Il giusto tributo ad Akira Toriyama
Sembra incredibile: Dragon Ball Sparking! Zero è finalmente arrivato! Perdonate il nostro indicibile entusiasmo, forse un tantino “poco professionale”, ma capirete che qui parliamo di un titolo storico, di una di quelle perle che i fan hanno addirittura tramandato alle nuove generazioni, spiegando loro: “tu non ci crederai mai, ma Budokai Tenkaichi 3 offriva un roster di personaggi inimmaginabile”.
Per molti anni ci siamo chiesti: che fine ha fatto la serie? Possibile che sia stata completamente dimenticata? Tanto da farci perdere ogni sorta di speranza e tornando di tanto in tanto su quel già citato videogioco storico. E non che i giochi dedicati a Goku e compagni siano mancati nel tempo, tutt’altro: ci basti pensare a quel meraviglioso Dragon Ball FighterZ o addirittura al GdR d’azione Dragon Ball Z: Kakarot.
Eppure qualcosa mancava, quel senso di trovarsi senza qualcosa di familiare e “amichevole”, come un vecchio e caro amico che ogni tanto viene a trovarci con nostra grande sorpresa. E quello stesso stupore si è nuovamente palesato nelle nostre vite videoludiche… e questa volta in forma perfetta, come il corpo del “buon” Cell.
Sì, perché Sparking! Zero ci va giù “durissimo” con il fattore nostalgico (e giustamente diremo), proponendo altresì un gameplay rinnovato, veloce, variopinto e appagante sotto molteplici punti di vista. I ragazzi di Spike Chunsoft hanno svolto benissimo i compiti a casa, consegnandoci un prodotto fresco, moderno e soprattutto divertente da giocare.
Checché se ne dica, Dragon Ball Sparking! Zero è un prodotto coi fiocchi, un regalo confezionato così bene che non crederete ai vostri occhi. Inoltre, è disponibile da GameStop.
Come sappiamo, Dragon Ball Sparking! Zero è un picchiaduro ad arena 3D in cui saremo chiamati a (ri)vivere le gesta dei guerrieri Z dall’inizio (?) in tutti gli archi narrativi che hanno reso l’anime (e il manga) il battle shōnen per eccellenza. Dopo aver appreso le prime nozioni al combattimento, e aver scelto i comandi tra quelli classici o moderni, si entrerà nel vivo del gioco, nel vero e proprio menù di scelta delle modalità.
Come ci è chiaro ormai da tanti anni, la forza della serie “Budokai Tenkaichi” risiede proprio nella vastità di opzioni a nostra disposizione per mettere alla prova il “Saiyan” che risiede in ognuno di noi. E gli sviluppatori potevano non tener conto del loro fiore all’occhiello? Nossignore.
Si parte dunque con gli Episodi battaglia, dei veri e propri percorsi da vivere in prima persona con alcuni dei personaggi più importanti delle ultime 4 decadi. Come era doveroso aspettarsi, Goku è il primo della lista, un guerriero sempre in cerca di nuovi e potenti avversari e dalla forza impareggiabile, dopotutto è il protagonista. Il Saiyan cresciuto sulla Terra verrà proiettato in una sorta di tabellone a caselle in cui avanzare in modo più o meno sequenziale spazzando via i cattivoni uno dopo l’altro.
Si tratta della vera e propria modalità storia vissuta in prima persona dal personaggio, senza tralasciare nessun (o quasi) evento della sua vita. Un percorso lineare, è vero, ma che presenta una gradita quanto squisita novità per gli appassionati che definiremo “bivi What If”. Che cosa potrebbe succedere se Goku riuscisse a sconfiggere suo fratello Radish senza perdere la vita? L’incontro con Re Kaioh non potrebbe avvenire e di conseguenza niente Kaioh-Ken e Genkidama.
Quello che offre lo sblocco di queste linee temporali alternative lo abbiamo trovato molto interessante, anche se, per certi versi, a volte pressocché impossibile: ma quando mai i “multiversi” hanno avuto una logica in tal proposito? Per attivare l’episodio Sparking occorre tuttavia soddisfare dei requisiti molto particolari, ovvero sconfiggere l’avversario entro un certo tempo limite o compiere determinate azioni durante il combattimento.
Non solo, capiterà che nel corso della storia ci verrà anche posto un “quesito karmico” a cui dovremo rispondere in modo molto dettagliato. Se ad esempio non accettassimo l’aiuto di Piccolo per trarre in salvo Gohan, Goku andrà a salvarlo da solo con l’aiuto di Crilin e del Maestro Muten. Questi eventi Sparking, tuttavia, non andranno mai a intaccare il corso naturale della storia e i tasselli del domino saranno piazzati nel modo giusto. Tutto funziona per bene, e ogni personaggio potrà godere di un suo momento di gloria. Immaginate Freezer che riesce a diventare immortale e conquistare l’universo. Ovviamente sarà Game Over, ma volete mettere la soddisfazione dell’indisponente tiranno galattico?
