EA SPORTS FC 25 è un rigore a porta vuota – Recensione

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Un pacchetto completo

Il calcio è una cosa seria, serissima. È uno sport amatissimo, sì, ma anche un business che muove milioni di persone nel mondo, siano esse professionisti o semplici tifosi. E tantissimi di questi tifosi ormai da 30 anni vivono, celebrano e reinventano la loro passione attraverso le creazioni di digitali di EA Sports, pronta anche quest’anno a rimarcare il proprio ruolo di leader nel settore delle simulazioni calcistiche con EA Sports FC 25 (acquistabile da GameStop, a questo link).

Eppure l’anno scorso, con il cambio di nome necessario per via dell’abbandono della licenza FIFA, sembrava che le cose potessero cambiare: meno squadre, meno licenze e meno lustrini da mostrare a un pubblico sempre più assuefatto a FUT, ma anche terribilmente desideroso di qualche novità.

EA Sports FC 24 si è presentato con la promessa di un cambiamento rivoluzionario, preoccupato di mantenere a sé tutta la community creata negli anni. Alla fine, quasi il gioco fosse opera del Tancredi del Gattopardo, tutto è rimasto uguale. Ed è stato un successo clamoroso, che ha reso più che indolore il passaggio al nuovo nome, non propriamente catchy o apprezzabile a dire il vero.

Quest’anno quindi non è più l’anno zero, perché abbiamo tra le mani il primo “sequel” della nuova era, il primo gioco a cui verrà rimproverata brutalmente ogni pigrizia, ogni mancanza creativa, ogni passo in là non fatto. Ma anche questo, lo sappiamo bene, sarà un successo.

EA Sports FC 25 si presenta alla nuova stagione come campione indiscusso, senza reali competitor e con un pubblico quanto mai fedele: in questa posizione dominante, l’unico nemico di EA Sports è nientemeno che sé stessa. Negli anni si sono sprecate le accuse di poco impegno e di riciclo verso un’azienda ritenuta ormai fin troppo statica a causa degli enormi introiti garantiti da FUT, vera gallina dalle uova d’oro.

EA Sports FC 25 si presenta alla nuova stagione come campione indiscusso

La nuova edizione, inevitabilmente, non è qui certo per sconvolgere e stravolgere, tanto che al primo impatto con i menù non v’è certezza che si tratti di un gioco differente da quello acquistato 12 mesi prima. A proposito di menù: qui si rimpiange fortissimo la dashboard a quadrettoni, iconica e gradevolissima, ma c’è da dire che il team si è sforzato molto per creare dei sistemi di navigazione rapidi per una mole di contenuti immensa.

Le novità introdotte, o meglio quelle pubblicizzate (che qua siam tutti San Tommaso) riguardano principalmente i nuovi sistemi legati alle tattiche, ovvero l’FC IQ. Questa novità è talmente centrale nell’economia del gioco che è un inquietante Zinedine Zidane a introducercela nel video iniziale che ci appare al primo avvio.

Attenzione, però, perché siamo di fronte a un’interessante variazione sul tema: con FC IQ andremo ad abbandonare il sistema di istruzioni per seguire invece in modo più attento lo stile di gioco del singolo calciatore, assegnandogli un ruolo tra quelli offerti dalle sue caratteristiche in modo che si incastri a dovere nella tattica creata, sia in fase di non possesso che di possesso.

Una volta scelto il ruolo più adatto, assicurandosi di non trascurare quelli in cui sono più efficienti, non è possibile però intervenire oltre per dettagliare ulteriormente il comportamento a seconda delle situazioni.

LICENZA DI UCCIDERE… LA MODA

Nella costante guerra a colpi di licenze ed esclusive, quest’anno le squadre milanesi sono finite nel fuoco incrociato: Konami ha confermato ancora una volta la partnership con Inter e Milan, lasciando a EA Sports il compito di inventarsi qualcosa.

Beh, questo qualcosa è davvero orribile e ingiustificabile nel caso del Milan (l’Inter ha una maglia molto carina), lontana dall’originale non solo per stile, ma anche per colori (rosso, arancione e ocra?). E vabbè!

Che magliette terribili…

Tendenzialmente quindi sarà molto improbabile riuscire a far arretrare un attaccante in fase difensiva, al massimo riuscendo ad assegnare ruoli che possano portarlo a scalare basso in fase di costruzione. Allo stesso modo un terzino d’attacco ha buone chance di affacciarsi in avanti, mentre i ruoli che accentrano la posizione o ancorano la linea arretrata non permetteranno slanci nell’area avversaria.

