Nello scenario dei videogiochi sportivi e più nello specifico in quello degli eSports è innegabile come FIFA sia considerato una punta di diamante, una produzione capace di conquistare (quasi) ogni appassionato del buon calcio giocato. E anche quest’anno, nonostante con qualche settimana di ritardo, ritorna l’appuntamento più atteso con FIFA 21, un titolo piuttosto tradizionalista che apporta dei miglioramenti dal punto di vista del gameplay ma che non stravolge totalmente la formula alla quale i fan sono tanto affezionati.
A dir la verità il calcistico di EA divide sempre in due le fila dei videogiocatori: da un lato ci sono i fedelissimi che apprezzano (giustamente) le caratteristiche del competitivo calcistico per eccellenza, dall’altro coloro che hanno sempre sperato in veri e propri cambiamenti radicali nel gampelay restando delusi in più di un’occasione.
FIFA 21 è un calcio champagne, veloce e dinamico, che continua a divertire grazie alle sue modalità che restano sostanzialmente molto simili ma riviste sotto diversi punti di vista. Con l’avvento della next-gen tuttavia ci saremmo aspettati un piccolo rinnovo della formula, un qualcosa che ci facesse sentire sotto il palato il sapore del cambio generazionale considerando che il titolo debutterà anche su PlayStation 5 e Xbox Series X/S.
Come vi avevamo anticipato, appena allacciati gli scarpini di FIFA 21 ci siamo trovati dinnanzi a un terreno molto familiare, la classicissima esperienza che ha reso FIFA – con tutti i pro e i contro del caso – un videogioco molto amato. Tuttavia quest’anno le varie manovre, soprattutto a centrocampo, ci sono sembrate molto ragionate e decisamente più combattute in fase di offesa, con calciatori più attenti alle coperture e in grado di proteggere palla in modo più convincente.
Infatti, in situazioni di uno contro uno avremo la possibilità di ricorrere al dribbling agile che ci garantirà nuovi metodi per dribblare l’avversario lasciandolo sul posto con un pugno di mosche. Anche i compagni di squadra sembrano meno impacciati e meglio posizionati durante l’azione, pronti a ricevere il pallone e aiutando nelle ripartenze o inserendosi ingegnosamente sulle fasce. Abbiamo trovato i cross e i lanci filtranti molto più morbidi e precisi da ogni zona del campo, segnale importantissimo per impostare la controffensiva in modo ancora più realistico.
FIFA 21 non stravolge minimamente la formula a cui ci ha abituato da anni
Dopotutto EA quest’anno aveva prefissato un trittico ben preciso: fluidità di movimento, inventiva con palla a piede e responsività dei comandi. E bisogna ammettere che ci siamo parecchio divertiti a scendere in campo, apprezzando comunque la possibilità di poter fare ogni cosa con la palla tra i piedi e una libertà quasi totale con calciatori dal talento innato come Kylian Mbappé, Lionel Messi e Neymar JR.
Anche l’uno-due dinamico ci ha dato una buona sensazione, con calciatori più reattivi al tocco e meglio lanciati verso la porta, anche se la difesa quest’anno è ancora più attenta nelle situazioni più concitate (fattore che potrebbe lasciare interdetti i giocatori che provengono da FIFA 20). Un’attenzione particolare che dovremo avere anche noi stessi in fase difensiva: così come per l’attacco, per ostacolare l’avversario sarà importante controllare la posizione dei propri giocatori e usare la tecnica del Jockey Defense così da tagliare le linee di passaggio degli avverarsi e fermare ogni tiro. Bisogna dire però che i contrasti non sono sempre convincenti: potrà succedere che nonostante l’aver effettuato un’entrata efficace, il giocatore avversario se ne andrà tutto indisturbato verso la porta rivolgendoci un sonoro marameo.
