare sempre più performanti.
3 La disciplina è tutto…
Il feeling tra le varie auto non cambia molto di modello in modello, poiché il punto è un altro. Need for Speed Heat vuole che il giocatore scelga per quale specialità settare l’auto. Diverse migliorie tecniche permettono di fare derapate più lunghe o di avere maggiore aderenza sull’asfalto. Altre invece garantiscono la manovrabilità anche sullo sterrato.
Visto che ci sono diversi tipi di gare da intraprendere, è necessario avere più auto, ma il giocatore è sempre libero di adibire quella preferita a una disciplina in particolare.
4 …ma non esattamente tutto!
Si può essere infatti ben poco inclini al rispetto della legge. Le corse notturne sono illegali e quindi la polizia ha una scarsa voglia di scherzare. Abbandonando il sistema delle “priorità” per abbracciare quello dell’”allerta”, Need for Speed Heat butta sulle strade una pattuglia di polizia molto più brutale e ostica quando si gioca a livelli alti.
Contando inoltre che ogni auto ha una barra vitale in rapido esaurimento, sfuggire agli inseguimenti non è il compito più facile della serata.
5 Frostbite sorride ancora
Ultimo, ma non meno importante, è l’aspetto grafico. Need for Speed Heat gode di dettagli davvero ottimi sia nei paesaggi che sulla scocca delle auto. Nonostante la distruzione ambientale, il gioco non teme infatti i riflessi e i giochi di luce.
Tutte le auto sono ricreate davvero bene e i menu di caricamento svolgono un ottimo lavoro nel mostrarle come se fossero sul red carpet di un qualche evento motoristico internazionale. Se anche le schermate di loading sono dunque interessanti, fate un po’ voi…
[wp-tiles post_type=’post’ posts_per_page=5 orderby=’date’ order=’DESC’]
Commenti