News 27 Set 2011

Virtual City – La Recensione

…Piccoli Sim City crescono

Virtual City, l’ultimo titolo di G5, si presenta come un gestionale/manageriale in stile tycoon,in linea con altri titoli della sofware house, appare immediatamente come quello di punta , e si sviluppa in senso molto più profondo di quello che ci si aspetterebbe ad una prima occhiata.
Nelle vesti di un magnate dell’industria, gestirete le problematiche di varie città americane.
Anzi, meglio dire porzioni di città, vista l’esigua estensione su cui lavoreremo.

Titolo: Virtual City

Piattaforma: iOS/Android

Sviluppatore: G5 Entertainment

Giocatori: 1, niente online.

Lingua: Completamente tradotto in italiano.

Gli elicotteri dei vigili del fuoco in azione, se non avremo una stazione in città dovremmo pagare e richiamarli da fuori.

Gli obiettivi di ogni scenario sono principalmente cinque: ambiente, felicità residenti, numero popolazione, denaro accumulato, produzione di uno o più beni o strutture.
Ogni scenario presenterà una situazione iniziale, che può andare dalla situazione di criticità, ad esempio appena dopo un terremoto, con strutture danneggiate e strade divelte, a situazioni floride dove va ottimizzato un aspetto in particolare, o dove l’obiettivo è costruire una grossa struttura, come ad esempio un terminal ferroviario.
Il tutto va compiuto entro un tempo limite, per avere il premio di Esperto.

Il punto focale della gestione della città,  si rivela essere una rimessa per autocarri di tre generi:  Trasporti Generici, Autobus e Camion per la raccolta della spazzatura.

G5 si dimostra molto propensa al concetto di privatizzazione, evidentemente. Le problematiche di gestione, infatti, spazieranno dal mero trasporto merci a problemi più “comunali”;  gestiremo non solo il lato economico, quindi la filiera e l’indotto che porterà ai prodotti finiti, ma anche le zone residenziali, e le problematiche annesse:  incendi, trasporto, gestione rifiuti,riciclo e addirittura epidemie di influenza.
Inoltre ci preoccuperemo anche del divertimento dei cittadini, mantenendo un curato e fornito centro commerciale, istallando una piazza con giochi pirotecnici, un teatro o uno stadio.

Le strutture sono molte, e verranno svelate man mano e  investendo nell’apposito reparto R&S avremo a disposizione i relativi avanzamenti.
Queste formano una classica catena costruttiva. Abbiamo  strutture per materie prime (che spaziano da ferro e oro, ai microchip)  e  strutture per manifattura ed industria, (torte, elettrodomestici, mobili), per la produzione del prodotto finito, che hanno ovviamente bisogno delle prime, come indotto per la produzione.

Abbiamo poi le strutture residenziali, da non sottovalutare per la produzione di denaro sonante, considerate  che un buon sistema di trasporti dei residenti al centro commerciale, e alle altre attrazioni, farà facilmente alzare le entrate giornaliere.

In ultimo ci sono strutture di supporto,  come piazze, monumenti, ospedali e stazione dei vigili del fuoco.
Queste, oltre ad aumentare il tasso ambientale, e la felicità della cittadinanza, aiuteranno l’automatizzazione di alcuni fastidiosi eventi dannosi, principalmente la gestione di  epidemie e di incendi. Va sottolineato che la gestione delle risorse e’ semplificata, potremmo infatti istallare pozzi petroliferi, miniere d’oro e di ferro, dove meglio ci aggrada, l’unica limitazione sarà lo spazio per edificare la costruzione.

Infine va citato il commercio con le città confinanti, che diventano nelle meccaniche, semplicemente nuove risorse da cui attingere;  spesso queste città sono di difficile raggiungimento, dovendo ricostruire ponti, o deforestare ampi spazi di territorio, con conseguente perdita di livello ambientale.

La scrivania del Boss (Noi!) dove sceglieremo gli scenari, accederemo alla ricerca, e conserveremo i trofei collezionati.

Dal lato tecnico il gioco non brilla, ne per originalità ne per ispirazione.
L’aspetto grafico è fortemente didascalico, piatto,  con cadute drastiche sulle animazioni, che sono limitate a pochi frame;  d’altro canto si presenta molto pulito.
L’audio è per lo più  scarso, con motivi ripetitivi, pessimi. Pochi effetti sonori, sicuramente ottimo se volete giocarci in ambienti dove non potreste, tipo in ufficio!
Non perderete nulla in definitiva nel disattivarlo del tutto.

Non vi è purtroppo alcun sistema gioco online, nemmeno in forma di scoreboard per bullarsi con il mondo dei propri risultati.

 

Uno degli obiettivi di produzione, una bella piattaforma di lancio per gli shuttle! Nel mondo di virtual city non sono ancora andati in pensione.

Il risultato di G5 è altalenante, il gioco è votato ad una forte microgestione, vi è molto da fare, rapidamente e in prima persona; si tappa spesso, un po’ ovunque, sopratutto quando si prende la mano e l’esigenza di battere il tempo diventa predominante.
Benchè qualche struttura si occupi di automatizzare alcuni compiti consentendo una macrogestione limitata, (pianificando Ospedali, Centri di riciclaggio e cassonetti, e stazione dei vigili del fuoco) il gioco e’ chiaramente diretto alla piccola gestione.Questa si rivela, quasi sempre pronta, mai frustrante, chiara, e di facile utilizzo, le strutture il loro upgrade, la visione d’insieme dei nostri mezzi, tutto è sempre a portata di dito.

Nonostante una certa ripetitività che sopraggiunge verso i due terzi del gioco, il titolo si presenta godibile e sicuramente da prendere in considerazione, sopratutto  se si è amanti del genere.

La versione provata è stata quella Android, su tablet honeycomb 3.2.
A questo riguardo va notato come su iOS esistano due versioni, quella per iphone e l’hd per Ipad, che sostanzialmente cambiano solo per una diversa definizione.
Su android, purtroppo, abbiamo una sola versione, che però viene ben adattata da honeybomb 3.2.

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