Il videogioco che ogni appassionato di Dragon Ball dovrebbe fare suo!
In ogni caso, ogni tassello del percorso completato, ci farà guadagnare ricompense come Zeni, esperienza per il nostro combattente, nuovi personaggi, costumi e oggetti per la personalizzazione (su cui torneremo a breve). Completare ogni singola storia ci porterà via un bel po’ di tempo, soprattutto perché alcune condizioni potrebbero darci del filo da torcere: ma volete mettere la soddisfazione?
DIVENTARE DEGLI ARTISTI DEL COMBATTIMENTO
Uno degli aspetti che più ci ha colpito di Dragon Ball Sparking! Zero è senza dubbio la Battaglia personalizzata, un vero e proprio hub in cui i fan potranno creare delle battaglie uniche da condividere con la community. Qui starà a noi creare delle vere e proprie opere combattive, come se fossero dei piccoli episodi che nascono direttamente dalla nostra fantasia.
Il menù di personalizzazione è enorme: potremo modificare i personaggi di un battaglia, gli effetti e altri elementi per creare scontri inediti e originali. Sono presenti due diverse modalità di creazione: la prima più adatta ai principianti che ci guiderà in modo molto intuitivo alla creazione passo passo, per delle scene entusiasmanti senza troppa fatica.
Ma qualora volessimo fare sul serio, entra in gioco la seconda ovvero la modifica normale: qui le opzioni sono tantissime, potremo addirittura scegliere gli effetti che si attivano nel momento i cui vengono rispettate specifiche condizioni. Per riuscire ad apprendere ogni singola caratteristica occorre avere molta pazienza.
Una volta finita la creazione potremo pubblicarla online e, qualora ricevesse molti “Mi piace”, la si potrebbe vedere entrare in classifica. Siamo sicuri che vedremo delle scene a dir poco mozzafiato.
Vi avevamo anticipato a un combat system veloce, reattivo ed estremamente appagante. Non potremo dunque definirlo meglio di così dopo averlo testato in tutte le sue sfaccettature. La sensazione che si prova di primo acchito è quello di trovarsi a giocare a Budokai Tenkaichi 3 rivisto sotto ogni punto di vista, pur mantenendo un’iconica base di partenza.
Il lavoro svolto dai ragazzi di Spike Chunsoft è stato più certosino di quanto ci aspettassimo, soprattutto grazie a delle mirate rifiniture nelle fasi di offesa e difesa. Potremo infatti lanciarci con degli Attacchi impeto e attivare una serie di combinazioni che, in base all’ordine scelto, producono danni maggiori. Non solo, se riusciremo a muoverci perfettamente schiantare l’avversario contro una montagna non sarà così difficile, per poi inseguirlo e concludere il tutto con una tecnica speciale.
Ogni personaggio possiede due tecniche speciali, due attacchi aura e una mossa speciale utilizzabile solo attivando la modalità Sparking, uno status di pura e autentica furia combattiva. Infatti, quest’ultima può arrecare danni incredibili e addirittura mettere in seria difficoltà i nostri sfidanti.
Dragon Ball Sparking! Zero è più tecnico di quanto pensassimo. Infatti, muoversi in modo azzardato e senza una strategia ci porterà inevitabilmente al tappeto senza alcuna possibilità di rialzarci. Quindi, per non diventare il punching-ball dell’avversario, dovremo comprendere il momento giusto per riprenderci immediatamente quando finiremo sbalzati all’indietro o contro una parete.
Anche le parate sono state riviste, ora potremo effettuarne in modo direzionale, ovvero alte e basse (un po’ come in tutti i nuovi picchiaduro) e respingere il nostro sfidante con il giusto tempismo verso una direzione specifica. Tuttavia, questo tipo di blocco può metterci in svantaggio contro determinate tecniche offensive e difensive.
Sparking! Zero ha messo anche il freno al famigerato “spam delle tecniche”: rispetto a Budokai Tenkaichi 3 non sarà più possibile utilizzare in continuazione la tecnica d’impeto e aspettarsi che vada sempre a segno. Gli avversari saranno molto furbi mettendosi sulla difensiva e mandando a vuoto il nostro attacco. Per farla “entrare” toccherà combinarla a una studiata combo mentre l’avversario è completamente inerme o sballottolato all’indietro.
ESAMINIAMO QUALCHE ASPETTO
Non riusciamo a trovare grossi difetti al sistema di combattimento a parte qualche piccolo problema dovuto a degli sbilanciamenti. Crediamo tuttavia che sia un po’ voluto, in un certo senso: non possiamo di certo aspettarci che Yajirobei abbia la stessa furia combattiva di Broly, sarebbe pressocché impossibile. Per ovviare a questo “problema” però potremo assegnare degli oggetti abilità, acquistabili nel negozio, che andranno ad aumentare le nostre caratteristiche.
