Peter Fabiano, producer di Resident Evil Village, ha recentemente rilasciato un’intervista a PlayStation Official Magazine nella quale ha toccato vari argomenti: dalla lore del gioco, all’ispirazione, a ciò che rende Village “il miglior survival horror di sempre“.
Certo l’umiltà non è di casa da queste parti, del resto il gioco è già riuscito a conquistare il pubblico con un solo villain (che non è neanche quello principale!)… perciò il successo pare già assicurato.
Il concept e la pianificazione di questo gioco sono cominciati già mentre ci avvicinavamo alla fine di Resident Evil VII: Biohazard. Il team si è affezionato parecchio a Ethan come personaggio quindi sapevamo che volevamo continuare il suo arco narrativo. Volevamo che i giocatori continuassero a vivere il gioco attraverso gli occhi di Ethan Winters. Questo è il continuo di REVII dopotutto.
Questo ci ha davvero aiutati a mantenere la nostra visione sull’obiettivo. E dal momento che stiamo costantemente condividendo informazioni tra i team di Resident Evil, ci ha davvero aiutati a realizzare quello che consideriamo il miglior survival horror di sempre.
Il fatto che il titolo prenda grande ispirazione da Resident Evil 4 è di per sé un’assicurazione. Non è infatti un segreto che il quarto capitolo sia tenuto in alta considerazione dai fan (basta guardare Metacritic, dove detiene il record della serie con un Metascore di 96).
Noterete che abbiamo preso molta ispirazione da Resident Evil 4. Il team ha messo grande impegno nel creare un’esperienza davvero autentica. Ci sono molte sorprese che vi terranno in punta di piedi: i giocatori troveranno un equilibrio tra combattimento, esplorazione e puzzle solving.
Resident Evil Village arriverà su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC il 7 maggio. Potete pre-ordinare il titolo a questo link.
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Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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