Nonostante apporti dei validi miglioramenti al gameplay, FIFA 21 non riesce a darci completamente quella sensazione di simulazione a tutto tondo. Non fraintendeteci, la punta di diamante di Electronic Arts continua a essere un titolo che fa della spettacolarità il suo caposaldo, ma per questo tende anche a scoprire troppo il tallone d’Achille dal punto di vista del gioco di squadra a favore di un uso a volte troppo massiccio delle varie skill. In altri termini, abbiamo notato dei piccoli sbilanciamenti nella fase difensiva rispetto a quella offensiva, indirizzando il titolo verso un calcio – per certi versi – molto più arcade.
FIFA 21 ci fa sentire ancora di più degli allenatori provetti
Volevamo spendere due parole sull’aggiornatissima modalità carriera dotata di un taglio molto più gestionale nel ruolo di commissario tecnico. Dopo i tantissimi feedback degli appassionati, EA Vancouver ha varato la possibilità di poter simulare la partita interattiva ed effettuare cambi di squadra con un semplice menù di simulazione. E se questo non bastasse, in qualsiasi momento, potremo entrare in partita con la semplice pressione di un tasto sul controller. In altre parole, FIFA 21 ci fa sentire ancora di più degli allenatori provetti strizzando l’occhio ad alcune caratteristiche di Football Manager.
Per aiutare il club a raggiungere obiettivi strategici e commerciali ricoprono un ruolo fondamentale anche le nuove opzioni di ingaggio tra cui il prestito con diritto di riscatto, tramutandolo così in acquisto vero e proprio a fine campionato. Qui la nostra abilità di “affaristi” sarà messa a dura prova perché l’agente e il calciatore potrebbero non essere d’accordo con le nostre strategie di mercato.
Anche il “vivaio” della squadra si rinnova e permette di gestire la crescita dei nostri pupilli con un maggiore controllo rispetto a FIFA 20, facendoli diventare dei campioni adatti alla nostra visione di gioco. Per intenderci, giocare la modalità carriera quest’anno sarà ancora più immersivo e appagante.
In FIFA 21 ritorna anche l’Ultimate Team che, diciamoci la verità, rappresenta un vero e proprio gioco a sé oltre che la modalità online competitiva per eccellenza. Quest’anno poi il divertimento raddoppia grazie alla cooperativa a 2 giocatori che ci permetterà di buttarci negli incontri in compagnia di un amico ottenendo lo stesso corrispettivo di premi. In termini di stabilità, a parte qualche caso di latenza di connessione, ci è sembrato abbastanza nella norma: dopotutto il team di sviluppo è sempre impegnato per garantire un’esperienza sopra le righe.
Ultimo ma non ultimo è FIFA Volta, il calcio di strada a ranghi ridotti che già era disponibile nello scorso capitolo. In termini di sostanza non è cambiato molto, a parte una nuova storia molto semplice e votata al conquistare il titolo di campione. Anzi, a dirla tutta è stato implementato l’online, richiesto dai fan a gran voce, e tocca dire che giocare con gli altri giocatori (anche se non sempre passano il pallone) è parecchio divertente.
Dal punto di vista grafico non è cambiato molto, ma bisogna tuttavia riconoscere che il lavoro coreografico degli stadi e in particolar modo degli spalti e sempre molto sopraffino. Discreto anche il comparto audio con cori e la presenza del tifo del pubblico che tanto ci mancano nei nostri stadi.
