Il trailer di GTA 6 ha totalizzato oltre centoquindici milioni di visualizzazioni nel giro di poco più di quarantotto ore. Tanto è il valore dell’hype, dell’attesa, della trepidazione che aleggia intorno ad una produzione la cui presentazione si aspettava da anni, tra voci non confermate, rumor ed effettivi leak che a più riprese, purtroppo, hanno ingolfato la comunicazione di Rockstar Games con il suo fedele pubblico di appassionati, pronti a far esplodere l’internet al primo cenno.
Così è stato, così è. Perché in ogni angolo del web, ma anche al bar con i propri amici, è impossibile non parlare di GTA 6. Anche chi non è solito intrattenersi particolarmente con i videogiochi è stato inevitabilmente risucchiato da questo vortice che certifica, una volta in più, quanto il brand sia pop, fenomeno culturale che influenza e catalizza l’attenzione dell’opinione pubblica, facendo trasbordare i confini del medium videoludico anche lì, dove solitamente non estende il suo dominio.
In questo turbinio di emozioni, “reaction” e attesa ancora più spasmodica di un non meglio precisato giorno del 2025, quando il gioco finalmente raggiungerà i negozi fisici e non di tutto il globo, è impossibile non concedersi qualche ipotesi e congettura su cosa effettivamente potrà e vorrà offrirci GTA 6, analizzando ogni singolo fotogramma del trailer, che per la cronaca potete visionare a questo link o in calce all’articolo.
C’è tanto da dire anche solo ammirando i brevi e criptici scorci offerti dal video.
Vogliamo però iniziare dall’elemento più d’impatto di tutti, la già affascinante Lucia, prima protagonista femminile di un GTA, nonché personaggio che ha già sollevato una tossica, ingiustificata, demenziale ondata di maschilismo, primo segnale che Rockstar Games, ancora una volta, si sta muovendo con efficienza nella direzione di smuovere intelligentemente e brillantemente gli strati più torbidi della nostra società.
Tra utenti che hanno sentito il bisogno ancestrale di esplicitare sgraziatamente le loro rimostranze per una simile scelta, ed altri che non hanno lesinato sulle solite battute che fanno ridere esclusivamente la combriccola di trogloditi a cui essi stessi appartengono, il resto del mondo civilizzato ha accolto la cosa con estremo piacere. Le potenzialità che una protagonista femminile porta con sé sono infatti immense. E non parliamo unicamente della possibilità, finalmente, di gustarci una storia di criminalità da un punto di vista totalmente inedito. Rockstar Games, infatti, potrebbe proprio utilizzare una donna per offrirci uno scorcio particolare e diverso dal solito sul femminismo, sulla “lotta” tra i sessi, su come questa tematica venga affrontata dalle differenti classi sociali. Se possibile, insomma, lo sviluppatore americano potrebbe avere ulteriori frecce nella sua faretra con cui sparare a zero e fare brillante satira sociale e politica.
La stessa ambientazione scelta gioca a favore del desiderio di ricorrere all’eccesso per tracciare un’accesa critica alla società occidentale
Ad avvalorare la tesi che GTA 6 non si farà remore nel proporre uno stile visivo e narrativo per nulla politically correct tutta una serie di clip del trailer che mostrano eccessi, vizi, peccati originali della nostra contemporaneità. Il tutto, ovviamente filtrato attraverso non solo i notiziari, ma soprattutto tramite i social network, nuovi occhi sul mondo, nonché giudici e carnefici di chi finisce sotto i loro riflettori.
Questo breve trailer, oltre a ricalcare alcuni fatti di cronaca realmente accaduti, come il Joker della Florida, quasi perfettamente riprodotto persino nei tatuaggi che ne ricoprono il volto, ha messo in chiaro che non si lesinerà sul mettere in scena uno spaccato d’America ipnotizzato dall’uso dei social network e dal conseguente desiderio imperante di mettersi in mostra. Nella scena della spiaggia, per esempio, un uomo è intento a scattare delle foto ad una donna in pose tutt’altro che caste. In un’altra, possiamo ammirare una ragazza aggrappata al tettuccio di un’auto impegnata in un pericoloso passo di twerk. Non è chiaro se i social network avranno un impatto anche sotto il profilo prettamente ludico, un po’ come fu per lo smartphone utilizzato in GTA V, ma la loro presenza anche solo in termini narrativi può già dirsi confermata.