Di primo impatto la mancanza di istruzioni personalizzate sembra un gran passo indietro, ma l’efficacia dei modelli creati per il sistema FC IQ, basati su comportamenti reali e dati OPTA, offre un intrigante “gioco nel gioco” in cui creare un puzzle di ruoli che unisca efficienza e funzionalità, tenendo conto dei possibili punti deboli del singolo e delle ricadute sulla squadra. Al momento tutto funziona bene, vedremo come risponderà la community a lungo termine: ci sarà da sperimentare e condividere, anche grazie al sistema di codici con cui caricare istantaneamente le tattiche di altri giocatori.

L’importanza delle tattiche è indubbia, ma quello che tutti i giocatori non vedono l’ora di fare è scendere in campo, dove ci aspettano le sorprese più grandi. Sì, ovviamente la sensazione generale è che ci si trovi davanti sempre allo stesso prodotto, ma quest’anno più di altre volte è possibile percepire pad alla mano qualche cambiamento.

Di base siamo sempre di fronte al sistema di controllo e di gestione di corpi e pallone basato sull’inerzia dei movimenti e sull’incredibile sistema (coltivato negli anni) di cinematiche inverse che raccorda ogni animazione con il pallone e gestisce al tempo stesso le collisioni con gli altri giocatori, ma a questo giro è come se l’impegno richiesto al giocatore impegnato col pad sia più intenso.

L’efficacia dei modelli creati per il sistema FC IQ, basati su comportamenti reali e dati OPTA, offre un intrigante “gioco nel gioco”

Sia in fase di attacco che in fase difensiva è necessario essere molto più attenti e reattivi. Vero che i difensori non sono sprovveduti e che con il giusto tempismo possono gestire ogni attaccante, ma il recupero del pallone non è mai automatico o garantito, ed è sempre condito da un pizzico di imprevedibilità.

In attacco invece si fa un passo indietro quanto a esplosività, riducendo la capacità dei giocatori di eseguire skill in sequenza e scappare via. Si torna un po’ alle basi, cercando di far fruttare i cambi di velocità offerti dai controlli di precisione per guadagnare il primo tempo di gioco e poi, eventualmente, inserire altre skill.

Tecnicismi a parte, non si può negare come EA Sports FC 25 offra un calcio molto divertente, seppur molto diverso da quanto proposto dai competitor e in un certo senso sospeso a metà strada tra la libertà offerta da un realismo quasi totale e la metodica esecuzione di ciò che funziona allo scopo di ottenere la meglio sugli avversari.

La resa sul campo è ottima a livello comportamentale. Che si tratti dell’effetto di FC IQ o di un globale miglioramento dell’IA dei giocatori, è piacevole che lungo la partita si possano riconoscere e identificare i modelli comportamentali dei giocatori, che sia un’ala che cerca sempre di raggiungere il fondo, passandola al terzino salito a supporto in caso non ci sia spazio per il cross, o l’attaccante che si abbassa per prendere palla e favorire l’inserimento del trequartista.

La concorrenza che fa?

La cosa migliore in assoluto, soprattutto nel confronto con la concorrenza, la troviamo nel contatto tra i giocatori, che prendono posizione impattando con gli avversari senza perdersi in routine di animazioni o strane amnesie che ne resettano il comportamento quando viene persa la palla.

Molto interessante la fase difensiva istanziale, ancora una volta legata alla pressione di un tasto (L2/LT), che consente di giocare con più precisione l’1vs1 ma al tempo stesso sacrificando la velocità, cosa che però permette di giocarsi tutto sul tempismo e l’intuito del giocatore. Decisamente il contrario di quanto avviene in eFootball 2025, che ha abbandonato questo genere di duelli manuali per affidare alle statistiche dei giocatori l’esito di alcuni scontri.

Rimpalli, contrasti e posizionamento sono una spanna sopra la concorrenza

La bellezza di tutti i sistemi in gioco è grande, ma ovviamente non scevra di incertezze: la grande capacità dei calciatori di adattarsi alla posizione del pallone si traduce a volte in bizzarre acrobazie decisamente fuori contesto, come un difensore saltato in contrasto alzando un po’ la palla che riesce a fare un saltino di lato intercettando la sfera con il tacco, per mandarla con precisione a un compagno, o mosse miracolose in attacco eseguite in un soffio per concludere a rete.

