In occasione di questo Pride Month 2022, Star Comics ha deciso di deliziarci con alcuni appuntamenti dal vivo in giro per l’Italia. E come impedire a noi di Non Solo Manga di presenziare a un evento “Let It Queer” simile nella nostra bella capitale?
Perciò, in occasione delle sorprendenti uscite per la collana Queer di questo mese e in concomitanza alla splendida esposizione allestita a Milano per Boys Run The Riot, ho avuto occasione di assistere, presso Mondadori Bookstore Cola di Rienzo a Roma, a un panel sulle tematiche Queer nel mondo dei manga.
Conduttrice dell’evento è stata Claudia Calzuola, editor e curatrice della collana Queer di Star Comics, accompagnata da Susanna Scrivo, ricercatrice di gender e japanese studies e traduttrice.
Insieme hanno dato inizio a questa breve ma intesa tavola rotonda che ha preso il titolo di Let It Queer: tematiche LGBTIQ+ nel manga.
Dopo essermi accomodata circondata da scaffali ricolmi di manga, graphic novel e romanzi fantasy, l’evento Let It Queer ha avuto inizio.
La premessa che viene subito elargita all’inizio del panel è la completezza dell’opera. Alcuni manga dovrebbero infatti essere visti per quella che è la loro interezza. Quindi non come mero intrattenimento con cui dilettarsi, quanto come portatore di messaggi culturali ben definiti.
Ed è proprio in questi piccoli sprazzi di cultura emersa che va ricercata la giusta attenzione al dettaglio. La strada su cui Claudia e Susanna hanno voluto indirizzarci è infatti quella dell’accortezza del lettore. È sempre bene avere un piccolo riguardo nei confronti del contesto narrato. Considerazione che ci rende maggiormente consapevoli del fatto che gli autori hanno voluto raccontare il Loro personale punto di vista.
La loro cultura, la loro società, il loro panorama storico, non il nostro.
Per questo è importante informare e sapersi informare. Come è importante saper differenziare le culture che fanno da sfondo alla storia del manga che si sta leggendo. Tutto ciò per permettere una lettura maggiormente approfondita che vada oltre il semplice diletto.
Ovviamente il discorso si allarga a tutte le opere artistiche: dai film, ai fumetti, ai dipinti ecc. Ma che ci aiutano nel momento stesso in cui, insite tra le pagine di queste opere, sono presenti tematiche forti ed attuali che stanno emergendo nei paesi di tutto il mondo.
Non si parla quindi solo ed esclusivamente di scoperta, comprensione e accettazione di temi legati alla comunità LGBTIQ+, quanto di riuscire a immedesimarsi con il punto di vista dei personaggi scindendo il contesto storico e geografico citato da quello di appartenenza.
Solo così si ha la totale possibilità di apprendere le esperienze vissute dai protagonisti dell’opera. E, perché no, magari anche di farsi positivamente coinvolgere da quelle che sono le vicissitudini di una normale coppia omosessuale, ad esempio.
Ovviamente non tutto è sempre rosa e fiori. Molte sono infatti le difficoltà che una persona deve affrontare in una società fortemente convinta dei propri anacronistici valori.
Ma è proprio questo il reale potere dei fumetti orientali che sono stati protagonisti del panel: la possibilità di diffondere la conoscenza dai più disparati punti di vista. Non a caso sono anche intervenuta ponendo delle domande alle due conduttrici facendo riferimento alla diffusione del manga Queer.
“Questa tipologia di intrattenimento può influenzare positivamente la visione che molte persone hanno della comunità LGBTIQ+?” Inutile dire che la risposta è stata altresì favorevole, ma senza distogliere lo sguardo dal panorama storico e culturale di fondo.
Sta di fatto che con la diffusione dei manga, l’autore dello stesso ha la possibilità di plasmare e trasformare queste delicate tematiche in una storia che può far ridere, piangere o semplicemente rilassare. Il tutto sempre con lo stesso grande obiettivo: poter finalmente accettare ciò che fino a poco tempo fa era inammissibile.
Tutto ciò avviene grazie alla lenta quanto inesorabile apertura mentale che sta avvenendo da qualche anno a questa parte. Una svolta fondamentale che ha visto crescere i consensi non solo in ambito fumettistico, ma anche sociale. Questo grazie a iniziative importanti che di anno in anno sono cresciute esponenzialmente portando con sé una nuova aria di fresca innovazione.
La circolazione del manga in Italia e nel mondo ha contribuito a questa causa permettendo di far conoscere anche ai più piccoli la colorita società moderna in cui viviamo.
E magari chissà, esattamente come fosse “una carezza sul cuore”, anche i più scettici si faranno avvolgere dall’infinito numero di colori di questo gioioso Pride Month 2022.
Personalmente, questo panel è stata una piacevole sorpresa: un’iniziativa ben accolta che ha saputo amalgamare abilmente due mondi differenti, uniti da ideologie comuni che, come mai prima d’ora, stanno avendo risonanza nel mondo.
È infatti sempre bello acuire le conoscenze sulle nostre opere preferite, mescolando le nostre più grandi passioni con argomenti leciti quali la totale libertà di espressione.
Sono stata davvero soddisfatta di partecipare a questa iniziativa. Orgogliosa di sentire con mano la dedizione che persone determinate come Claudia Calzuola e Susanna Scrivo impiegano nel loro lavoro. Insomma, questi sono gli eventi da non perdere: leggeri, immediati, profondi e sempre interessanti.
Ricordo che sul sito di Star Comics troverete tutti i manga dedicati al mese del Pride tra cui Boys Run The Riot (che potete trovare al seguente link nella sua limited edition con box).
Per chi fosse interessato, lascio le nostre manganalisi di Boy Meets Maria e del primo volume di Run Away With Me, Girl.
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