Un multiverso di personaggi, ma poche emozioni
Chi non conosce i Funko Pop? Queste adorabili statuette in vinile hanno conquistato il mondo con il loro caratteristico stile deformed e gli occhioni sproporzionati, diventando un fenomeno globale. Dai personaggi dei film cult ai protagonisti delle serie TV più amate, dai supereroi dei fumetti ai protagonisti dei videogiochi e degli anime, le figure Funko hanno abbracciato praticamente ogni angolo della cultura pop. Ma Funko non si è fermata solo alla produzione di collezionabili. È con grande sorpresa che il marchio si è lanciato nel mondo videoludico, e lo ha fatto in grande stile con Funko Fusion, un progetto sviluppato da 10:10 Games.
Immaginate un mondo in cui ogni universo della cultura pop collida in una fusione di mondi, stili e personaggi: questo è Funko Fusion. Il gioco porta in vita un vero e proprio multiverso di icone pop, dai dinosauri di Jurassic World ai paladini problematici della Umbrella Academy, passando per i mitici eroi di Masters of the Universe e altri franchise storici. In Funko Fusion, non solo le varie dimensioni della cultura pop si mescolano, ma si scontrano e collaborano, in un’esperienza che mira a intrattenere e divertire grandi e piccini. L’idea alla base del gioco è quella di offrire un’avventura ricca di azione, ma con l’inconfondibile leggerezza e stile che ha reso celebri i Funko Pop.
Sebbene il progetto sembri avere tutte le carte in regola per catturare l’immaginazione dei fan, una domanda rimane: sarà sufficiente per creare un gioco che possa davvero essere considerato un titolo di valore, o resterà confinato nel regno dei semplici tie-in da collezionisti?
È impossibile non tracciare un paragone diretto tra Funko Fusion e la celebre serie LEGO sviluppata da TT Games. Gli sviluppatori di 10:10 Games sembrano aver attinto abbondantemente dall’esperienza di quei titoli, ricreando una formula simile in termini di gameplay e struttura narrativa. Proprio come i primi giochi LEGO, anche in Funko Fusion le interazioni tra i personaggi sono completamente mute, affidandosi alla mimica e alle espressioni fisiche delle statuette per raccontare le vicende. Questa scelta stilistica conferisce al gioco un fascino particolare, con un umorismo visivo che ricorda quello dei vecchi titoli LEGO, dove il linguaggio del corpo era più che sufficiente per portare avanti la storia.
Un’avventura ricca di azione, ma con l’inconfondibile leggerezza e stile che ha reso celebri i Funko Pop.
A livello di trama, Funko Fusion non si propone di reinventare la ruota. Il fulcro narrativo è piuttosto semplice: Freddy Funko, mascotte del brand, viene derubato della sua iconica corona dal malvagio Eddy, suo fratello. Quest’ultimo la spezza in sette parti, costringendo i giocatori e le giocatrici a imbarcarsi in una missione per recuperarla. È chiaro che il McGuffin della corona è poco più di una scusa narrativa per dare il via all’azione e far interagire i vari personaggi provenienti dai diversi franchise. Tuttavia, la semplicità della trama non toglie nulla al divertimento, anzi, permette alle icone della cultura pop di brillare in un’avventura leggera (molto leggera) e ricca di momenti di puro intrattenimento.
In sostanza, ci ritroviamo a formare una squadra di personaggi Funko provenienti da mondi diversi, pronti a partire all’avventura per recuperare la corona perduta e sconfiggere Eddy. Un setting che, seppur familiare, offre ampi spazi per momenti divertenti e caotici.
Una delle caratteristiche che salta subito all’occhio di Funko Fusion è la varietà delle ambientazioni che 10:10 Games ha pensato di includere. La scelta è ambiziosa, ma non sempre perfettamente riuscita. Se da un lato possiamo vedere omaggi a franchise classici come Masters of the Universe (per noi italiani He-Man e i dominatori dell’universo) – con il leggendario Castello di Grayskull che farà sicuramente battere il cuore ai fan di vecchia data – dall’altro è evidente che il pubblico più giovane potrebbe non cogliere la magia di queste icone pop degli anni ‘80. L’effetto nostalgia è forte, ma questo rischia di limitare l’impatto emotivo sui giocatori e le giocatrici meno familiari con certi universi. Un esempio perfetto di questa discrepanza è l’inclusione di setting iconici come Jurassic World, molto più riconoscibile per le generazioni moderne, che si contrappone a location storiche del cinema come Lo Squalo, Xena e Ritorno al Futuro.
