Baten Kaitos è uno di quei videogiochi, oramai meglio definibili come vintage, che ti fanno esclamare senza remore una frase quasi standardizzata: “Accidenti, come vola il tempo!”. E in effetti sono 20 gli anni passati da quando Monolith Studio (talentuoso team noto per Xenosaga e Xenoblade) ci ha proiettato in quel mondo fantasy costituito da isole fluttuanti nel cielo.
Proprio in vista delle venti candeline (anche se a dirla tutta in Europa debuttò più tardi, nel 2005), Bandai Namco e Logicalbeat ci deliziano con la versione remaster che introduce per la prima volta nel nostro continente anche Baten Kaitos Origins (in Giappone noto con il nome di Baten Kaitos 2), vero e proprio prequel ambientato 20 anni prima le vicende. Qualcuno probabilmente non ne avrà mai sentito parlare, quindi proveremo a fare un piccolo balzo indietro nel tempo.
Il GdR a turni di stampo nipponico stava riscuotendo un successo straordinario negli anni 2000, basti pensare a quel capolavoro senza tempo meglio conosciuto come Final Fantasy X, per molti definito una vera e propria perla videoludica, e come dargli torto. La necessità di lanciare un JRPG di tutto rispetto sull’allora ammiraglia Nintendo, il GameCube per intenderci, era quasi d’obbligo. Debuttò così nel Sol Levante Baten Kaitos: Owaranai Tsubasa to Ushinawareta Umi (Baten Kaitos: Le Ali Eterne e L’oceano Perduto), un titolo ambizioso che riuscì ad incantare critica e videogiocatori.
La sua forza era data non solo da un mondo di gioco squisitamente fantasy, ma anche da un battle system basato sui deck, delle speciali tipi di carte che possono intrappolare l’essenza degli oggetti. Gli estimatori negli anni non sono stati pochi ma ora, grazie all’edizione in HD, anche le nuove leve (e amanti dei JRPG) potranno avere un’occasione unica di scoprirlo sul proprio Nintendo Switch: la raccolta è già disponibile da GameStop.
Baten Kaitos è ambientato in un meraviglioso mondo formato da isole fluttuanti nel cielo con gli abitanti che hanno sviluppato la capacità di volare con delle ali simili a quelle degli angeli. Il protagonista della storia è Kalas, un giovane con una sola ala che viene soccorso in un piccolo villaggio. Il suo obiettivo è quello di vendicarsi nei confronti dell’impero di Alfard e impedire il risveglio di una forza misteriosa.
E il nostro ruolo? Come giocatori saremo chiamati a interpretare lo spirito guida di Kalas (e dovremo anche scegliere un nome), entità provenienti da un altro mondo con cui il giovane ha stretto un patto. Nel corso dell’avventura non solo ci chiederà dei consigli ma ci renderà anche partecipi delle vicende.
L’idea di base che Monolith Studio e Tri-Crescendo (noti anche per Eternal Sonata) è stata quella di rendere il giocatore un supervisore del mondo di gioco, farlo esistere (in un certo senso) in quell’universo anche se come un’entità astratta. Dopotutto non è questo il ruolo che abbiamo quando teniamo il controller tra le mani?
Ma quello che rende Baten Kaitos ancora più profondo, e che in un certo senso ci è sempre piaciuto, è il sistema di combattimento. Gli scontri, come vi dicevamo, avvengono tramite dei mazzi di carte chiamati Magnus, utilizzabili per attaccare, difendersi, curarsi e altre azioni speciali. Il concetto è molto semplice: prima di scendere in campo dovremo gestire al meglio il nostro mazzo ed equipaggiare le carte che ci permetteranno di affrontare ogni tipo di situazione.
I Magnus possono dunque contenere delle spade (con valori di attacco variabili), armature o addirittura del supporto elementale come tecniche di fuoco e di acqua. Ogni carta avrà anche un valore numerico, fondamentale per creare delle “scale” (quando i valori giocati sono in ordine crescente o decrescente) o delle “serie” (i valori possono essere accoppiati da un altro Magnus nella combo).
Queste combinazioni offrono un bonus al termine del turno: questo vuol dire chiudere il più velocemente possibile lo scontro contro un agguerrito cattivone. Le carte saranno distribuite casualmente e, come accade nei più classici giochi, a volte avremo una mano inutilizzabile che ci porterà solo problemi nello scontro.
Per creare un buon deck è importante dunque valutare bene, inserire il giusto numero di carte offensive e difensive (tenendo d’occhio il numero in alto per i bonus) e avere sempre qualche cura a portata di mano. Il sistema di combattimento è particolarmente interessante e sa regalare momenti di pura soddisfazione, tuttavia potrebbe far davvero vedere i sorci verdi. In certi frangenti sa essere estremamente punitivo tanto da far demordere i videogiocatori meno devoti alla causa.
L’esperienza basata sui Magnus e si estende anche fuori dalle battaglie. Ogni consumabile sarà racchiuso in una carta, anche dell’acqua per annaffiare delle aiuole per far crescere rigoglioso il giardino di un comune cittadino. L’avventura si attesta sulle 50 ore con ambientazioni ispiratissime che risplendevano già nell’era del GameCube.
E dunque che migliorie offre questa raccolta su Nintendo Switch? Innanzitutto ogni elemento di gioco ora gode di una grafica in alta definizione pur mantenendo inalterate le texture poligonali. Il titoli sono stati adattati ai 16:9 in modo convincente (quindi nessuna banda nera) e anche le interfacce sono state perfettamente renderizzate.
