Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged – Recensione

Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged – Recensione

La domanda sorge spontanea e naturale. Avevamo bisogno di Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged? Era davvero necessario fare un sequel, invece che ritoccare il già esistente Hot Wheels Unleashed? Il mondo dei videogiochi ha visto molti sequel nati con questo pregiudizio, ma (anche) questa volta Milestone, insieme a Mattel, zittisce le malelingue. Scordatevi il realismo di Ride 5, o la simulazione accurata di Moto GP 23: ancora una volta la casa di sviluppo tricolore mette al primo posto l’adrenalina pura e porta alla luce un nuovo racing game capace di distinguersi.

Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged, disponibile da GameStop a questo link, ci rilancia in pista presentandosi nuovamente come un gioco di corse dal retrogusto arcade, offrendo tante novità ed un modesto livello di personalizzazione. Tra corse, sfide e svariate modalità, spuntano tra tutte la nuova campagna pensata per i videogiocatori più giovani, con una trama dai toni distesi e protagonisti eccentrici, nonché un rivisitato editor di piste (benché difficile da gestire) nel quale perdere ore e ore per creare il tracciato che abbiamo sempre desiderato fin da bambini.

L’impatto visivo del titolo non sorprenderà di certo gli appassionati che hanno già giocato il prequel, ma bisogna ammettere come Milestone sia riuscita a spremere il meglio dall’Unreal Engine V4.27, che mette ancora di più in risalto i dettagli delle macchinine e quelli dei cinque nuovi ambienti di gioco presenti.

Le nuove meccaniche di gioco aumentano le possibilità e la complessità in gioco

A livello di prestazioni il gioco è molto stabile, garantendo 60 fps pressoché in qualsiasi situazione, con l’unica eccezione, dove si registra un calo di frame rate, durante le derapate sull’erba o altre superfici meno lisce. Un piccolo neo che fortunatamente non crea problematiche enormi durante il gameplay.

Ed è proprio il gameplay, ovviamente, l’aspetto su cui Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged vuole concentrarsi maggiormente, proponendo un mix tra accelerazione pura, controllo in fase di derapata e un paio di novità intriganti. La meccanica più importante durante le corse consiste nella ricarica della barra del boost. Ciò avviene automaticamente, ma il processo è accelerato da oggetti in pista e dalle derapate. Questa barra del boost permette di attivare le abilità speciali. Le abilità sono: accelerazioni, (il classico turbo) fondamentali per affrontare rampe e giri della morte, salti per superare voragini e dash verso sinistra e destra. Quest’ultime due, salti e dash laterali sono le nuove meccaniche di gioco di questo sequel. Nell’affrontare le piste ci si ritrova spesso e volentieri a dover balzare per rampe e ostacoli, mentre è più situazionale (ma non meno utile) il dash laterale, che se imparato a gestire bene, promette grandi soddisfazioni. In pista potrà infatti capitare di trovare ostacoli in mezzo al tracciato da evitare, o viceversa di voler colpire o passare sopra dei punti che aumentano le abilità. La sensazione generale è che ci sia più controllo rispetto al primo capitolo.

In pista, la meccanica più complessa da domare, specialmente per i giocatori meno pazienti, è quella relativa alla derapata. Ogni vettura, al day one saranno 130 considerando oltre alle auto anche le moto, richiede un controllo differente, e bisogna dosare bene acceleratore e levetta analogica per capire l’angolo di sterzo necessario per non finire sempre contro il muro o fuori dal tracciato.

Saranno tre le categorie di vetture presenti nel titolo, suddivise per prestazioni: casual, rookie e pro. Usando l’Upgrade Kit si potrà evolvere la propria vettura alla categoria superiore, incrementando le prestazioni. Oltretutto i veicoli saranno anche suddivisi in quattro livelli di rarità: comune, raro, leggendario e Super Treasure Hunt. Questo livello andrà ad influenzare le probabilità di ottenere la vettura nel negozio.

Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged

L’IA dei nemici è ben gestita, non che le prestazioni dei nostri avversari possano influenzare molto la gara. Certo, le collisioni ci sono, ma a patto di una buona stabilità della vettura, non si potrà speronare (o essere speronati) più di tanto, eccezion fatta per quando si è per aria dopo una rampa o salto. La sensazione è che rimanga sempre tutto in mano ai giocatori, e che il risultato dipenda dalla propria abilità nell’affrontare la pista. È proprio la pista stessa la vera incognita che influenzerà ogni gara. Si imparerà a proprie spese come non bisogna mai dare per scontata nessuna curva, e sbagliare un’accelerazione, un salto o una derapata significa finire tranquillamente per prati (letteralmente, se si è nella mappa Giardino). Il livello dei design rimane dunque alto anche in questo sequel, che offre nuovi eccentrici modelli e parti di pista per aumentare la varietà di gameplay (e il divertimento). Raramente si troverà un tracciato noioso da affrontare.

