Nintendo ha moltissimi precedenti per quanto riguarda gli annunci lanciati così, di botto, a sorpresa. E quello che è successo ieri non fa chiaramente eccezione: Nintendo Switch OLED è realtà, dopo tanti, tantissimi (e forse troppi) rumor che hanno circondato l’arrivo di questa nuova versione della console Nintendo.
Ma come si pone questo nuovo modello rispetto alle sue “sorelle” oramai in campo da ben più tempo? Beh, è presto detto, perché per aiutarvi a fare chiarezza fra gli oramai tre modelli di Switch esistenti, abbiamo pensato di mettere le console a confronto, elencando pregi e difetti di ogni versione. In questo articolo troverete quindi le caratteristiche di Nintendo Switch, Switch Lite e Switch OLED in modo da darvi le basi per comprendere le scelte di Nintendo e perché no, orientarvi in maniera più consapevole sull’eventuale acquisto della vostra prossima console made in Nintendo.
– Nintendo Switch (2017)
La prima, grande super hit di Nintendo è arrivata nel 2017, rivoluzionando (ancora una volta) il concetto di gaming in portabilità. Nintendo Switch è basata su un cuore di silicio firmato NVIDIA Tegra in versione custom, con una GPU NVIDIA basata sulla stessa architettura presente nelle schede GeForce. Il sistema operativo è completamente personalizzato e ovviamente va a includere ogni aspetto fondamentale per l’esecuzione dei giochi del suo ecosistema. Al momento della sua uscita, Switch portata una nuova API NVN costruita in special modo per migliorare i tempi di reattività della console, oltre che mantenere la leggerezza fondamentale per il concept della console.
Nintendo Switch è dotata di una docking station con uscita HDMI per la connessione al TV, una porta USB e ovviamente dei Joy-Con, i controller che sono diventati il simbolo della console Nintendo (e dotati di telecamera a infrarossi). Questi possono infatti essere staccati dalla console, il che permette alla Switch di essere utilizzata in tre modalità: portatile (con i Joy-Con collegati), tavolo (con lo schermo appoggiato al supporto e i Joy-Con scollegati) e TV (Joy-Con scollegati e console inserita nella docking station). Dalla sua “nascita” ha già ricevuto un piccolo upgrade alla batteria nell’agosto 2019, che migliora le prestazioni generali. Diamo un’occhiata alle specifiche:
- Schermo capacitivo LCD da 6,2 pollici
- Risoluzione schermo: 1280 x 720
- Risoluzione output TV: fino a 1920 x 1080
- Dimensioni: 102 mm x 239 mm x 13,9 mm (con i Joy-Con collegati)
- Peso: circa 297 g (con i Joy-Con collegati: 398 g)
- Docking Station con presa USB e uscita HDMI
- Memoria interna da 32 GB
- Durata batteria dichiarata: circa 4,5 – 9 ore (a seconda del carico)
- Coppia di altoparlanti e uscita da 3,5mm per cuffie o microfono
- Vibrazione Rumble HD
- Contenuto della confezione: console Nintendo Switch, alimentatore, docking station, coppia di Joy-Con, laccetti per Joy-Con, impugnatura per Joy-Con, manualistica.
- Prezzo: 329,99 euro
Da quando è uscita, Nintendo Switch ha avuto diverse edizioni speciali e diverse colorazioni. L’abbiamo vista in versione Super Mario, in versione Pokémon, in salsa Animal Crossing e in molte altre varianti. La soluzione “classica” di Switch sta però iniziando a non essere più considerata conveniente (specie pensando al fatto che si differenzia di “soli” 20 euro con la versione OLED). Vediamo ora i pro e contro di questa console.
PRO – Nintendo Switch è oramai in giro da parecchio, e la conosciamo tutti. Ha uno schermo da 6,2”, può trasformarsi in una console casalinga facilmente, e arriva con un cavo HDMI e una docking station per permettervi di giocare a tutti i titoli per come sono stati pensati, ovvero sul grande schermo (senza dimenticare un piccolo incremento prestazionale). I Joy-Con possono essere staccati e utilizzati per giocare in due senza l’acquisto di due ulteriori periferiche. Sono dotati di inoltre vibrazione Rumble HD e di telecamera infrarossi (per alcuni giochi specifici, come ad esempio Nintendo Labo). La Switch classica è disponibile in diverse versioni ed è (leggermente) più economica rispetto al modello OLED.
