News 09 Ott 2012

Damage Inc. Pacific Squadron WWII Collector’s Edition – La Recensione

In questa recensione tratteremo la collector’s edition che ci propone Maz Catz, per i patiti del volo. Damage Inc. Pacific Squadron WWII Collector’s Edition  è un bundle “pronto al volo” che contiene AV8R FlightStick, un controller per simulatori e il gioco Damage Inc: Pacific Squadron WWII, titolo di Trickstar Games che ci porterà a volare sui cieli del pacifico durante la seconda guerra mondiale.
La recensione della collector è divisa in due parti, la prima per l’hardware la seconda per il gioco:

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Dopo la prolifica acquisizione da parte di Mad Catz della Saitek, uno dei nomi principali del mercato periferiche su pc e console, il parco dispositivi dello storico  produttore  californiano si è arricchito e si arricchirà ulteriormente.

Questo è il caso del joystick dedicato all’aviazione militare AV8R FlightStick. Proposto in bundle con Damage Inc. Pacific Squadron WWII .

Un prodotto di fascia media, pensato per gli appassionati dell’aviazione ma a portata di tutte le tasche, ne  vediamo in dettaglio la versione Ps3:

AV8R FlightStick

Scheda Tecnica

  • Dimensioni: 19x16x25 (montato)
  • Lunghezza Cavo usb: 3 Metri
  • Tre tasti ( , ,),   stick analogico  per POV e grilletto realistico
  • barra di comando ruotabile (removibile)
  • manette di potenza analogiche
  • interruttori di ispirazione areonautica.
  • dPAD
  • piedini di gomma

Pienamente compatibile con:

  • Ace Combat 6
  • Apache Air Assault
  • Birds of Prey
  • Birds of Steel
  • Blazing Angels
  • Blazing Angels 2
  • Hawx 1
  • Hawx 2
  • Heroes Over Europe

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Nell’imballo troviamo:  flighstick, gioco, manuale d’istruzione, e una serie di adesivi per personalizzare la base.

Estetica e materiali

La periferica si presenta solida, la possibilità di smontare la barra di comando dalla base la rende praticissima da riporre. Quando è avvitata alla base, con una ghiera, si fissa saldamente. I materiali sono di buona qualità,  sopratutto la gomma di cui è costituita la barra, veramente  a prova delle sessioni più sudate ed intense, regala un ottimo grip e una buona risposta.  La connessione è usb, il cavo è generosamente lungo , per adattarsi ad ogni diagonale di televisore.

Barra

 

 

 

 

 

 

 

 

Il grilletto e la posizione dei tasti  principali sono di comodo accesso, la barra è abbastanza comoda anche per l’uso di due mani, nei momenti in cui vi sia bisogno di maggior precisione. L’analogico in cima alla barra, utilizzato per il POV (point of view)  non risulta particolarmente sensibile e preciso, anche se il suo uso è relativo.La barra permette anche la rotazione, sul proprio asse, fondamentale per un controllo totale e realistico dei velivoli (comanda generalmente il timone).

Base

 

 

 

 

 

 

 

La base, di forma rettangolare, possiede proporzioni appena precise per evitare movimenti non voluti, mentre si manovrano i comandi.  Molto leggera, (visti i materiali), un’accortezza piacevole sono i piedini di plastica installabili, questi possono essere posizionati sotto la base, utilissimi  per chi si trova in condizioni anguste, e non può sistemare il Flightstick su alcun mobile, con questi piedini infatti si può incastrare la periferica sulla coscia.

Anteriore
Sul pannello anteriore trovano posto i controlli principali. Il comando centrale è un comodo dpad bombato, al centro subito sopra il tasto PS, ai lati i classici START e SELECT,  ai due estremi  due interruttori, in stile realistico, che sono associati di default a R3 e L3, questi sono di plastica, di metallo sarebbero stati forse più eleganti benché in generale durante il gioco non si assaltino con violenza.


 

Posteriore
Qui abbiamo la manetta per la potenza dei motori. Connessa di default ai tasti R2 ed L2. Abbastanza solida, ha un’escursione regolare con un avvertimento meccanico, oltre che grafico, in corrispondenza della metà della potenza.

