Super Crazy Rhythm Castle

Super Crazy Rhythm Castle – Recensione

Quando ci si imbatte in un titolo come Super Crazy Rhythm Castle, che ricordiamo essere già disponibile da GameStop a questo link, è facile pensare all’ennesimo titolo del genere senza personalità o inventiva. Questa volta invece gli sviluppatori di casa Second Impact Games ci smentiscono, sfornando un prodotto ben definito e soprattutto con un umorismo marcato che gli permette, quantomeno, di spiccare per personalità.

Non parliamo di certo di un titolo che rivoluziona il genere, ma Konami è stata capace di presentare un family game (o meglio, party game) di tutto rispetto, da giocare in singolo, in compagnia o online e che garantisce molte ore di divertimento.

Una delle tattiche migliori per le trame e per la caratterizzazione dei personaggi in titoli di questo genere è quella di non prendersi mai sul serio. Visto anche il target a cui è rivolto, era prevedibile (ma non per questo non gradito) che fosse questo il caso. Dal mondo in cui è ambientato, ai personaggi che lo popolando, e perfino le descrizioni degli oggetti di gioco, ogni elemento non si prende mai sul serio, proponendo una battuta dietro l’altra con un umorismo leggero e con il giusto livello di comicità.

Sorge, a tal proposito, un piccolo grande dubbio. Come mai il titolo in questione sia PEGI 7 e non 3, mirando ad un pubblico ancora maggiore? La verità è che il titolo tende ad essere più un party game che un family game, differenza sottile ma ben chiara e giustificata da un umorismo leggermente più maturo. Non per questo non può essere alla portata di chiunque, beninteso.

Super Crazy Rhythm Castle recensione

Il titolo è giocabile in coop locale (1-4) o online (2-4). La trama immergere i giocatori in un mondo governato da un sovrano malvagio, Re Ferdinando, e sarà loro il compito sconfiggerlo per concludere la sua era di tirannia. Per farlo, i giocatori si devono introdurre nel suo castello, e affrontare un percorso fatto di mini giochi e vari livelli, tra ambientazioni variegate e personaggi eccentrici. Questo mentre si è guidati (per modo di dire) dal Re stesso, che farà di tutto per rendere la vita difficile ai giocatori.

Ostacoli improvvisi e sempre differenti nel bel mezzo dei mini giochi

Proprio quest’ultima meccanica è un grande punto di forza che rende sempre imprevedibile il gameplay. I capricci del Re consistono in ostacoli improvvisi e sempre differenti nel bel mezzo dei mini giochi, cosa gradita per aggiungere pepe al gioco e che fa anche sorridere, ma che a volte fa (giustamente) arrabbiare. Nessun problema a tal proposito: il risultato è un’avventura piena di variabili imprevedibili, e ciò è molto positivo.

Anche i personaggi che popolano il mondo sono stravaganti quanto il sovrano. Basti vedere il primo vero e proprio boss del primo livello, un gigantesco DJ di melanzane, o anche il simpatico uovo impaurito addetto all’ispezione della sicurezza che incontriamo lungo il percorso. Ogni interazione avrà la sua utilità, e darà profondità ad questo mondo stravagante e colorato.

Super Crazy Rhythm Castle – Recensione

La base di gameplay è molto semplice: come ogni rhythm game che si rispetti, è presente una griglia sulla quale scorrono dei comandi, da “colpire” al momento giusto, a ritmo di musica. Il classico gameplay alla Guitar Hero, insomma. In modalità normale la griglia ha tre comandi (L1, quadrato e R1), mentre in modalità difficile la griglia sale a quattro (L1, quadrato, R1 e triangolo). A questa base, apparentemente non complessa, bisogna aggiungere l’imprevedibilità di un titolo come Overcooked. A ostacolare il ritmo (letteralmente!) di gioco saranno rampicanti da estirpare con l’insetticida, blocchi che cadranno dal cielo, e mille altre variabili imprevedibili.

Per sua natura il titolo è principalmente godibile in coop.

Il più grande punto debole nel gameplay riguarda il single player. È infatti inevitabile accorgersi di come per sua natura il titolo sia principalmente godibile in coop. Perfino la struttura stessa di molti dei livelli è pensata per 2 o più persone, e ogni tanto è necessario l’aiuto di un NPC per superare il minigioco di turno. Purtroppo è proprio questo aspetto, punto di forza in coop, che rende a volte tedioso il gameplay in singolo. Fortunatamente non è una costante del il titolo, ma ad un certo punto si nota una certa fatica a proseguire in solitaria, anche nella modalità normale.

Parlando di musica, Super Crazy Rhythm Castle sforna più di 30 tracce (molte nascoste e sbloccabili con i collezionabili) di vario genere: rock, hip hop, dubstep, e molto altro. Ogni traccia riesce ad essere mescolarsi egregiamente per venire incontro ad ogni esigenza di ogni momento gioco, sposandosi con un comparto audio ottimo.

Conclusioni

Super Crazy Rhythm Castle è un titolo non difficilissimo da inquadrare e con tanti pregi, ma un enorme difetto. Ecco perché lo consigliamo sicuramente agli appassionati, o agli amanti dei titoli in compagnia, ma con una grande raccomandazione: è da giocare in coop!

Come titolo party game rimane impeccabile, non eccellente, certo, ma con grande personalità. Rimane il fatto che difficilmente verrà voglia di rigiocarlo in solo. Armatevi di compagnia, possibilmente senso del ritmo e tutto andrà bene!

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