Continua il fiume di recenti indiscrezioni sulla cultura tossica di Activision Blizzard, le quali hanno rivelato quanto di essa sia stata perpetuata dallo stesso CEO Bobby Kotick. Inutile dire che ci sono moltissime pressioni per le sue dimissioni, con un gruppo di azionisti dell’azienda (e un gran numero dei dipendenti) che pretendono che Kotick se ne vada. Mentre la leadership dell’azienda ha, fino ad ora, difeso il CEO, sembra che Kotick stesso stia considerando di dimettersi, con alcune premesse.
Secondo un nuovo rapporto del Wall Street Journal, fonti interne ad Activision hanno affermato che Bobby Kotick ha dichiarato, in un recente incontro tra i massimi dirigenti dell’azienda, che avrebbe preso in considerazione l’idea di dimettersi dal suo incarico e di lasciare l’azienda se non fosse riuscito a risolvere i problemi “con rapidità”. Secondo quanto riferito, si è scusato per il modo in cui ha gestito la situazione e ha espresso vergogna e rammarico per i dettagli emersi nelle ultime settimane e negli ultimi mesi.
Parte di questo processo potrebbe essere l’istituzione di un “comitato di eccellenza sul posto di lavoro”, il quale sarebbe incaricato di vigilare sullo stato aziendale. Nel frattempo, a Kotick è stato anche detto che molti dipendenti di Activision Blizzard non sarebbero stati soddisfatti di alcuno sforzo fatto fino a quando lui stesso non si sarebbe dimesso.
La pressione su Kotick è cresciuta sia all’interno che all’esterno di Activision: il capo di PlayStation, Jim Ryan, e il boss di Xbox, Phil Spencer, si sono entrambi espressi contro la cultura tossica dell’azienda e le sue pratiche preoccupanti contro i suoi dipendenti.
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