Speciale 14 Giu 2024

Indie Soul – Episodio #13

Nuova puntata della rubrica di GameSoul dedicata ai giochi indie

Indie Soul, la rubrica di GameSoul.it dedicata agli indie, torna con un nuovo episodio per proporvi, anche questa volta, uno stuzzicante e frizzante terzetto di giochi che potrebbero fare al caso vostro.

La selezione, il menù della giornata si apre con On Your Tail, titolo sviluppato dall’italiana Memorable Games e che si configura come una deliziosa avventura grafica con protagonisti animali antropomorfi, di cui abbiamo provato la demo disponibile su Steam. Si prosegue con Paper Trail, un puzzle game in cui bisogna letteralmente piegare dei fogli di carta per raggiungere il traguardo. Infine vi parleremo di Baisu, un horror non particolarmente ispirato, ma che farà comunque la gioia degli amanti del genere.

Vi ricordiamo che questi giochi sono disponibili solo in digitale, ma che da GameStop potete acquistare credito per PlayStation Store, Nintendo eShop, Microsoft Store e Steam, in negozio e online.

Ora è tempo di scoprire questo terzetto di indie, con il dodicesimo appuntamento di Indie Soul!


On Your Tail

L’italianissima Memorable Games è alle prese con le fasi finali di sviluppo di On Your Trail, avventura grafica in stile cartoon la cui uscita è prevista su Nintendo Switch e Steam entro al fine del 2024. Abbiamo potuto prendere confidenza con la loro creatura grazie ad una demo disponibile sulla piattaforma di Valve, scoprendo un gioco delizioso e dal gameplay intrigante.

On Your Trail propone una versione in miniatura, dai colori sgargianti e abitata da animali antropomorfi di un solare borghetto marittimo. Le fonti d’ispirazione sono chiaramente i piccoli insediamenti che si arrampicano sugli strapiombi delle Cinque Terre liguri, anche se non mancano qui e lì alcune influenze che provengono dall’Italia meridionale. Lo scenario, dalle dimensioni piuttosto contenute in questa demo, è delizioso. Il mare, il cielo azzurro, le casette coloratissime, i piccoli vicoli che conducono alle due piazze che si stagliano direttamente sulla spiaggia, ogni anfratto sprizza spensieratezza e relax.

In questo scintillante contesto si intersecano le avventure investigative di Diana, appena trasferitasi a Borgo Marina per un motivo che al momento ignoriamo. Caparbia, socievole ed empatica, la giovane non perderà occasione per conoscere gli abitanti di questa minuscola cittadina, decisa a farsi nuovi amici e ad entrare nelle dinamiche di un paesello in cui si conoscono praticamente tutti.

Proprio chiacchierando con gli altri personaggi del gioco, si viene immediatamente a conoscenza dell’efferato furto subito da Mamma Lucia, proprietaria del caratteristico ristorante a conduzione familiare che gestisce. Sempre pronta a risolvere piccoli misteri, la protagonista non perderà tempo a raggiungere il locale per fare le prime domande.

Il tono dei dialoghi è leggero e non mancano piccoli siparietti comici. Non per questo non è proteso a far venire a galla la caratterizzazione di ogni singolo personaggio, sintomo di una scrittura di tutto rispetto. Pur con la sua delicatezza e con la sua trama, almeno fino a qui, piuttosto effimera, On Your Trail riesce in pochi minuti a trascinare l’utente nel contesto, a farlo affezionare immediatamente a Diana.

Oltre a muovere la protagonista all’interno degli scenari, tuttavia, il giocatore sarà chiamato a fare altro. Giunti al cospetto di Mamma Lucia, avvisati della sparizione di un oggetto all’interno del ristorante, dovrete scovare alcuni indizi in giro per l’ambientazione utilizzando i poteri della Cronolente, manufatto che la nostra ha ereditato direttamente dalla nonna. Come il nome lascia presupporre, guardando attraverso l’oggetto, potrete scovare tutto ciò che è stato spostato, rimosso, alterato all’interno dello scenario in questione.

