Oddworld: Soulstorm è finalmente giunto sui nostri scaffali digitali (anche se è prevista un’edizione fisica, che potete già prenotare sullo shop online di GameStopZing), con la nostra recensione che lo premia con un buon voto. Un titolo a lungo atteso, che continua il viaggio di Abe e degli altri scalmanati Mudokons. Ma la storia di Oddworld non è recente, e risale a un lontano passato fatto di CD-ROM e controller senza analogici. Parliamo dell’epoca PlayStation One, con Abe’s Odyssey, il primo titolo di una ideale quintologia creata dal visionario game designer Lorne Lanning. Il mondo di Oddworld del resto è un mondo complesso e ricco di fascino, ma non tutti sanno che i piani originali erano ben più ambiziosi.
Se Oddworld: New’n’Tasty e Soulstorm si pongono l’obiettivo di reinterpretare i primi due capitoli della serie, con un’operazione di restauro e revisionismo, è anche vero che la visione originale è andata purtroppo perduta. Quale occasione migliore se non il lancio del nuovo capitolo, per guardarsi indietro e scoprire il mondo perduto di Oddworld.
Difficile dire cosa ci sarà dopo Soulstorm, viste le variabili e il lungo sviluppo richiesto da quest’ultimo. La speranza è che il viaggio di Abe continui, magari privo di soste e spedito verso una narrazione finalmente completa e coesa.
Del resto il pianeta Odd è piuttosto grande, e nel corso delle nostre avventure passate e presenti abbiamo esplorato solo il continente di Mudos. Un grande continente dove si alternano tanti biomi differenti, da rigogliose e verdi foreste ad ampi deserti, caverne e paludi. Ma Mudos è un luogo anche fatto di tante creature differenti, che lo abitano con la stessa grottesca violenza che contraddistingue tutto il setting di Oddworld. Abbiamo i Mudokon, popolo nativo e dalle caratteristiche antropomorfe, e i Glukkon, disgustose creature cefalopodi che sfruttano le risorse naturali di Mudos per i loro interessi. Paramiti, ciclapre, sferoidi e tantissime altre creature animali vengono brutalmente sfruttate e portate all’estinzione dagli industriali per creare gustosi snack da vendere.
Il conflitto natura/industria e la forte critica al sistema capitalistico permeano tutto l’universo di Oddworld, nonostante una natura all’apparenza quasi grottescamente ironica e cartoon. L’idea era quella di metterci nei panni di una differente creatura di Oddworld in ogni gioco principale. Il primo, il leggendario Abe’s Odyssey, avrebbe dato il via ad una rivoluzione contro lo spregevole impero commerciale dei Glukkon, mettendo in moto gli eventi che avrebbero composto tutta la quintologia.
Ogni titolo avrebbe avuto poi dei capitoli bonus, col compito di arricchire il background narrativo del titolo originale (come fece Abe’s Exoddus) o del mondo di Odd. Uno dei più celebri è il folle Stranger’s Wrath, un action adventure dove impersonavamo un cacciatore di taglie. Tra quelli cancellati figura anche un certo SligStorm, che avrebbe dovuto gettarci nei panni di uno Slig albino, affrontando temi come l’infanticidio della sua specie. Nessuno dei titoli secondari veniva “contato” nella visione della quintologia, che avrebbe trovato un vero seguito solo in Oddworld: Munch’s Oddysee, uscito originariamente per Xbox nel 2001.
Nei panni del Tripedonte chiamato Munch, e di Abe, il secondo viaggio nel mondo di Odd ci ha portato a scontrarci nuovamente con i Glukkon e i disgustosi Saddik, al fine di salvare le specie dall’estinzione e dalle grinfie capitaliste di Molluck, antagonista della serie. Peccato che la storia di Oddworld si interrompa bruscamente qui, con una serie di dichiarazioni d’intenti sul futuro che la serie avrebbe avuto.
Nel libretto d’istruzioni della versione originale di Munch’s Odyssey per Xbox, è presente un’anticipazione dal team su ciò che la Quintologia ambiva a creare: “Tutti gli abitanti che convivono su Oddworld hanno una loro importanza. Man mano che la storia verrà svelata, anche alcuni personaggi minori o sottovalutati potrebbero rivelarsi fondamentali in un quadro più ampio. Ne abbiamo solo scalfito la superficie“.
Sono parole che fanno male, e dimostrano forse un’eccessiva ambizione da parte di Oddworld Inhabitants, il team di sviluppo. Il terzo, e mai arrivato, capitolo della quintologia si sarebbe chiamato Oddworld: Squeek’s Oddysee. Stando ad un’intervista di Lorne Lanning, in questo capitolo avremmo preso il controllo di una creatura nata dai resti delle carcasse dei malvagi esperimenti dei Saddik.
Insomma, una roba leggera e per niente disturbante. Resti che avrebbero dato corpo a una creatura dalle fattezze robotiche e raffazzonata chiamata Squeek. Chissà se lo vedremo mai, anche se l’idea di fondo non è entusiasmante o affascinante come l’altro titolo cancellato dal team: The Brutal Ballad of Fangus Klot.
Ambientato in una parte mai esplorata di Oddworld, non è chiaro come Oddworld: Fangus si sarebbe posizionato nella Quintologia. L’intento però era di creare un titolo adventure in terza persona, che portasse la serie verso un setting più maturo e con una narrazione fortemente politica. Fangus sarebbe stato violento, immerso in un setting che ricordava l’Est Europa e la Russia.
Il regno di Fangustan (ispirato alla cultura dell’Afghanistan) avrebbe ospitato uno scontro con creature feline, intente a invadere e sterminare la popolazione. Fangus Klot sarebbe stato uno schiavo nelle fosse da combattimento, dove avrebbe poi contratto la rabbia. Un’escamotage per dare il là ad una corsa contro il tempo estremamente violenta per liberare il popolo di Fungustan dagli oppressori.
Premesse entusiasmanti e interessanti, che di distaccavano molto dalle bizzarre avventure di Abe e gli altri. Sfortunatamente, per ora nessuno di questi titoli è previsto per il rilascio nella “nuova” quintologia pensata dal team.
Non ci resta che fantasticare su quello che non è stato, e goderci invece ciò che abbiamo. Oddworld: Soulstorm è disponibile ora, correte a scaricarlo! Se invece siete fan del supporto fisico, è disponibile in prenotazione su GameStopZing Italia per PS5 e PS4.
[wp-tiles post_type=’post’ posts_per_page=5 orderby=’date’ order=’DESC’]
Commenti