E a tal proposito, i nostri sudatissimi Zeni sono pronti a essere spesi in negozio per l’acquisto non solo di capsule, ma anche di musiche, voci, oggetti per la battaglia personalizzata, carte giocatore (per l’online) e personaggi. Badate bene, anche se potremo acquistarli in negozio, i personaggi potranno essere sbloccati nelle varie modalità, e qui vi diamo un consiglio: tornate a scoprire la bellezza di ottenerli semplicemente giocando, dopotutto ce lo meritiamo dopo 17 anni.
In tutto questo, nessuno ha ancora parlato di Shenron, il drago delle Sette Sfere: procedendo con la nostra avventura, e soddisfacendo le richieste di Zeno, si acquisiranno le sfere del drago. Quest’ultime ci daranno la possibilità di esprimere alcuni desideri, tra cui diventare molto più ricchi o sbloccare nuovi personaggi (un po’ come avveniva anche in Budokai Tenkaichi 3).
Dragon Ball Sparking! Zero è il gioco che volevamo
E per quanto riguarda l’online? Durante la fase di recensione abbiamo disputato qualche incontro online classificato che è risultato abbastanza fluido e immediato. Anche qui, ci sono capitati diversi avversari con i classici personaggi, come Goku SSJ4 o Gogeta Blu (dopotutto sono tra i più forti del gioco). Crediamo ci siano dei margini di miglioramento da questo punto di vista, ma è presto per giudicare l’intera infrastruttura del comparto online: siamo propositivi sul fatto che verrà supportato nel migliore dei modi.
Sia online che offline, Dragon Ball Sparking! Zero permette di affrontare anche match a squadre, con team fino a 5 personaggi. Ovviamente starà a noi bilanciarle nel migliore di modi, ma questa feature rende i match ancora più avvincenti e adatti ai fan. Per quanto riguarda il giocare con gli amici sulla stessa console, gli scontri potranno essere disputati solo nella “Stanza dello Spirito e del Tempo” semplicemente per una questione di ottimizzazione per console.
Ci siamo tenuti per ultimo il comparto artistico che, diciamocela tutta, è una vera gioia visiva. Il character design è curatissimo e ogni volta che abbiamo assistito a un attacco speciale o a un confronto di onde energetiche, ne siamo rimasti incantati. Ci siamo sforzati, lo ammettiamo, a trovare un difetto relativo all’impianto visivo ma… non ci siamo riusciti!
Come abbiamo detto in altre circostanze, per questo tipo di produzione avremo gradito l’aggiunta del doppiaggio italiano: in questo modo i fan avrebbero avuto tra le mani un gioco di Dragon Ball ancora più appetibile e completo. Poco male, le voci giapponesi non le disdegnamo ed è sempre un piacere riascoltarle.
Conclusioni
Dopo oltre 15 anni, la serie Budokai Tenkaichi torna ad affacciarsi sulla scena videoludica e lo fa con un titolo che, a conti fatti, tributa magistralmente il mai dimenticato sensei Akira Toriyama. Dragon Ball Sparking! Zero è il gioco che volevamo, seppur non sempre bilanciatissimo e con un roster mai visto in un gioco di Dragon Ball (oltre 180 personaggi al lancio), modalità storie alternative e tanti oggetti per la personalizzazione.
Non solo, la modalità Battaglia personalizzata offre ai giocatori più creativi la possibilità di creare delle storie alternative, iconiche o semplicemente spensierate, del loro anime preferito. Siamo sicuri che, nel corso del tempo, potremo giocarne una moltitudine grazie alla community che sarà ogni giorno più ricca.
Bisognerà tuttavia verificare il comparto online e il suo supporto nel lungo periodo. Anche se non parliamo di un titolo indirizzato all’online competitivo, le premesse che possa regalare molte soddisfazioni ai giocatori di tutto il mondo ci sono tutte.
La scommessa di Bandai Namco e Spike Chunsoft non era semplice, perché il rischio di poter consegnare un titolo non all’altezza delle aspettative in mano ai giocatori poteva presentarsi. Invece, tutto è filato liscio e Dragon Ball Sparking! Zero è probabilmente il videogioco che ogni appassionato di Dragon Ball dovrebbe fare suo, senza nessuna esitazione!
Good
+Il ritorno di Budokai Tenkaichi non poteva che essere dei migliori+Roster al lancio incredibile (più di 180 personaggi)+Comparto grafico da primi della classe+Combat System veloce, reattivo e divertente+Non può deludere le aspettative di un fan di Dragon BallBad
-Qualche piccolo sbilanciamento nel roster-Alcuni adattamenti nella nostra lingua (soprattutto delle tecniche) andrebbero rivisti-Meritava l'aggiunta del doppiaggio italiano
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