CONTRO – Il prezzo, a oggi, è considerato caro (specie se confrontato non solo col modello OLED ma anche con la più piccola Lite). Spesso non è così comoda per chi cerca una buona portabilità e, diciamocelo, lo schermo LCD della Switch fa una pessima figura sotto la luce del sole.
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– Nintendo Switch Lite (2019)
Ed eccoci arrivati alla piccola, ma spettacolare, Nintendo Switch Lite. Arrivata nel 2019, questa console cambia un po’ le regole del gioco. Innanzitutto, Nintendo Switch Lite dispone di comandi integrati: niente più pulsantiera direzionale, che è stata sostituita con una più classica croce (simile a quella ben conosciuta di Nintendo 3DS). Inoltre è scomparso il Rumble HD e persino la telecamera di movimento a infrarossi: questo significa che per giocare ad alcuni giochi dove si prevedeva di scollegare i Joy-Con saremo costretti ade acquistare altri Joy-Con “classici”. Lo chassis è più compatto della versione originale di Nintendo Switch e ospita uno schermo da 5,5” (più piccolo rispetto al 6,2” della Switch classica). Anche in questo caso, lo schermo è LCD, con la risoluzione identica a quella di Switch classica.
Nintendo Switch Lite non è inoltre dotata dello stand integrato per la modalità da tavolo e, trattandosi di una console portatile, non è possibile collegarla a monitor o TV. Nintendo Switch Lite permette comunque ai giocatori di utilizzare tutti i titoli per Nintendo Switch compatibili con la modalità portatile, anche se per alcuni di essi sono presenti alcune restrizioni.
Diamo un’occhiata alle specifiche:
- Schermo capacitivo LCD da 5,5 pollici
- Risoluzione schermo: 1280 x 720
- Dimensioni: 91,1 mm x 208 mm x 13,9 mm
- Peso: circa 275 g
- Memoria interna da 32 GB
- Durata batteria dichiarata: circa 3 – 7 ore (a seconda del carico)
- Coppia di altoparlanti e uscita da 3,5mm per cuffie o microfono
- Contenuto della confezione: console Nintendo Switch Lite, alimentatore, manualistica.
- Prezzo: 219,99 euro
Nintendo Switch Lite è una campionessa di incassi, nonché la regina della portabilità. Ha scalzato il 3DS come console portatile più amata ed è leggera e versatile. Così tanto che spesso persino chi ha già una Switch classica pondera la decisione di affiancare una piccola Lite per i momenti di mobilità estrema. Vediamo i pro e i contro di questa piccolina uscita solamente un paio d’anni fa!
PRO – Nintendo Switch Lite rimane la migliore in termini di portabilità e risparmio: Switch Lite costa infatti di meno rispetto alle sue due sorelle maggiori. Inoltre, non ha i delicati Joy-Con dato che è equipaggiata con comandi integrati nella scocca. Lo chassis è molto leggero ed è dotato di un brillante schermo da 5,5” (anche se ancora con un pannello LCD). Inoltre Switch Lite è disponibile in varie colorazioni, più un’edizione speciale dedicata a Pokémon Spada e Scudo.
CONTRO – Come sempre, Switch Lite non può essere connessa al TV o monitor, quindi non c’è una docking né un cavo HDMI nella confezione. Giocare in due diventa più difficile, dato che lo schermo è piccolo e costringe comunque giocatori e giocatrici a acquistare dei Joy-Con a parte. Ultimo ma non meno importante è l’assenza di Rumble HD. Niente vibrazione, insomma.
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– Nintendo Switch OLED (2021)
Ed eccoci giunti all’ultima arrivata, fresca fresca di annuncio avvenuto a sorpresa nella giornata di ieri! Nintendo Switch OLED arriva con un redesign generale della parte centrale, mantenendo invece fedeli al passato i Joy-Con laterali (seppur con un colore diverso). Ovviamente è impossibile non parlare dello schermo OLED (Organic Light Emitting Diodes, diodi organici a emissione di luce), che si basa non sulla retroilluminazione (come gli LCD) ma sulla autoilluminazione dei pixel, i quali nel display OLED si accendono pixel per pixel, il che significa che si accenderanno solo dove c’è un’immagine da visualizzare, creando così un contrasto migliore rispetto a un LCD e mantenendo un consumo energetico inferiore.