Da questo punto di vista, la stessa ambientazione scelta gioca a favore del desiderio di ricorrere all’eccesso e all’esagerazione per tracciare un’accesa critica alla società occidentale. Vice City è la Sodoma dei nostri tempi, sala giochi perfetta per scatenare un po’ di sano e vecchio caos a suon di incidenti e scontri armati, certo, ma essa stessa pregna di club, casinò, ville lussuose, strade zeppe di super car, spiagge dove sfoggiare il costume all’ultimo grido e il proprio fisico forgiato da mesi di palestra.
Come è stato già reso noto, sempre analizzando il trailer, la mappa di GTA 6 non si limiterà a Vice City, ma ingloberà la totalità di Leonida, una regione che, come mostrato, includerà zone periferiche, paludose, marittime. La presenza di coccodrilli, sicuramente, introdurrà quel minimo di natura selvaggia che in certe situazioni potrebbe rappresentare l’ennesimo pericolo a cui prestare attenzione. Spiagge e piccoli arcipelaghi, dal canto loro, anticipano il ruolo predominante che le imbarcazioni ricopriranno in questo episodio. Se la presenza di macchine, moto e velivoli sembra scontata, navi e motoscafi potrebbero dimostrarsi tanto più fondamentali, quante più missioni saranno ambientate nella laguna e tra le isolette che compongono Leonida.
Siamo fronte ad un titolo che setterà un nuovo standard in termini visivi
Anche per eventuali battute di caccia, insomma, abbonderanno le aree apposite in cui dedicarsi a questa attività, ma più in generale non dovrebbero mancare tutte quelle location che, soprattutto in ottica GTA Online, rappresenteranno fonte di distrazione ed intrattenimento alternativo alla sequela di missioni proposte dall’avventura principale.
E che dire, per l’appunto, della campagna, a cui abbiamo già accennato parlando di Lucia? Il trailer, in questo senso, offre numerosi spunti per tracciare ipotesi più o meno fantasiose. Sebbene non sia stato confermato, il compagno cui la ragazza compie la rapina che si vede nel video, dovrebbe essere il secondo personaggio giocabile. Inoltre, vediamo Lucia in carcere, evidentemente più invecchiata rispetto alla versione che fa irruzione nel supermercato armata. Usando un po’ l’immaginazione, quindi, GTA 6 potrebbe proporre una trama bipartita su due linee temporali: la Vice City e la Lucia prima della detenzione e dopo il rilascio dal carcere, con un lasso temporale di qualche anno nel mezzo, che magari potrebbe essere vissuto nei panni del secondo protagonista, sfuggito invece all’arresto.
Lo ripetiamo: questa è solo una nostra ipotesi. Ma sarebbe enormemente affascinante vivere il trauma dell’incarceramento e della ritrovata libertà in un mondo totalmente diverso da come lo si era lasciato, attraverso gli occhi di una protagonista femminile.
Il trailer ci ha poi fornito ottimi indizi anche sul comparto grafico che potrà ostentare la produzione Rockstar Games. Dando per scontato che quanto mostrato fosse mosso dallo stesso engine che animerà le fasi in-game di GTA 6, non possiamo che concludere di essere di fronte ad un titolo che setterà un nuovo standard in termini visivi, soprattutto se rapportato a tutto ciò che finora abbiamo visto e giocato su PlayStation 5 e Xbox Series, piattaforme su cui, almeno inizialmente, è prevista la pubblicazione di GTA 6.
La quantità di dettagli ed effetti mostrata in ogni singola schermata del trailer è semplicemente fuori parametro. Basterebbe la scena della spiaggia per rendersi conto della complessità degli spaccati offerti da Rockstar Game, con tutti gli ombrelloni e, soprattutto, modelli poligonali ognuno diverso e mosso da animazioni distinte e caratteristiche. Anche la scena dell’aereo che sorvola l’arcipelago lascia senza fiato.
Certo, l’effettivo comparto grafico di GTA 6 è tutto da dimostrare e comprovare, ma le premesse sembrano esserci tutte.
Quanto si può condensare in appena novanta secondi di video? Tantissimo, pensando a cosa ha saputo raccontare Rockstar Games con il suo trailer di GTA 6. Alla relese del gioco manca ancora tantissimo e sicuramente, da qui al day one, si susseguiranno altri trailer, che più precisamente tratteggeranno i contorni di una produzione che già oggi sembra titanica ed estremamente promettente.
Noi, dal canto nostro, non vediamo già l’ora di vestire i panni di Lucia e vivere il primo GTA dal punto di vista di una donna.
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