Sarà proprio tramite la Cronolente che otterrete degli indizi che torneranno utili nella seconda sezione in cui si divide il gameplay di On Your Trail. Proprio come fosse una trasposizione digitale di Cluedo, personaggi e ambiente diventano parte di un tabellone, all’interno del quale Mamma Lucia e l’ignoto ladro si muovono rispettando determinati turni. A scandirne la successione, le carte in possesso di Diana, che rappresentano la successione temporale della ricostruzione dei fatti che il giocatore stesso è chiamato a fornire. Quando è stata spostata la sedia? Quando è stato rubato l’oggetto in questione? Come ha fatto il ladro a non farsi vedere da Mamma Lucia? Solo trovando la giusta combinazione di carte, i personaggi si muoveranno nella scacchiera rispettando le condizioni di arrivo, risolvendo così il puzzle e fornendo all’indagine di Diana un ulteriore tassello con cui svilupparsi.

La demo si è conclusa sostanzialmente qui, dandoci le coordinate di un prodotto che stiamo già aspettando e che promette davvero benissimo.

Potete aggiungere On Your Tail alla vostra wishlist e scaricare la demo sia su Steam, che Nintendo eShop.

A cura di Lorenzo Kobe Fazio


Paper Trail

Quante volte, soprattutto da bambini, ci siamo ritrovati a piegare dei semplici fogli di carta con l’intento di creare un nuovo disegno? Dopotutto piegare la carta è una vera e propria arte che può regalare enormi soddisfazioni creative.

Probabilmente i ragazzi di Newfangled Game si sono ispirati proprio a questa magnifica attività creativa per dare vita al mondo di Paper Trail, un semplice ma incantevole puzzle game ambientato in un coloratissimo mondo di carta che, neanche a dirlo, andrà piegato a nostro piacimento.

Protagonista di questa storia è Paige, una ragazza di 18 anni a cui viene offerta un’irripetibile opportunità: essere la prima del suo villaggio a frequentare una prestigiosa università. E per inseguire questo sogno dovrà lasciare la sua casa di carta e incamminarsi attraverso mondi incredibili e ricchi di insidie.

Di certo Paper Trail non punta su una narrativa impegnativa, bensì su mondi di carta, splendidamente disegnati a mano, in cui bisogna usare l’astuzia per uscire dall’estremità del foglio. Il meccanismo è semplice: per riuscire ad arrivare all’uscita del “labirinto” sarà fondamentale piegare il foglio nei modi più disparati.

Ok, detta così può sembrare abbastanza ostico, ma il tutto risulterà semplice dopo le prime piegature. Ogni mondo (foglio) presenta un fronte e un retro: potremo piegarlo dagli angoli, dal basso verso l’alto, da sinistra o da destra, facendo però sempre attenzione alla posizione di Paige. Piegare il foglio nel modo giusto ci consentirà di creare delle strade e oltrepassare laghi o burroni prima invalicabili.

Può sembrare facile, ma fidatevi quando vi diciamo che a volte si rimane bloccati più del dovuto, piegando e ripiegando sempre gli stessi angoli. Dopotutto parliamo di un rompicapo, e come tale la sfida deve essere sempre crescente e più impegnativa possibile. Per fortuna di qualcuno, il team di sviluppo ha abilitato un foglio di istruzioni per i momenti in cui la frustrazione raggiunge picchi elevati. In altre parole, si tratta di suggerimenti per proseguire l’avventura, ma se volete la nostra, non fatelo, provando e riprovando alla fine si arriva alla fine del tunnel.

E non finisce qui, coloro che amano la sfida potranno dedicarsi alla raccolta delle barchette di carta: quest’ultime sono disseminate sul retro di molti fogli (mondi) e, nella maggior parte dei casi, abbastanza ostiche da raccogliere, ma ne vale la pena!

