Speciale 16 Apr 2020

Scarpe iconiche nei videogiochi #PlayWithStyle

Quella per le sneakers è una passione che richiede una certa applicazione. Innanzitutto bisogna restare sempre aggiornati sulle ultime novità, in questo senso è estremamente d’aiuto lo store online di AW LAB; è fondamentale conoscere con largo anticipo le date di lancio delle nuove collezioni; inoltre mai dimenticare di affidarsi alla propria buona stella, perché non è affatto detto che, una volta in negozio, il vostro numero di scarpa sia ancora disponibile.

Se i videogiochi cominciano a fare a meno del supporto fisico, eliminando così qualsiasi problema legato al restock e al numero di copie distribuite, con le sneakers è diverso, soprattutto considerando che trattandosi di una tipologia di prodotti che va indossato il contatto fisico è tutt’altro che secondario.

Eppure, in qualche modo, già da tempo siamo testimoni della digitalizzazione di svariate linee di scarpe, ennesima feature di carattere estetico di una certa tipologia di videogiochi, che arricchisce ulteriormente certe esperienze virtuali.

In virtù della collaborazione AW LAB / GameStopZing, nei giorni scorsi vi abbiamo già parlato di come e quanto la personalizzazione del proprio avatar influenzi positivamente l’esperienza ludica e qualsiasi amante delle simulazioni sportive saprà bene come si tratti di una meccanica ormai imprescindibile, ulteriore dettaglio che avvicina il gioco al realismo a cui aspira.

Dalle Kobe Zoom 1, alle Nike LeBron 17, NBA 2K tratteggia la storia della lega di basket più bella del mondo non solo inserendo team storici, ma anche attraverso la ricchissima selezione di scarpe presenti nell’editor di ogni iterazione

I principali sportivi di ciascuna disciplina, del resto, hanno ormai tutti una propria linea di abbigliamento. Se il punto di riferimento resta senza alcun dubbio Michael Jordan, non troppo a caso soprannominato Air, nel corso degli anni si sono avvicendati innumerevoli altri atleti che hanno prestato volto e prestazioni in qualità di sponsor, da Kobe Bryant, prima con le Adidas Crazy, poi con una lunga serie di Nike, a Stephen Curry con Under Armour, senza dimenticare Cristiano Ronaldo e tanti altri calciatori testimonial di scarpe tecniche per ogni gusto e tasca.

NBA Live, in questo senso, è stato in qualche modo l’apripista della digitalizzazione delle linee comunemente acquistabili nei negozi o store online. Già l’iterazione del 2001 permetteva di selezionare tra un paio di sneakers bianche e uno nero, ma la vera rivoluzione avvenne con NBA Live 2003, dove erano disponibili ben 52 paia con cui personalizzare il proprio alter-ego digitale o per rifare il look a Ben Wallace, Jason Kidd e compagnia bella. La scelta, già per quei tempi, era ampissima. Tra modelli classici, come le Converse Pro Leather, e calzature più adatte al tempo libero che per una partita di basket, come le sempreverdi Adidas Superstar, non mancavano naturalmente modelli più tecnici come le splendide Nike Air Max Duncan o le Adidas Team Bromium.

L’idea piacque così tanto, all’utenza certo, ma anche alle stesse aziende che potevano farsi facilmente pubblicità, che in NBA Live 2004 le sneakers disponibili furono addirittura 172, raggiungendo un totale di 254 nell’iterazione del 2007.

Fresco di MVP, anche Giannīs Antetokounmpo può finalmente sfoggiare il suo personale paio di Nike, le Freak, ma nulla vi vieta di mandarlo in campo con una sneakers diversa

Il diretto concorrente, NBA 2K, non è naturalmente rimasto a guardare e conquistato a tutti gli effetti lo scettro di miglior simulazione cestistica sul finire del primo decennio del Duemila, raggiunse e superò il concorrente anche da questo punto di vista, tramutando la lista delle sneakers disponibili nell’editor in una delle tante feature che i fan attendono ogni anno con spasmodica impazienza, ulteriore occasione per conoscere, in alcuni casi anche con un certo anticipo, le calzature che i propri beniamini avrebbero indossato durante la stagione.

In tempi più recenti, la saga di 2K Games si è spinta oltre. Da una parte ha reso alcune le scarpe digitali un bene prezioso ad appannaggio di coloro che effettuano il pre-order del gioco, di chi acquista specifici DLC, di chi effettua la registrazione sul sito del publisher o scarica l’app di riferimento. Dall’altra, ha permesso la creazione di modelli custom tramite un apposito editor in-game.

C’è chi ha ricreato le Air Force 1, chi si è sbizzarrito a ricolorare alcune sneakers, dando libero sfogo alla propria fantasia.

Non sapete se il paio di scarpe da calcio che desiderate da tanto non si sposa al meglio con la divisa che sfoggiate solitamente sul campetto vicino casa? L’editor di FIFA 20 può aiutarvi a sciogliere ogni dubbio

Naturalmente anche le saghe calcistiche come eFootball PES e FIFA si sono mosse in questa direzione, ampliando l’offerta anche ad oggettistica di altro tipo. Affianco alle Adidas Nemeziz e alle Puma Future Rush, si trovano anche i palloni, come l’Umbro Neo Pro Airtricity.

Videogiochi e moda si rincorrono da sempre e la collaborazione sancita recentemente tra GameStopZing e AW LAB non fa altro che sottolinearlo ancora una volta. Le simulazioni sportive, in questo senso, fungono da ottima cassa di risonanza, allietando gli appassionati di sneakers, che possono usare le loro calzature preferite anche quando giocano; incuriosendo chi vive con un joystick sempre in mano, che possono scoprire quale sarà il prossimo paio che sfodereranno sul campo da basket o di calcio, dopo averlo prima testato sul proprio avatar digitale.

Anche quest’anno Messi indossa sui campi virtuali di tutto il mondo il suo paio di scarpe targate Adidas

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