“PES is Back…”
Con queste tre parole siamo stati accolti negli studi milanesi di Halifax per assistere alla presentazione ufficiale del titolo, a poche settimane dalla sua relase che costituirà una vera e propria “prova del fuoco” d’importanza vitale per il futuro della serie, visto che come ben saprete, grazie a PES 2013 avremo a che fare con il primo titolo sviluppato senza la supervisione del suo storico producer ovvero Shingo “Seabass” Takatsuka, al momento impegnato su alcuni progetti (sempre legati al calcio e non meglio specificati), come sottolineato lo scorso Giugno dalla stessa Konami. In una giornata speciale come quella di Lunedì non poteva non esserci una guest star altrettanto speciale ad illustrarci tutte le novità del titolo; la presentazione è stata dunque condotta dal nuovo Chief Developer responsabile del già citato brand e meglio noto al mondo come Kei Masuda.
La presentazione è stata sin dalle prime battute, molto tecnica (come di consueto quando si ha a che fare con gli sviluppatori provenienti dalla terra del Sol Levante) ed è stata raccontata direttamente in giapponese con l’ausilio di un interprete per i presenti in sala. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci riserverà PES 2013, che promette di ritornare ai fasti di un tempo, grazie alle migliorie apportate da Masuda che ha raccolto la pesante eredità del già citato Seabass. Sebbene lo scopo di entrambi sia sempre stato quello di creare il miglior gioco di calcio possibile (cercando di dare una sensazione di realismo agli utenti), Masuda crede fermamente che la semplificazione dei controlli sia fondamentale per trasmettere questo feeling nelle mani dei giocatori, mentre Seabass credeva nell’utilizzo simultaneo di più combinazioni di pulsanti, complicando in un certo senso, il sistema di controllo. Altra caratteristica introdotta dal nuovo Team Leader è stata la riduzione della velocità di gioco, in modo da rendere meglio le strategie di gioco di ogni squadra, come accade nel calcio reale.
Quest’anno però ci sono 3 nuove caratteristiche che hanno rivoluzionato PES, stiamo dunque parlando della ProactiveAI, PES FullControl e Player ID, che ora analizzeremo nel dettaglio, riportandovi quanto illustratoci dallo stesso Masuda:
- PES FullControl, in realtà è una caratteristica che nasconde al suo interno 3 funzioni:
- Dynamic First Touch aggiunge nuove opzioni per saltare l’avversario, anche con finte spettacolari, e permette di controllare il pallone subito al ricevimento dello stesso da parte del compagno.
- Deft Touch Dribbling supporta le direzioni a 360°, semplifica i modi per saltare un avversario e permette il controllo palla con la suola della scarpa.
- Response Defending fornisce la possibilità di realizzare un tackle rubando il tempo all’avversario.
- ProactiveAI è la gestione dell’intelligenza artificiale della squadra, permette di poter “piazzare” gli uomini in campo analizzando le varie zone dello stesso e gestendo in modo intelligente gli spazi vuoti. Inoltre la linea di difesa sarà più realistica muovendosi in base alla posizione del pallone in campo.
- Player ID è la caratteristica sicuramente più importante in ottica realismo, i migliori giocatori al mondo (per ora) saranno realizzati digitalmente come le controparti reali, dando personalità propria al giocatore esattamente come nella realtà: facendo alcuni esempi Ibrahimovic tenterà di realizzare gol usando calci di Taekwon-Do (arte marziale di difesa coreana praticata dallo svedese NdUnreAlx), Neymar cercherà di farvi un tunnel o Cristiano Ronaldo sotto porta proverà a segnare anzichè passare palla ad un compagno. Per quanto riguarda i portieri, ogni portiere avrà skill differenti e avrà movenze in campo più reali. Player ID ha come unico limite l’hardware delle console, pertanto con le prossime generazioni questa caratteristica avrà sempre più importanza in PES. Inoltre saranno implementate esultanze personalizzate e ne verranno implementate altre con DLC (gratuiti).