FIFA 21 arriva anche sull’attesissima next-gen presentandosi in forma davvero smagliante e ponendo un forte accento sul concetto di realismo. L’hardware di ultima generazione delle nuove console (PS5 e Xbox Serie X) ha permesso agli sviluppatori di migliorare nettamente la fisica e i volti dei giocatori. Adesso i calciatori forti fisicamente, come Diego Costa dell’Atlético Madrid, quando calceranno il pallone fletteranno i muscoli visibilmente andando a ricreare un impatto con il pallone ancora più vero. Questo è stato possibile grazie all’avanzato sistema di interazione del motore di gioco che ha permesso una maggiore responsività dei giocatori. La versione PlayStation 5 da noi provata ci ha consegnato un gioco più attento e ricercato che ricrea ancora più profondamente la sensazione di “vita da stadio” che non respiriamo da un po’ di tempo. Sin dal primo ingresso in campo della partita di inaugurazione potremo notare visi ancora più espressivi dei migliori campioni come Mbappé e Messi e movenze uniche che riflettono convincentemente i nostri beniamini. Anche se FIFA 21 resta sostanzialmente lo stesso gioco e con le stesse modalità, dal punto di vista del gameplay abbiamo notato una fisica più precisa, contrasti migliori e un arbitraggio più accurato. Piccoli cambiamenti che per un appassionato di calcio possono fare la differenza e proiettano maggiormente il brand verso un vero e proprio capitolo studiato appositamente per la next-gen. Ci è piaciuta molto anche la nuova EA SPORTS GameCam, ispirata alle migliori trasmissioni calcistiche con inquadrature a tratti isometriche (strizza l’occhio anche alla predefinita di PES 2021) e che consente di avere una visione ancora più incisiva nelle ripartenze con palla al piede. Il nostro consiglio è quello di provarla, potreste rimanerne piacevolmente sorpresi. Oltre ai tempi di caricamenti rapidissimi e un sistema di illuminazione avanzato, FIFA 21 sfrutta ingegnosamente il feedback tattile del DualSense di PS5. Tramite l’Haptic Feedback gli sviluppatori sono riusciti a farci sentire ogni movimento sul terreno di gioco, dai passaggi alla stanchezza fisica dei vari calciatori (in questo caso sarà più faticoso premere i dorsali). Grazie al Dual Entitlement si potrà ottenere la versione PS5 e Xbox Series X senza ulteriori costi qualora avessimo già acquistato il gioco. Per quanto riguarda i salvataggi, solo una parte verrà trasferita nella versione next gen, ovvero solo FIFA Ultimate Team e Volta senza nessuna possibilità (almeno al momento) per la carriera. Questa versione di FIFA 21 inizia a far vedere di che pasta è fatta la tanto attesa nuova generazione: velocità, fisica convincente e volti maggiormente realistici. Adesso aspettiamo solo l’ennesimo salto di qualità che ci farà esultare sugli spalti quando FIFA 22 arriverà sulle nostre amate console. |
FIFA 21 non stravolge minimamente la formula a cui ci ha abituato da anni, ma l’arricchisce con nuove caratteristiche nel gameplay e le sue studiatissime modalità. Ci troviamo dinnanzi a un titolo capace di incuriosire i veterani della serie che potranno sperimentare nuove funzionalità. Il calcistico di EA è più fresco e mantiene le promesse fatte qualche mese fa dagli sviluppatori: offrire una migliorata intelligenza artificiale nei movimenti dei compagni senza palla e una più convincente fisica del pallone. Un bel passo avanti è stato fatto nella modalità carriera risultando molto più gestionale e tattica nella gestione della propria squadra. Tuttavia è impossibile non constatare la perdita di alcune licenze importanti per il nostro Bel Paese (come Juventus e Roma) e un gameplay a tratti sbilanciato in fase difensiva a favore di una maggiore (seppur gradita) attenzione per i singoli campioni anziché per il gioco di squadra. Trovarsi a sviluppare un videogioco calcistico a ridosso della next-gen non deve essere semplice, e per certi versi comprendiamo la volontà di non “stravolgere” il gameplay con un capitolo di transizione. Ma arrivati a questo punto il nostro desiderio è quello di restare folgorati da FIFA 22 e vedere quel cambio di marcia che ci faccia urlare “WOW”, come non accade da tempo. FIFA 21 è disponibile per PS4, Xbox One e PC da GameStopZing |