Il nuovo PlayStation Plus ha appena fatto il suo debutto in Asia, ma come spesso accade i primi giorni dei nuovi servizi non sono tutti rose e fiori. In particolare gli utenti hanno iniziato a lamentarsi di due problemi principali: il sistema di upgrade dall’abbonamento Essential e il numero di giochi delle tier Deluxe ed Extra.
Per quanto riguarda il sistema di upgrade, Sony ha fatto un grosso, grosso passo falso. Tanto per cominciare, non è possibile convertire un numero limitato di giorni/mesi/anni ad un nuovo livello: dovrete per forza fare l’upgrade per il numero totale di giorni di abbonamento rimanenti… il che vuol dire centinaia di Euro da sborsare per chi ha acquistato qualche abbonamento annuale in sconto.
Non solo, ma chi ha acquistato degli abbonamenti in sconto dovrà pagare la differenza dal prezzo pieno al momento dell’upgrade: cosa assolutamente oltraggiosa.
Infine, la beffa più grande di tutte. Se avete dato un’occhiata alla lista completa dei titoli appartenenti al Catalogo Classici (disponibile sul sito ufficiale) vi sarete resi conto che non sono affatto “400+” come promesso. Pare infatti che vari titoli siano stati conteggiati più di una volta, ad esempio se presenti più versioni (PS4/PS5/PSVita), gonfiando il numero di parecchio.
Wow, so apparently if you have several years of PS+ stacked up you can only upgrade to Extra/Premium for the entire duration. RIP to those who stacked PS+ until 2030.
What's more, if you got your PS+ on sale you have to pay EXTRA to make up the difference. 😆 pic.twitter.com/isBatcN5sX
— KAMI (@Okami13_) May 24, 2022
Insomma, non si è trattato di un inizio particolarmente brillante per il nuovo PlayStation Plus, ma diamo tempo a Sony di accorgersi degli errori e rimediare. Sicuramente il numero di titoli crescerà, su questo non c’è alcun dubbio… e il primo ad aggiungersi al catalogo potrebbe essere proprio quel Dino Crisis che aspettiamo da anni!
Voi cosa pensate di questo nuovo servizio? Vi abbonerete a tempo debito? Venite a parlarne sul nostro gruppo Facebook.
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Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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