Player ID, è molto più che la rappresentazione grafica dei giocatori, espande il concetto di riconoscimento del giocatore, è la volontà di ricreare il giocatore in digitale, nelle movenze, nel carattere e nei comportamenti in campo, sia quando è controllato dall’utente che quando è controllato dall’IA del gioco.
Sono state introdotte alcune novità anche per quanto riguarda il comparto online: è stato infatti implementato un widget che permetterà di far partire match veloci, anche contro i nostri amici. Questa caratteristica sarà accessibile velocemente tramite un pulsante apposito, e sarà sempre disponibile, anche durante le partite. Per il matchmaking è stato implementato un sistema di ranking in base al nostro modo di giocare: le nostre statistiche saranno sincronizzate con myPES dopo ogni partita e sarà possibile anche visualizzare le statistiche del nostro avversario prima di avviare una partita online. Questo nuovo sistema risolverà i problemi presenti nelle scorse edizioni, dove non c’era equilibrio nel matchmaking.
IN CONCLUSIONE…
In ottica futura, è stato confermato l’uso del “Fox Engine” ideato da Kojima, e ci sarà una vera e propria rivoluzione grafica e fisica all’interno di PES, soprattutto tenendo conto che sarà implementato anche su Xbox 360 e PlayStation 3!
Per quanto riguarda gli ultimi aggiornamenti nel calciomercato, Masuda ha commentato dicendo che verrà rilasciata una patch gratuita poco dopo il lancio.
Un ultima nota per quanto riguarda le console PS Vita e Wii U: non c’è ancora una dichiarazione ufficiale, ma pare che da parte del software house giapponese ci sia un certo interesse per WiiU in quanto Konami sembrerebbe interessata a sfruttare al massimo le potenzialità di questa nuova console (in particolare l’uso del controller-tablet NdUnreAlx) senza effettuare conversioni 1:1 da altre piattaforme.
Ovviamente c’erano anche delle console per farci provare il gioco, e noi certamente non ci siamo tirati indietro! Risultati delle partite a parte, le impressioni su questo nuovo capitolo di PES sono positive, e i cambiamenti apportati rispetto a PES 12 sono davvero convincenti. Finalmente non c’è più l’impressione che la palla scorra su dei binari, l’impatto tra 2 giocatori quando si scontrano è reso molto bene e i movimenti in generale sono più fluidi e realistici. Sicuramente c’è ancora molto da fare per arrivare alla perfezione, però le premesse sono molto positive. Per quanto riguarda l’arbitraggio ci è sembrato ancora troppo “rigido”, ma ci hanno assicurato che già dal prossimo anno grazie alla volontà di aprire uno studio a Londra, le cose saranno molto diverse in quanto il team di Konami studierà in modo approfondito il calcio europeo, molto differente da quello orientale. Anche il fattore meteo è da affinare, al momento sia che piova sia che ci sia il sole, la fisica del pallone non cambia e non c’è differenza nelle skill dei giocatori ( anche se sotto la pioggia, di fatto quelli più tecnici fanno più fatica a giocare), ma ci è stato comunicato che già da PES 2014 questa sorta d’interferenza ambientale sarà rivista profondamente. PES 2013 punta a tornare ai fasti di un tempo, e le nostre impressioni derivanti dalla nostra prova sono state molto positive nonostante la versione provata non sia ancora la definitiva e per capire se PES 2013 arriverà al suo obiettivo, non ci resta altro che attendere che il gioco arrivi sugli scaffali tra qualche settimana!
Ricordandovi che PES 13 sarà disponibile da fine Settembre per XBOX360, PC e PS3 e durante il mese di ottobre per PS2, PSP e Wii, vi lasciamo alla Gallery dell’evento, invitandovi a restare sintonizzati su GameSoul perchè la nostra intervista a Kei Masuda sarà online nei prossimi giorni!!!
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PES 2013 – Nuove immagini dalla presentazione italiana
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