Razer non è certo conosciuta per la sua linea di prodotti sanitari, quanto più per le sue cuffie… ma come ha dichiarato il CEO della compagnia Min-Liang Tan in un lungo thread su Twitter: in momenti come questi ognuno è chiamato a fare la sua parte per quanto possibile.
Così la ditta produttrice di hardware gaming (di cui trovate una vasta selezione qui) ha convertito alcune delle sue linee di produzione per fabbricare mascherine chirurgiche, che saranno poi donate alle varie autorità mediche in tutto il mondo, ovunque la catena Razer riesca ad arrivare.
Intendiamo donare fino a un milione di mascherine alle autorità mediche di diversi paesi in tutto il mondo. Per iniziare, ci siamo messi in contatto con le autorità in Singapore (dove si trova il Razer SEA HQ) per donare alcune delle spedizioni iniziali per assistere nella battaglia contro il COVID-19.
Il resto dei nostri uffici globali/regionali si metterà in contatto con i loro rispettivi governi/autorità per vedere come possiamo dare priorità al nostro supporto e alle donazioni di mascherine chirurgiche nei vari paesi e regioni in cui siamo presenti.
L’impegno di Razer non si ferma però qui, Min-Liang Tan ha infatti dichiarato che questo è solo il primo passo e che la compagnia è pronta ad investire tempo, risorse e tutto ciò che sia necessario in questa battaglia al COVID-19, invitando chiunque voglia aiutare a seguire i social media @Razer per maggiori informazioni future.
Trovate l’intero thread cliccando sull’anteprima qui sotto. Ci uniamo al coro di Razer nel ricordare a tutti di restare a casa per tenere al sicuro voi stessi, le vostre famiglie e il vostro prossimo #iorestoacasa.
While there has been incredible demand for our products during this time with many staying home to avoid the crowds (and to play games), the team at @Razer understands that all of us have a part to play in fighting the virus – no matter which industry we come from.
— Min-Liang Tan (@minliangtan) March 19, 2020
Per tutte le informazioni sulla situazione dei negozi GameStop vi rimandiamo a questo link.
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Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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