Siamo arrivati al debutto di Returnal, una delle esclusive più interessanti di PlayStation 5 (che potete acquistare a questo link su GameStop), su PC. Questa, ovviamente, non è la prima volta che Sony “sposta” una delle sue esclusive su personal computer. È chiaro che dopo il successo di Marvel’s Spider Man (e Miles Morales) e Horizon, Returnal sarebbe stato il prossimo grande titolo ad approdare sul mondo del gaming PC. E sono estremamente grato che i vertici di Sony abbiano deciso di portare questo piccolo gioiello sulla mia piattaforma preferita, dato che ho sempre trovato le sue ambientazioni mesmeriche e ben realizzate, le quali inoltre lasciano un “retrogusto” nostalgico a chi ama il design (e il feeling) degli anni ’80. Housemarque ha lavorato bene per questo porting, che finalmente porta Returnal alle performance che merita: oltre i 100 FPS per un gameplay ancora più dinamico e avvincente.
C’è da dire che questa versione di Returnal ha anche un’altra marcia in più rispetto a quella PS5: sto parlando della possibilità di utilizzare mouse e tastiera, due periferiche se posso dire essenziali nel gameplay di uno shooter su PC, le quali (senza nulla togliere al buon DualSense) offrono una vera e propria rivoluzione all’esperienza di gioco aumentando se possibile la dinamicità del gameplay e l’immediatezza dello shooter di Housemarque.
Tuttavia c’è una piccola premessa da fare: come per tutte le nostre recensioni PC di giochi PlayStation usciti da un po’ di tempo, questo articolo non si occuperà della trama di Returnal, bensì andremo ad analizzare il porting e la sua qualità come gioco per personal computer. Ah, e prima di iniziare vi ricordo che potete acquistare una carta prepagata Steam da GameStop per prendere Returnal il prima possibile.
Partiamo, appunto, dal supporto alle periferiche “regine” del PC, ovvero il mouse e la tastiera, che a mio avviso costituiscono il vero “game changer” per quanto riguarda l’esperienza di gioco. Questo perché, chiaramente, Returnal è un rogue-lite che punta moltissimo sulla dinamicità degli incontri, i quali spesso (e volentieri) si rivelano decisamente impegnativi anche per i veterani degli sparatutto. Mouse e tastiera vengono in aiuto del giocatore o della giocatrice PC, il quale/la quale avrà a disposizione uno strumento perfetto per migliorare il controllo (e per godersi un gioco che supera agilmente i 100 frame al secondo). È quindi altamente consigliabile abbandonare (o meglio, sacrificare) qualche grado di immersività in più offerto dai feedback aptici del DualSense per un controllo più preciso e immediato, al punto da non farvi passare nemmeno per l’anticamera del cervello la possibilità di riprendere in mano un pad per giocare a Returnal.
Mouse e tastiera offrono una vera e propria rivoluzione all’esperienza di gioco
Queste mie affermazioni si rivelano essere ancor più veritiere se pensiamo agli stadi ultimi del gioco, dove la velocità degli avversari nel concatenare gli attacchi è tale da ridurre il vostro margine di pensiero d’azione. In quel caso, avere un input immediato come quello offerto da mouse e tastiera è impareggiabile. Chiaramente il gioco è compatibile con il DualSense, e se possedete una PS5 (o uno dei controller di Sony) potete usufruire delle sue caratteristiche, come feedback aptico e grilletti differenziati. Il tutto è molto utile, certamente, ma preferisco ancora una volta mouse e tastiera.
Il porting di Returnal è stato creato in collaborazione con Climax Studio (qualcuno se li ricorderà per Silent Hill: Origins e Shattered Memories) che ha messo a disposizione il suo know-how tecnico per dare alla luce un porting di tutto rispetto. Le novità tecniche inserite nella versione PC di Returnal sono parecchie, a cominciare dal supporto a NVIDIA DLSS, una feature che apprezzo con ogni fibra del mio essere gamer. Difatti, la nuova versione del Deep Learning Super Sampling è in grado di ridurre lo stress sulla GPU in modo che quest’ultima riesca a lavorare più celermente, frame dopo frame. Il risultato è un visibile aumento prestazione che coinvolge praticamente ogni aspetto del gioco, rendendo l’esperienza più fluida e uniforme. Chiaramente c’è da dire che il DLSS 3 può essere gestito solamente dalle ultimissime schede della serie 4000, le quali (oltre a non essere facilmente reperibili sul mercato) hanno un prezzo non proprio popolare.
Un porting di tutto rispetto
Per dare una mano a chi non ha un hardware recentissimo, è supportato anche l’NVIDIA Image Scaling (o NIS) che concorre con DLSS a fornire un’esperienza migliore. Le prestazioni vengono migliorate grazie a un rendering a risoluzione ridotta, per poi upscalare tutto e offrire una resa più efficiente in termini di performance. Returnal supporta anche AMD FidelityFX Super Resolution (FSR) una delle ultime tecnologie di upscaling del produttore di chip, che è volta (come DLSS) ad aumentare il frame rate e più in generale l’esperienza di gioco. Non poteva mancare poi il supporto al ray tracing. La tecnologia di rifrazione della luce gestisce anche i riflessi dinamici e le ombre, chiaramente presumendo che abbiate una delle schede video più moderne all’interno del vostro PC da gioco. Se siete fortunati possessori delle GPU più moderne vedrete chiaramente delle migliorie per quanto riguarda l’atmosfera di Returnal e le ombre visibili su ambiente e sulla protagonista stessa, Selene.
I riflessi rappresentano ancora adesso una delle più grandi richieste di potenza da parte della GPU, di conseguenza se volete un incremento sostanziale di performance potreste valutare una disattivazione di questo effetto. In generale, devo dirlo, non c’è stato un incremento visivo tale da giustificare il prezzo in prestazioni abilitando il ray tracing e i riflessi; probabilmente potete godervi Returnal al meglio tenendo queste opzioni disabilitate. Tecnicamente stiamo parlando di un ottimo porting, che restituisce buone performance specialmente se decidessimo di tenere i riflessi ray tracing fuori dall’equazione. Returnal arriva a superare facilmente i cento frame al secondo in risoluzioni FHD e 2K, faticando un po’ con il 4K. C’è da dire che molto dipende dall’hardware che avete a disposizione, anche se ho notato che con qualsiasi setting è presente un leggero fenomeno di stuttering, che comunque non va a incidere troppo sulla qualità dell’esperienza.
Returnal è un gran gioco, probabilmente una delle esclusive migliori che ha Sony nel suo roster di titoli PS5. Su PC ovviamente il titolo di Housemarque rende ancora meglio, con una fedeltà visiva migliore e un picco di performance dovuto alle più recenti tecnologie NVIDIA e AMD. Nonostante l’assenza di contenuti specifici per personal computer, questa versione di Returnal è un porting di tutto rispetto che viene esaltata dalle capacità del vostro hardware. Chiaramente per godersi appieno l’ultimo lavoro di Housemarque sarebbe bene possedere una delle schede video più recenti, anche se il Returnal fa il suo dovere anche con hardware più datato, a patto di scendere a compromessi con i settaggi grafici. Se i roguelite sono la vostra passione e -sopratutto- se vi piace l’idea di morire più volte per scoprire modi sempre nuovi per essere massacrati, Returnal fa per voi. E questa è la sua versione migliore in assoluto. Acquistate una carta prepagata Steam da GameStop per giocare a Returnal su PC! |