Lati
Ai lati della base abbiamo delle serigrafie,  personalizzabili volendo con gli adesivi presenti nella confezione, e un selettore per le modalità.

Prestazioni

Va detto immediatamente, per chi non sia abituato all’utilizzo di periferiche dedicate, come l’approccio non sia immediato. Chi sia abituato, e assuefatto, dai classici pad, dovrà rodare la sensibilità della barra e le funzionalità dei comandi.
Abituatisi al tipo di controlli la risposta che l’ AV8R FlightStick restituisce è  veramente buona, considerando sopratutto la fascia in cui si situa il dispositivo,  l’accesso a tutti i comandi è facile e preciso, e nelle decine di ore di gioco con cui ho stressato i comandi non ho avuto nessun tipo di fastidio. Sopratutto la precisione, naturalezza e realismo, a cui si arriva nella gestione dell’aviogetto è notevole.
Senza ombra di dubbio Mad Catz ha  messo sul mercato un ottimo prodotto entry level, per un genere, quello dei giochi di volo, sempre troppo bistrattato, sopratutto su console.

 

Il gioco:

Titolo: Damage Inc: Pacific Squadron WWII
Piattaforma: Ps3
Sviluppatore: Trickstar Games
Publisher: Mad Catz
Giocatori: 1
Online: Coop e versus, fino a 8 giocatori
Lingua: Inglese, Italiano sottotitolato.
Sito Web: http://damageincthegame.com/

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Uno scenario classico, che più classico non si può: Pearl Harbour.

L’azione si svolge totalmente nello scenario del pacifico, durante il secondo grande conflitto mondiale.  Ovviamente saremo dalla parte degli USA.  Impersoneremo un giovane pilota, che oltre la difesa della patria, ha come obiettivo distruggere lo squadrone Goryo, responsabile dell’uccisione del proprio fratello, anch’egli pilota.

Le vicende si svolgeranno durante i 4 anni del conflitto che hanno interessato gli stati uniti , quasi esclusivamente su scenari insulari, e gli intermezzi con materiale dell’epoca faranno da legame fra i vari anni.

Intercettore autosilurante o bombardiere in picchiata?

Bene, abbiamo cacciato dalla scatola questo bell’hardware, dunque ora si vola, pensiamo, tutti infervorati infilando il disco nel tray della Ps3.  All’avvio una scarna schermata principale ci invita a scegliere fra campagna opzioni o versus. Nelle opzioni possiamo subito selezionare l’ AV8R, come sistema di controllo, il tipo di stile di volo: arcade interno/esterno simulazione interno/esterno e la difficoltà che ha solo due gradi: recluta e pilota.

Avviata la prima missione subito portiamo la manetta del motore al massimo e decolliamo. Quello che si nota subito (a parte la scarna grafica) è una scarsissima quantità e qualità dei supporti a video. Provando la visuale interna, cosa che ogni appassionato di simulazioni, benché  di sapore arcade, fa come prima cosa, si scopre che il cockpit sia totalmente statico, gli strumenti sono fermi e cristallizzati, una mera decorazione, anche di scarsa fattura. Gli unici indicatori reali sono quelli a video, indicatori ridotti all’osso e dall’estetica primitiva e ben poco attraente. Gli indicatori si limitano a indicare velocità attuale, altezza, arma attiva, barra “turbo” e barra danni.
Due categorie di mezzi, l’autosilurante e il bombardiere in picchiata hanno indicatori aggiuntivi per le loro armi particolari, ma questo è tutto.

Ciò è sicuramente connesso alla vocazione arcade del titolo, ma non si spiega come mai almeno non sia stato introdotto l’orizzonte artificiale, che avrebbe facilitato di molto nelle fasi più frenetiche.
Durante il gioco si potrà attivare la modalità Reflex, una specie di “bullet time” , tutto si muoverà a rallentatore cosa che ci faciliterà la mira, è praticamente infinito, io consiglio vivamente di non usarlo quasi mai, magari proprio solo quando alcune missioni a tempo richiederanno una precisione millimetrica, perché il suo uso rovina decisamente l’esperienza.
Con la pratica infatti riusciremo a sfondare le file nemiche a tutta velocità facendo strage di aerei, e lanciarci in picchiata per bombardare le istallazioni, in tempo reale senza il fastidio della modalità Reflex.
La difficoltà, anche a livello pilota non è eccessiva, benché il gioco proponga verso la fine un paio di scenari decisamente frustranti.