Certo, rimane tutto un po’ “leggero e ciondolante” nei movimenti, i cross sono rivedibili, i portieri continuano ad alternare miracoli a ingiustificabili fesserie, ma metabolizzare le basi del controllo palla, del dribbling e della costruzione dona sempre grande soddisfazione. Non sono sicuro di preferire questo EA Sports FC 25, a livello di gameplay, a eFootball 2025, ma ho vissuto un’esperienza decisamente migliore rispetto a quella di EA Sports FC 24.

Tra le modalità invece la regina è RUSH, che ci offre frenetiche sfide 5vs5 su campi di dimensione ridotta in cui l’unica differenza sta nella linea del fuorigioco, che parte dalla trequarti piuttosto che da metà campo.

Divertentissima e perfetta da giocare online con gli amici (controllando ognuno un giocatore, che può essere anche il proprio avatar della Carriera Professionista), RUSH è stata integrata anche nella carriera per gestire gli eventi legati alle squadre giovanili, offrendo quindi un cambio di registro rispetto al passato.

A proposito di carriera, qualche cambiamento lo troviamo anche qui, in particolare nella gestione delle sfide proposte dalla società, scalabili su più livelli di difficoltà. I giocatori che vogliono creare una storyline priva di intoppi potranno mantenere attive le richieste della dirigenza, ma disattivare la possibilità del licenziamento. Ciò permette di concentrarsi maggiormente sulle partite e non dover impazzire per soddisfare folli richieste di acquisto di giocatori provenienti da specifiche aree del mondo o altre sciocchezze.

Sarà così ancora più divertente cominciare la carriera di un giocatore, anche un’Icona leggendaria, spolparla in ogni sua possibilità e poi, eventualmente, cambiare in corsa e diventare allenatori. Al netto di qualche riciclo di troppo e di un’IA che gestisce ancora in modo grezzo le squadre del database, la modalità Carriera risulta comunque molto divertente.

La modalità principale rimane ovviamente FUT, che non cambia rispetto alla stagione precedente e risucchierà ancora una volta energie e soldi a tutti coloro che vorranno provare a essere realmente competitivi ad alti livelli. Non si può far finta che ricominciare da zero ogni anno sia quantomeno brutale, se non a limite della frode, ma EA e i giocatori sembrano voler andare avanti per questa controversa strada.

E così chi era in divisione Elite riparte dalla 5°, con l’obiettivo di scalare fino alla 3° per accedere alle sfide che contano, tenendo ben presente che da quest’anno EA ha voluto alzare l’asticella verso il controllo manuale, che diventerà standard per le competizioni FC PRO.

Per tutti gli altri, rimane un po’ di dispiacere nel vedere che non è stato creato gran che per usare la propria squadra di All-Stars offline, ma c’era da aspettarselo: la vetrina principale è quella competitiva, inevitabile stimolo a investire e spendere.

THE CAT IN THE SAC

Inutile girarci intorno: la massima espressione del successo di EA Sports e dei suoi titoli è da ritrovarsi nell’ormai collaudata modalità Ultimate Team (FUT in FC 25), che è un po’ come il fantacalcio ma con soldi veri e la possibilità sfidare il mondo con la propria formazione.

Sebbene sia possibile costruire una formazione discreta giocando “free”, sarà sempre più complicato ottenere grandi successi senza investire e questo, purtroppo, porta a dei rischi per i giocatori meno abili a gestire le proprie finanze. Riuscirà prima o poi EA ad allentare la presa monetaria sul suo pubblico?

È andata bene? Per ora.

Si percepisce però anche un avvicinamento verso i giocatori, a cui vengono offerte numerose ricompense attraverso il classico “pass” che accumula punti a seconda dei progressi nelle varie parti del gioco, privilegiando almeno all’inizio la novità offerta da RUSH.

Sempre gradevole e utile anche la sezione di “apprendimento” che permette di testare la nostra nuova squadra in varie prove di abilità per ottenere ricompense dirette o punti da scambiare in store dedicati. Tutto funziona abbastanza bene e si lascia giocare, almeno finché si avrà voglia di dedicare anima e corpo a questa modalità davvero molto esigente.

