Abbiamo assistito all'anteprima del film nelle sale il 10, 11 e 12 giugno per Anime Factory
Qualche tempo fa, vi abbiamo già parlato di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes, solo che in quel caso si trattava del manga di Star Comics composto da 4 volumi in totale. Dopotutto è molto frequente trovarsi dinnanzi a opere letterarie che “magicamente” diventano film d’animazione: ci basti pensare, ad esempio, ai lavori di Makoto Shinkai come Suzume o Your Name per farvi intendere maggiormente il concetto.
The Tunnel of Summer, the Exit of Goodbyes è un’interessante light novel, nata dalla mente di Mei Hachimoku, che ci proietta in una storia fantastica ed emozionante allo stesso tempo. La domanda ogni volta sorge spontanea: come si possono riassumere quasi 300 pagine in un film animato di 83 minuti? Difficile, molto difficile, occorre focalizzarsi su una parte del racconto, puntando sul rapporto tra i protagonisti e allo stesso tempo trasmettere lo stesso messaggio dell’autore originale, solo con un altro linguaggio.
Per chi come me ha letto il romanzo, noterà sicuramente delle scene mancanti e dei cambi di regia, scelte doverose che servivano a rendere il film omogeno, veloce e soprattutto appassionante. Cambiamenti che non intaccano lo spirito del racconto e che, anzi, lo rendono perfetto per le sale cinematografiche.
Grazie al gentilissimo invito di Plaion e Anime Factory, abbiamo potuto guardare The Tunnel of Summer, the Exit of Goodbyes nella sua versione originale (Audio giapponese con sottotitoli in italiano) qualche giorno prima del debutto al cinema. Il film verrà trasmesso nelle sale cinematografiche il 10, 11 e 12 giugno completamente doppiato in italiano.
Veniamo al dunque, cos’è il tunnel di Urashima? A quanto pare, attraversandolo, consente di ottenere tutto quello che il proprio cuore desidera. Il prezzo di questo dono però è abbastanza salato: pochi secondi all’interno del tunnel equivalgono a svariate ore nella vita di tutti i giorni. Per fortuna, nessuno sa dove si trova, si dice anche che il tunnel compaia solo dinnanzi a coloro che sentono il bisogno di ottenere qualcosa con tutte le forze.
Kaoru, un adolescente con una vita molto difficile, con il papà alcolizzato e la mamma che è andata via di casa, un giorno come un altro si ritroverà dinnanzi a questo tunnel e ritroverà alcuni “elementi” del suo passato: un pappagallino e il sandalo smarrito della sorellina. Ovviamente non vi racconterò nulla nel dettaglio, lungi da me farvi degli spoiler e rovinarvi la sorpresa, sappiate soltanto che il motivo che spingerà Kaoru Tono a entrare nel tunnel è assolutamente nobile ed estremamente toccante.
Ovviamente avrete notato una ragazza, si chiama Anzu Hanashiro, una ragazza all’apparenza scontrosa e asociale, che nasconde tuttavia una gran forza d’animo e una personalità molto dolce, soprattutto verso il suo compagno di classe Kaoru. Anche lei si ritroverà ad attraversare il tunnel, per motivi tuttavia ben diversi ma che meritano comunque la giusta attenzione.
The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è stato realizzato da Studio CLAP, lo stesso che ha realizzato Pompo la Cinefila di cui vi abbiamo già parlato sulle nostre pagine. La pellicola l’ho trovata molto carina, anche se, per forza di cose, perde alcuni punti di forza che caratterizzavano sia il manga che la light novel.
Puntare quasi esclusivamente sul rapporto tra Hanashiro e Kaoru non è sbagliato, anzi, però la trasposizione perde per strada alcuni dei rapporti fondamentali per l’evoluzione dei protagonisti. Per esempio, l’amicizia di Hanashiro con la compagna di classe Kawasaki (che nel film ricopre un ruolo marginale), ma soprattutto non si approfondisce il passato difficile di Kaoru con la sua famiglia, e di quello dolcissimo con la sorellina.
Tutto sommato però la sostanza rimane invariata e, rimescolando un po’ le carte, la qualità narrativa non è stata persa minimamente. The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes mette al centro di tutto l’amore, un sentimento così forte che nemmeno le barriere del tempo potrebbero mai infrangere. Una storia agrodolce e molto evocativa che sicuramente lascerà di sasso lo spettatore, soprattutto quello che crede fortemente nei sentimenti puri.
Visivamente parlando la pellicola è davvero meravigliosa, soprattutto varcato il confine: all’interno del tunnel ci si ritrova come in una foresta dalle tonalità rosse e rosa, una sorta di mondo alternativo in cui l’acqua ricopre un ruolo importantissimo. Potrei pensare come a un richiamo a un cammino faticoso verso i nostri desideri più reconditi.
Quello che più mi è piaciuto di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è l’elemento fantascientifico della storia che in parte già conoscevo. In una storia d’amore che non conosce confini, si riflette molto sul dolore, sui rimpianti e sulla ricerca di qualcosa per cui valga la pena di rischiare e mettere tutto in discussione.
Anche se non arriviamo ai picchi di Makoto Shinkai, un vero e proprio maestro dei drammi adolescenziali, il lavoro del director Tomohisa Taguchi (Bleach: Thousand Year Blood War) e studio CLAP è davvero degno di nota: non è impresa facile far arrivare allo spettatore una piccolo spiraglio di speranza nel dolore della perdita.
CONCLUSIONI
The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes, lascia nello spettatore quel senso di scoperta e di stupore, di curiosità e di cosa si è pronti ad affrontare per cercare di riavere qualcosa che si desidera con tutte le forze: un desiderio così disperato che potrebbe diventare realtà. Quello che accadrà starà solo a voi scoprirlo, il 10, 11 e 12 giugno direttamente al cinema.
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