Ci è molto piaciuta l’introduzione in questa raccolta dell’autosalvataggio: in questo modo i titoli si sposano anche per brevi sessioni e non saremo costretti a cercare disperatamente il punto di salvataggio. E non solo, nel menù di pausa potremo disattivare gli scontri, attivare il KO istantaneo, aumentare la velocità di gioco, oppure abilitare lo scontro automatico. Queste nuove feature permettono di superare abbastanza agilmente momenti particolarmente ostici e rendere queste edizioni HD maggiormente user friendly.
Baten Kaitos I e II HD Remaster potrebbe fare la felicità degli amanti degli JRPG
Il frame rate si attesta sui 30FPS, e qualcuno potrebbe storcere il naso qualora fosse abituato ai 60FPS che le nuove produzioni ci offrono oggi. Ma va benissimo così, peccato solo che nei momenti più concitati lo stesso frame rate non ci è sembrato molto solido. Questo però non compromette la fruizione di entrambi i titoli della raccolta. Entrambi i giochi di Baten Kaitos I & II HD Remaster sono doppiati in lingua giapponese, e questo è un bene, visto che le voci anglosassoni del primo Baiten non erano all’altezza della produzione e il mixaggio era completamente da rivedere.
In tutto questo, non ci siamo dimenticati di Baten Kaitos 2, o meglio conosciuto negli States come Baten Kaitos Origins. Eh sì, negli Stati Uniti, perché ahinoi il titolo di Monolith non è mai approdato nel nostro Bel Paese probabilmente a causa delle poche vendite, dopotutto il GC stava lasciando il passo al Nintendo Wii.
E nemmeno a dire che si poteva andare di import: purtroppo il GameCube, essendo region lock, non poteva leggere i giochi degli altri paesi. L’alternativa era un free loader, un piccolo dischetto che trasformava il segnale giapponese o americano in europeo: insomma, non una roba particolarmente immediata.
Per fortuna con Baten Kaitos I & II HD Remaster abbiamo l’opportunità di godercelo con tutte le migliorie che vi abbiamo elencato poc’anzi. Ma qui c’è un “ma”, un bel “ma” che potrebbe lasciare un po’ perplessi: Baten Kaitos Origins è solo in lingua inglese. Una scelta che non comprendiamo del tutto, forse un po’ pigra e che lascia un leggero senso di amaro in bocca. Qualche videogiocatore, per forza di cose, verrà escluso a priori.
Tornando a noi, il protagonista di questo prequel ambientato 20 anni prima il primo Baten (scusate il gioco di parole) è un ragazzo di nome Sagi, un soldato che ha una connessione con gli Spiriti Guardiani. Accusato ingiustamente, dovrà mettersi in viaggio per dimostrare al mondo la sua innocenza e scoprire quali intrighi e segreti oscuri si celano dietro l’impero.
La natura del gioco non cambia ma è evidente la cura di alcune piccole cose che rendono il titolo più in linea con altri esponenti ruolistici, a partire dall’interfaccia grafica dei menù e delle battaglie. Anche nel prequel tornano le Magnus Card, le classiche carte che custodiscono oggetti, poteri speciali, armi e altri elementi utili per permetterci di risolvere i vari puzzle ambientali.
E il battle system? È stato molto semplificato e ora non dovremo più pensare alle combinazioni numeriche per ottenere bonus durante le battaglie. In pratica non potremo giocare le carte a caso per concatenare le tecniche, ma seguire un ordine crescente (e mai decrescente) da Debole a Speciale.
Ovviamente per agire bisognerà aspettare sempre il nostro turno, sperando che nel frattempo l’avversario non ci abbia mandato al tappeto. Il sistema di combattimento ha perso un po’ di profondità, e lo si nota se si passa da un gioco all’altro, ma al tempo stesso lo riteniamo alla portata di ogni tipo di videogiocatore e sicuramente più immediato da padroneggiare.
La storia narrata è molto interessante, con vicende che ci riportano anche ai tempi della leggendaria guerra degli dèi, un periodo in cui la terra ancora non fluttuava nei cieli. I personaggi che utilizzeremo sono 3, un numero che può sembrare esiguo ma che non fa sentire la mancanza di altre “comparse”. Anche in Baten Kaitos Origins le location sono pre-renderizzate e ispiratissime, anche se con tutti i limiti dell’era che fu.
Baten Kaitos I & II HD Remaster ci offre in un unico pacchetto entrambi i titoli della saga, completamente rimasterizzati e che includono nuove funzionalità per renderli molto più accessibili. Bisogna ammettere che in portabilità offre tantissime soddisfazioni, visto che i caratteri dei menù e dei dialoghi sono perfetti su Switch. Dimenticate le piccole scritte per cui a volte serve la lente d’ingrandimento.
Il character design non è stato amato particolarmente, ma a noi ha sempre ricordato quello dei “Tales Of” che ancora oggi riteniamo strepitoso. La colonna sonora realizzata da Motoi Sakuraba dona inoltre quella nota fantasy ancora più originale. La saga di Baiten Kaitos non è perfetta ma è assolutamente originale con quello spiccato “senso di osare”, cosa che difficilmente si vede negli ultimi anni.
Questa raccolta in alta definizione potrebbe fare la felicità degli amanti degli JRPG e di coloro che vogliono scoprire una serie che ha tanto da raccontare. E anche se il produttore della remastered, Koji Nakajima, ha rivelato che non è in programma un Baten Kaitos 3, noi continuiamo a sperare in un suo probabile arrivo: non dispiacerebbe affatto tornare a svolazzare con un nuovo iconico eroe.
Baten Kaitos I & II HD Remaster è ora disponibile da GameStop.
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