Le missioni sono una ventina , tutte molto lunghe ed impegnative, c’è il tentativo di tenere l’attenzione del giocatore viva, proponendo vari tipi di missioni: protezione di truppe e mezzi a terra, dogfight, duelli aerei, bombardamenti di navi (sia con bombardieri che con autosiluranti), missioni di rifornimento, missioni di identificazione e pattugliamento; il tutto è poi condito dai soliti discorsi del nostro alter ego (Capo Reaper), con i propri wingman e il comando.
Anche se gli sviluppatori si sono sforzati di rendere varie e attraenti le missioni il gioco diventa presto abbastanza noioso, almeno in single player, le missioni, sulla carta diverse fra loro, diventano una sequela di combattimenti anonimi, anche i duelli con gli assi dello squadrone giapponese, poco intensi e scarsamente impegnativi, non aggiungono mordente.

I mezzi sono la riproduzione di 32 velivoli realmente esistiti, che arrivano a più del doppio con le varianti da acquistare con i punti guadagnati con le missioni. Nel bundle inoltre è compreso il codice per il DCL di un veicolo speciale, molto potente e utile.

Carro armato volante?

Quello che veramente affossa il gioco, sin dai primi momenti è il lato tecnico. La grafica è datatissima, il fatto che il gioco sia un simulatore di volo, non scusa dei modelli terrestri ridotti all’osso, una flora essenziale, un cielo che sembra una texture slavata stesa uniformemente. Sole totalmente passivo, senza nemmeno effetti precalcolati. L’aliasing è persistente, fin sulle ombre fittizie dell’abitacolo, orribilmente scalettate. I modelli degli aerei sono invece abbastanza curati, le esplosioni passabili, la fisica molto arcade fa il suo lavoro, ci sono glitch fastidiosi del motore grafico come carri armati e caserme volanti, e pop-up.
Una certa cura è stata messa solo sul mare, che ha una buona resa, anche se pure questo è totalmente passivo e nel fumo ed esplosioni, che sono sufficientemente ben fatte. Il lato meteorologico è anch’esso molto carente, l’azione si svolge quasi solo di giorno, con condizioni limpide (d’accordo siamo nel pacifico ma insomma qualche temporale) solo verso la fine ci saranno scenari innevati, che finalmente romperanno la noia.
Le musiche sono poche, ma belle ed evocative, passando da composizioni militari fortemente  ritmate ad un tema quasi ambient molto piacevole. Gli altri effetti audio ambientali sono nella norma.

Voliamo in amicizia!

Il gioco ha un buon online. E’ possibile sia compiere le missioni in coop, sia lanciarsi in battaglie versus, con varie modalità. La più classica, quella del deathmach e deathmatch a squadre,  fino ad otto giocatori;  e altre varianti:  sopravvivenza, dove bisogna combattere all’ultimo sopravvissuto;  portaerei, dove dovremmo abbattere la portaerei della squadra avversaria.
I server non sono affollatissimi, purtroppo, visto che l’online porta un piacevole diversivo, sopratutto alle campagne coop.

Conclusioni

L’ AV8R e un ottimo prodotto, sotto tutti i punti di vista, ovviamente per la sua categoria e prezzo di riferimento, non è un controllo per simulazioni tecniche, ma si presta ad un uso intensivo comodo e preciso. Buoni i materiali, buona la costruzione, molta cura nei particolari. Il bundle con Damage Inc. Pacific Squadron WWII è sicuramente una buona occasione per avere subito una periferica e un gioco con cui testarla.  Per quanto il titolo non sia all’altezza di altri giochi, come Ace Combat 6, (con cui comunque la periferica è perfettamente compatibile) offre un buon training e una buona introduzione a questo tipo di giochi, anche se una maggior componente strategica e simulativa nel gioco lo avrebbe arricchito, oltre ad una cura grafica e tecnica più attenta con un motore più ottimizzato e moderno.

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