In un mondo iper connesso e, a causa di una pandemia globale, in qualche modo più slegato dalla fisicità degli eventi, una webcam può essere necessaria. Per l’utente medio può essere utile per svago, ma anche per lavoro. Per il giocatore esigente e ambizioso, è sicuramente il punto di partenza fondamentale per affacciarsi al mondo dello streaming, letteralmente. Scegliere una webcam può risultare complesso e confusionario, viste le molteplici proposte dei produttori di hardware. Se cercate anche un paio di cuffie Razer, abbiamo recensito le Kaira, qualche mese fa!
Razer ha un paio di frecce nel suo arco, tutte appartenenti al segmento Kiyo, disponibile sia in versione normale che Pro. Quest’ultima è una webcam di alto livello, che al prezzo di 199€ si pone come il non plus ultra di Razer: sensore luce adattivo, HDR e 1080p/60fps nativi. La più umile Kiyo invece, a 90€ in meno, porta sul piatto una webcam più “tradizionale”, versatile sul fronte risoluzione ma con la peculiarità di avere un ring light incorporato.
Il modello più recente, Kiyo X, sarà protagonista di questa recensione, dopo averlo provato a lungo e in sessioni di streaming su Twitch. Per una webcam pensata anche per quello, ad un prezzo consigliato di 89€, direi che si tratta del banco di prova perfetto.
Fin dalla confezione il prodotto si presenta in modo accattivante, in perfetto stile Razer. La confezione verde e nera contiene tutte le informazioni e dettagli utili, e si apre facilmente. Al suo interno è alloggiata la Kiyo X, ben salda nel cartone interno, insieme ad una guida rapida e a gli immancabili adesivi. Già dal packaging è chiaro che Kiyo X non ha bisogno di particolari configurazioni: è plug and play, che significa che potrete collegarla tramite USB per farla riconoscere automaticamente dal vostro PC.
Il design di Kiyo X è perfettamente in linea con gli altri modelli della serie. La webcam si presenta con una form factor rotondo, quasi fosse un dischetto da hockey. Manca chiaramente la ring light del modello Kiyo standard, così come qualsiasi riferimento al tipo di sensore utilizzato. Il design è compatto e funzionale, ma senza rinunciare all’aggressività tipica dei prodotti Razer. Da vedere è davvero piacevole, soprattutto se montata su di uno schermo con il clip incorporato.
Razer Kiyo X si dimostra un’ottima webcam in relazione al prezzo
La Razer Kiyo X è piuttosto leggera, ed è compatibile con i treppiedi standard per altre soluzioni di montaggio. Nonostante la leggerezza, trasmette una certa solidità, che in questa fascia di prezzo non è affatto scontata.
In termini di qualità visiva, la resa è davvero ottima in entrambe le configurazioni. Sia in 1080p/30fps che in 720p/60fps (non mancano opzioni intermedie), Razer Kiyo X si dimostra un’ottima webcam in relazione al prezzo. La piena compatibilità con OBS permette anche di gestire una Virtual Camera e selezionare con facilità i diversi setup di risoluzione e frame rate. Un difetto di questo modello è il sensore, chiaramente non paragonabile a quello del modello Pro. Kiyo X soffre molto in condizioni di scarsità di luce, in entrambe le configurazioni principali.
Per questo è necessario, come spesso accade, illuminare bene il proprio ambiente per una resa ottimale. I difetti riscontrabili in Kiyo X sono un po’ i “soliti” delle webcam in questa fascia di prezzo. Oltre ad avere “paura del buio”, Kiyo X monta un microfono mediocre. La qualità audio è bassa, con un suono ovattato che cozza totalmente con la qualità video. Obbligatorio utilizzare un microfono esterno, se si vuole raggiungere uno standard qualitativo dignitoso.
È perfetta per muovere i primi passi su Twitch
Molto interessanti le opzioni di personalizzazione del software proprietario di Razer, Synapse 3. Il software è gratuito, e permette da una semplice dashboard di gestire tutte le periferiche Razer supportate. Kiyo X permette di gestire alcuni parametri: alternare tra auto-focus e fuoco manuale, selezionare dei preset di immagine (veri e propri filtri colore), regolare luminosità, contrasto, saturazione e bilanciamento del bianco.
Tutte opzioni comode per chi intende gestire la propria scena in modo più specifico, sia nello zoom che nei colori. L’auto-focus è ottimo, tanto da preferirlo a quello manuale. Del resto la Kiyo X non è una DSLR, gestire il fuoco manualmente è macchinoso e richiede l’utilizzo di Synapse necessariamente.
Razer Kiyo X è un’ottima webcam entry level, che porta con sé alcuni difetti tipici di questi modelli “budget”. La qualità visiva in Full HD e HD è ottima, ma il sensore non è in grado di gestire una scarsa illuminazione, rendendo l’immagine meno nitida e con qualche pixel di troppo. Una volta illuminato il proprio setup però, Kiyo X porta con sé una buona qualità video in entrambe le configurazioni. Per iniziare su Twitch è perfetta, vista la piena compatibilità con alcuni programmi come OBS, ma non basta. Kiyo X ha un microfono mediocre, e va quindi affiancata ad un microfono esterno per ottenere una qualità complessiva soddisfacente. Difetto minore, ma non meno importante: il cavo intrecciato è di soli 1.5 metri, rendendolo piuttosto corto per alcuni setup. Razer Kiyo X resta però un buon compromesso, anche visto il prezzo di 89€ a cui viene venduta. |
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