Il passaggio ai 7 pollici di schermo non va ad intaccare le dimensioni totali, e la nuova Switch si rinnova anche per quanto riguarda la docking station, ora con linee più arrotondate mentre per la prima volta appare una porta LAN nativa. Anche il comparto audio è stato ridisegnato per offrire una fedeltà audio maggiore. Nintendo ha poi espanso la memoria interna, optando per un più capiente spazio da 64GB.
- Schermo capacitivo OLED da 7 pollici
- Risoluzione schermo: 1280 x 720
- Risoluzione output TV: fino a 1920 x 1080
- Dimensioni: 102 mm x 242 mm x 13,9 mm (con i Joy-Con collegati)
- Peso: circa 320 g (con i Joy-Con collegati: 398 g)
- Durata batteria dichiarata: circa 4,5 – 9 ore (a seconda del carico)
- Coppia di altoparlanti e uscita da 3,5mm per cuffie o microfono
- Docking station con presa USB, uscita HDMI e ingresso LAN
- Vibrazione Rumble HD
- Contenuto della confezione: console Nintendo Switch, alimentatore, docking station, coppia di Joy-Con, laccetti per Joy-Con, impugnatura per Joy-Con, manualistica.
- Prezzo: 349,98 euro
La nuova sorella maggiore nella famiglia Switch ha già fatto parlare ampiamente di sé. Non solo per lo schermo OLED, che è il grande protagonista fra le sue features, ma per il prezzo molto simile al classico modello di Switch e l’aggiunta di un ingresso LAN sulla docking station, il quale farà ben felici i giocatori più hardcore (basti pensare ai player di Splatoon 2 o di Mario Kart 8 Deluxe che beneficeranno di una connessione più stabile e veloce). Vediamo i pro e i contro della nuova Switch OLED!
PRO – Nintendo Switch OLED ha lo schermo più grande delle tre console della famiglia Switch, ben 7”, ed è anche il più bello. Inoltre può essere utilizzata in modalità console velocemente grazie a una docking station rivista, più elegante e completa. Anche lei arriva con un cavo HDMI per darvi i titoli Nintendo Switch al massimo del loro splendore sul vostro schermo di casa. Come la Switch classica, i Joy-Con possono essere staccati e utilizzati per giocare in due senza l’acquisto di due ulteriori periferiche e la presa LAN farà felice i giocatori più esigenti in termini di linea. Non dimentichiamo poi gli altoparlanti rivisti e lo spazio di archiviazione interno maggiorato.
CONTRO – Al momento è la più cara delle tre, nonché la più pesante. Con i suoi quasi 400 grammi non è proprio una campionessa di leggerezza e potrebbe non essere così comoda quanto la sorella piccola per le giocate in portabilità. Inoltre, per il suo prezzo, ci si aspettava un piccolo rinnovamento dal lato hardware, cosa che non è avvenuta.
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– Conclusioni
Quello che accomuna la famiglia di Nintendo Switch è l’hardware sotto la scocca. Al momento sembrerebbe proprio che tutte e tre le console condividano lo stesso cuore di silicio, ovvero un processore NVIDIA Tegra in versione custom. Ad essere onesti, chi vi scrive avrebbe preferito una leggera revisione hardware da parte di Nintendo, anche perché alcuni titoli iniziano a soffrire a causa della potenza oramai limitata della console uscita nel 2017. Tuttavia, la grande N ha creato una discreta varietà di console in grado di soddisfare qualsiasi palato: da chi preferisce giocare sul divano a chi ama la portabilità, passando per chi vuole il meglio da entrambi i mondi.
Per un significativo upgrade hardware ci sarà da aspettare ancora un bel po’, ma per il momento la famiglia Switch è ottima così com’è. Vi faremo faremo vedere più da vicino la nuova arrivata, Nintendo Switch OLED, quando uscirà il prossimo 8 ottobre.
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