Paper Trail oltre a essere un rompicapo interessante, narra la storia con dei fogli interattivi, un po’ come le fiabe per i più piccini e questa caratteristica ci è piaciuta assai. L’aspetto che non lascia indifferenti è quello artistico, semplice e colorato, con mondi di gioco che sembrano uscire da una tavola realizzata con degli acquerelli.

L’idea centrale nelle meccaniche è pressoché azzeccata, mai avremmo pensato di piegare il mondo per raggiungere mete prima irraggiungibili. Proseguendo il viaggio verranno introdotti nuovi elementi, come pedane per attraversare laghi o rocce da spostare su pulsanti per aprire nuovi passaggi.

Abbiamo giocato Paper Trail su PC, con mouse e tastiera, probabilmente il modo migliore di vivere quest’avventura a rompicapi. Potremo spostare Paige con la tastiera oppure muoverla cliccando un punto specifico, effettuando così il movimento in automatico. Tutto cambia con il controller: per afferrare un lembo bisogna spostare un indicatore su un punto specifico e poi tener premuto il dorsale per muovere il foglio.

In ogni caso, Paper Trail ha un buon rapporto qualità prezzo (il costo del gioco è di 19,50 €) per quel che offre: un rompicapo ingegnoso con delle idee ben confezionate. Il titolo è disponibile per PC, console PlayStation, Xbox, Nintendo Switch e per mobile. Pronti a piegare il mondo?


Baisu

Baisu, a dirla tutta, non ha nulla di particolarmente caratterizzante. Si tratta di un’avventura horror in prima persona, nel quale vestirete i panni di un poliziotto, che nell’esercizio della sua professione si ritroverà ad esplorare una casa apparentemente abbandonata.

L’azione è ripresa dalla body cam in dotazione alle forze di polizia e questo a volte causa piccole interferenze nella visuale che rendono difficile capire chi o cosa si stia osservando. Si tratterà comunque di brevi attimi, utili più che altro per creare tensione, giustificare le sparizioni degli abitanti che infestano la casa, creare ad arte attimi di puro panico in cui non si sa bene cosa stia accadendo.

Armato di sola torcia, magari una pistola o un bazooka avrebbero fatto comodo a ben vedere, l’agente dovrà farsi strada per lo più nell’oscurità, racimolando indizi per ricostruire la storia della casa e dei suoi abitanti. Anche sul fronte narrativo non si segnala l’uso di particolari tecniche, né l’intreccio risulterà particolarmente originale agli occhi di chi vive di pane e film e videogiochi horror.

A ben vedere la più grande debolezza di Baisu è proprio questa: non si può dire che non si sforzi a comporre un’avventura carica di tensione e di mistero, ma non c’è nulla di originale. All’inizio, tra l’altro, si è accompagnati da un pastore tedesco. Tuttavia, ciò che potrebbe apparire come un interessante espediente ludico, un compagno a quattro zampe che può in qualche modo interagire con lo scenario, il giocatore e magari i nemici, sparisce nel nulla a pochi minuti dall’inizio del gioco, lasciandovi soli ad esplorare con modalità e tempi assolutamente noti.

L’unica nota di colore, se così possiamo definirla, è rappresentata da una polaroid, che vi consentirà di ricordare facilmente la disposizione di alcuni oggetti, aiutandovi nella risoluzione di alcuni enigmi.

Convincente la grafica, che grazie ad una buona modellazione poligonale, scenari densi di dettagli e ottimi effetti luce riescono a restituire un’ottimo senso di realismo ad ogni schermata.

Anche in termini di longevità Baisu rispetta i canoni del genere declinato all’indie. Un’ora e mezza è più che sufficiente per giungere ai titoli di coda, con un finale, tra l’altro, piuttosto scontato, per quanto ben diretto.

Baisu non è un brutto gioco. Pecca di originalità, ma se avete in programma una bella serata di emozioni forti, questo è sicuramente il gioco che fa per voi, anche nella misura in cui ci vuole davvero poco per completarlo.

Trovate il gioco su Steam.

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