Il titolo presenta svariate modalità differenti, sia offline che online in modalità cross-play, ma anche in modalità split screen. Non mancano i grandi classici come la gara veloce e il time attack, ma anche modalità esclusivamente online come il Clash Derby (il caro e vecchio Demolition Derby) e il Grab the Gears, modalità in cui bisogna prendere ingranaggi dagli avversari, scontrandosi contro di loro. Ma non è tutto: sono presenti, anche online, la modalità a Eliminazione, la Drift Master e il Waypoints. Quest’ultima è una sorta di caccia al tesoro nella mappa alla ricerca del checkpoint.

Piacevole sorpresa la campagna story-driven

Notevole l’attenzione data all‘online, che permette ai giocatori tantissima varietà di gioco. Oltre a creare party con amici, sono presenti anche ranking online, playlist di lobby con varie modalità e un accurato sistema PC anti cheat.

Tornando all’offline, si segnala una simpatica e piacevole sorpresa, ovvero la campagna story-driven che vedrà protagonisti quattro personaggi molto singolari: due talentuosi piloti, uno scienziato pasticcione e un simpatico robot di compagnia. La storia vedrà i giocatori impegnati su una (enorme!) mappa di gioco a tappe. Lungo il percorso ogni tappa consisterà in una gara differente, e i giocatori avranno modo, livello dopo livello, di provare ogni tipologia di tracciato e modalità di gara, da quella semplice all’attacco al tempo, ma anche  a eliminazione, a checkpoint, eccetera. Saranno 5 i boss finali, il quale livello consisterà in una singolare corsa a tempo in cui i bisognerà colpire degli ostacoli/obbiettivi per “abbattere” il nemico. La story mode è quindi il perfetto campo di battaglia per provare tutto ciò che il titolo ha da offrire, e oltretutto permette anche di livellare con grande velocità e ottenere fin da subito molte ricompense.

Altra immancabile modalità è la ruota a premi che, assieme ovviamente al negozio, permette di ottenere svariate Hot Wheels e quindi di aumentare le vetture del proprio garage. Tra i modelli comuni spuntano alcuni modelli speciali e anche vere e proprie chicche per gli appassionati, come quella nella foto qua sotto. Modalità utile (anche se sul filo della ludopatia) che permette anche di ottenere punti abilità, monete in gioco e molto altro.Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged

Fa il suo ritorno l’editor di piste con ancora più novità. Oltre ad includere i moduli dal titolo precedente, compaiono già disponibili da subito tutti i nuovi moduli di questo sequel, permettendo ai giocatori di sbizzarrirsi in ogni modo. Bisogna ammettere tuttavia che l’editor non ha dei controlli molto intuibili da joypad, sebbene l’HUD aiuti. Sarebbe stato più comodo un tutorial più efficace su come muoversi nel menù per gestire al meglio la costruzione, ma superato l’ostacolo dei comandi, le possibilità diventano pressoché infinite.

Oltre all’editor di piste torna ovviamente anche quello delle livree, che permette una personalizzazione sorprendente profonda di qualsiasi modellino, a patto però di averlo già ottenuto. Entrambi gli editor permettono anche di caricare online le proprie creazioni per la community. Opzione immancabile ma non per questo scontata!

Conclusioni

Ecco quindi la risposta alla domanda. Era necessario? Forse no. Lo apprezziamo? Certo che si!

Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged esprime al massimo il potenziale che mancava nel primo capitolo, dando una maggiore libertà ai giocatori, andando incontro ad ogni età. Che siate genitori in cerca del regalo giusto, o adulti vogliosi di un po’ di sana competizione, sarete sicuramente soddisfatti da questo titolo.

Applausi quindi a Milestone, capace anche questa volta di uscire dalla confort zone della simulazione realistica, che solitamente contraddistingue ogni sua produzione, tornando a superarsi offrendo intrattenimento garantito in un gioco di corse per tutta la famiglia e decisamente alla portata di chiunque.

Ricordiamo che potete acquistare Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged da GameStop a questo link.

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