The Last of Us Part II è un gioco molto chiacchierato; non nascondo che sotto certi aspetti è anche molto controverso, e di recente diverse polemiche sono scoppiate sui social media a causa di scelte narrative non condivise da una minoranza molto rumorosa di giocatori.
Le polemiche sono tuttavia degenerate piuttosto in fretta in vere e proprie molestie, con tanto di minacce di morte allo staff, agli scrittori, al game director e persino agli attori che hanno prestato volto o voce ai personaggi del gioco. Era chiaro che Naughty Dog dovesse prendere provvedimenti per tutelare il proprio staff:
Although we welcome critical discussion, we condemn any form of harassment or threats directed towards our team and cast. Their safety is our top priority, but we must all work together to root out this type of behavior and maintain a constructive and compassionate discourse. pic.twitter.com/eoq4t1ITnh
— Naughty Dog (@Naughty_Dog) July 5, 2020
Anche se accettiamo ogni critica, dobbiamo fortemente condannare ogni forma di molestia o minaccia diretta verso il nostro team e il nostro cast. La loro sicurezza è la nostra priorità, ma dobbiamo lavorare tutti insieme per sradicare questi comportamenti e mantenere un discorso costruttivo e compassionevole.
Purtroppo questi comportamenti aggressivi sono un vero e proprio problema che infettano come una piaga tutta l’industry videoludica (e non solo). La prima vittima è ovviamente Neil Druckmann, che ha riportato in questo tweet diverse minacce dirette verso di lui (che non staremo a tradurre).
You can love or hate the game and share your thoughts about it. Unfortunately too many of the messages I've been getting are vile, hateful, & violent. Here are just a handful of them (feel it's important to expose.) Trigger Warning: transphobic, homophobic, anti-Semitic, etc. pic.twitter.com/uR9vpGgYQa
— Neil Druckmann (@Neil_Druckmann) July 5, 2020
Parlare di The Last of Us Part II diventa così ogni giorno più difficile, con la possibilità concreta che tutto degeneri in una discussione violenta e carica di minacce. C’è da dire che Sony non ha forse gestito al meglio la situazione, perché diversi outlet che hanno dato al gioco una recensione non entusiasta si sono visti ricontattare da PR per chiedere spiegazioni (come quanto accaduto per la recensione di VICE). In ogni caso, minacce o insulti diretti allo staff o agli attori sono assolutamente inaccettabili ed è probabilmente anche per questo motivo che il medium videoludico non è ancora riconosciuto come sufficientemente “maturo”.
The Last of Us Part II è disponibile in esclusiva su PS4.
[wp-tiles post_type=’post’ posts_per_page=5 orderby=’date’ order=’DESC’]
Autore
Leggi i suoi articoli
Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
Autore
Leggi i suoi articoliNato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
Commenti