In chiusura un breve spazio va dedicato anche alla componente puramente grafica: EA Sports FC 25 è una vera gioia per gli occhi e mostra ancora una volta l’enorme capacità del team di creare una produzione audiovisiva paragonabile alla TV per qualità e pulizia. Rimane un po’ strana l’insistenza sulla prima persona (ragazzi, non funziona, accettatelo) ma di fronte a tutti i dettagli di stadi, magliette e calciatori, nonché la fedeltà della messinscena, c’è poco da dire.

Su console di nuova generazione è possibile inoltre scegliere tra due opzioni grafiche, entrambe ancorate ai 60 fps per mera questione di gioco competitivo. Si può scegliere se puntare tutto sulla risoluzione o introdurre effetti extra come (ad esempio) Ray Tracing e ambient occlusion, che aumentano nettamente il realismo.

Qualcosina però si potrebbe fare meglio, perché al netto del realismo dei volti spesso capita di cascare con tutte le scarpe nell’uncanny valley, soprattutto nel calcio femminile, e rimanere preda di volti inquietanti e proporzioni discutibili. Come si dice, tutti possono e devono migliorare, anche EA Sports.

Conclusioni

Diciamolo chiaramente: EA Sports FC 25 sarà pure l’ennesima edizione di un gioco che continua a essere molto simile a sé stesso di anno in anno, ma è anche vero che se dovessimo valutare il pacchetto offerto in relazione ai competitor, probabilmente dovremmo assegnargli un voto enorme d’ufficio, trattandosi dell’unica vera e credibile proposta commerciale che trasporta il calcio nel mondo digitale.

Online collaudato, modalità offline sempre efficaci, elementi di community (Club) in continua evoluzione, gimmick preservate nonostante i loro limiti (come Volta): c’è qualcosa per ogni giocatore, dal più accanito e competitivo a quello più rilassato e amante dell’offline.

Si potrebbe discutere sugli incentivi reali che possono spingere il giocatore a comprare la nuova edizione al netto dell’aggiornamento rose e della nuova stagione di FUT, ma si entrerebbe nella valutazione critica di dinamiche di mercato ormai collaudate e a cui è sempre corrisposto un grande successo.

Tutto sommato, quindi, EA Sports FC 25 è un gioco di calcio bellissimo da vedere, divertente da giocare e completo in ogni suo elemento quasi fino alla maniacalità, che porge il fianco alle critiche solo nel confronto anno su anno.

Acquista EA Sports FC 25 sullo shop online di GameStop!

  • Good
    +Tecnicamente sontuoso
    +Realismo che unisce dettaglio e fisicità
    +Tante modalità, offline e online
    +RUSH funziona molto bene
  • Bad
    -FUT ogni anno costringe a ricominciare da capo: è davvero giusto?
    -Essendo così simulativo, le piccole incertezze di gameplay stonano davvero tanto.
  • 8.8 Ineluttabile

Acquista ora su Gamestop.it

Conclusioni

Diciamolo chiaramente: EA Sports FC 25 sarà pure l’ennesima edizione di un gioco che continua a essere molto simile a sé stesso di anno in anno, ma è anche vero che se dovessimo valutare il pacchetto offerto in relazione ai competitor, probabilmente dovremmo assegnargli un voto enorme d’ufficio, trattandosi dell’unica vera e credibile proposta commerciale che trasporta il calcio nel mondo digitale.

Online collaudato, modalità offline sempre efficaci, elementi di community (Club) in continua evoluzione, gimmick preservate nonostante i loro limiti (come Volta): c’è qualcosa per ogni giocatore, dal più accanito e competitivo a quello più rilassato e amante dell’offline.

Si potrebbe discutere sugli incentivi reali che possono spingere il giocatore a comprare la nuova edizione al netto dell’aggiornamento rose e della nuova stagione di FUT, ma si entrerebbe nella valutazione critica di dinamiche di mercato ormai collaudate e a cui è sempre corrisposto un grande successo.

Tutto sommato, quindi, EA Sports FC 25 è un gioco di calcio bellissimo da vedere, divertente da giocare e completo in ogni suo elemento quasi fino alla maniacalità, che porge il fianco alle critiche solo nel confronto anno su anno.

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    +Tecnicamente sontuoso
    +Realismo che unisce dettaglio e fisicità
    +Tante modalità, offline e online
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    -FUT ogni anno costringe a ricominciare da capo: è davvero giusto?
    -Essendo così simulativo, le piccole incertezze di gameplay stonano davvero tanto.
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