L’effetto nostalgia è forte
Inoltre, il gioco esplora ambientazioni meno mainstream, provenienti da film cult come La Cosa e Hot Fuzz, e persino serie come Battlestar Galactica. Sebbene queste location siano fedelmente ricostruite, rischiano di disorientare i giocatori e le giocatrici più giovani (e nemmeno troppo più giovani), che potrebbero non avere familiarità con questi titoli, creando così un mix eterogeneo di ambientazioni che spazia tra decenni e stili cinematografici. Questa varietà è affascinante, ma pone un interrogativo: il target di riferimento sarà davvero in grado di apprezzare tutte queste sfumature? Funko Fusion gioca moltissimo sull’effetto nostalgia, ma non è detto che questo basti.
In Funko Fusion, 10:10 Games introduce un sistema di crafting leggero che aggiunge un po’ di profondità al gameplay. I giocatori raccolgono materiali sparsi per i vari livelli, che poi possono essere utilizzati per “stampare in 3D” nuovi oggetti e potenziamenti, usando una valuta di gioco chiamata vinile. Questa meccanica ricorda moltissimo i giochi della serie LEGO, dove distruggendo scenari si ottenevano mattoncini per sbloccare nuovi elementi. Tuttavia, in Funko Fusion, il backtracking – ovvero il dover tornare indietro in livelli già completati per raccogliere materiali o sbloccare personaggi – è molto più marcato rispetto ai giochi LEGO. Sebbene alcuni giocatori o giocatrici potrebbero trovare divertente il continuo ritorno sui propri passi per esplorare nuove aree e sbloccare segreti, per altri potrebbe risultare ripetitivo e persino frustrante, rallentando il ritmo del gioco.
In termini di comparto tecnico, Funko Fusion offre un’esperienza contrastante: da una parte, presenta ambientazioni ben ricostruite e dettagliate, che rendono omaggio ai mondi iconici della cultura pop; dall’altra, è penalizzato da bug e glitch che possono interrompere l’immersione, talvolta provocando persino crash del gioco. Questa instabilità tecnica potrebbe scoraggiare e diciamocelo, far infuriare alcuni giocatori o giocatrici, facendo sì che il potenziale del gioco venga offuscato da questi problemi.
Funko Fusion presenta un’avventura piuttosto compatta, con una campagna principale che si completa in meno di una decina di ore. Tuttavia, per chi ama esplorare ogni angolo del gioco e sbloccare tutti i contenuti extra, come personaggi e oggetti aggiuntivi, l’esperienza può estendersi notevolmente. Questo allungamento, però, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: il backtracking diventa presto una costante, portando il giocatore e la giocatrice a ripercorrere spesso gli stessi livelli, il che può risultare piuttosto noioso e ripetitivo. Il vero peccato, però, è l’assenza del multiplayer locale, una feature tanto amata nei giochi LEGO e che avrebbe trovato terreno fertile anche qui, con i colorati e collezionabili Funko Pop.
Giocare con un amico o amica in locale sarebbe stato perfetto per accentuare l’atmosfera di divertimento e condivisione che il gioco cerca di evocare, ma questa mancanza limita l’esperienza a un’avventura solitaria. Anche la cooperativa online è assente, ma gli sviluppatori asseriscono che verrà presto introdotta con una patch. Con un titolo che punta così tanto sulla cooperazione tra personaggi e la scoperta, non poter vivere questa esperienza insieme sullo stesso schermo è una scelta piuttosto discutibile.
Conclusioni
Funko Fusion è un gioco che cerca di catturare la magia del multiverso Funko Pop con personaggi amati e ambientazioni iconiche, ma che fatica a mantenere alta l’attenzione del giocatore o della giocatrice per tutta la durata dell’avventura. Con una campagna relativamente breve e un forte senso di ripetitività, il titolo manca di profondità e innovazione, e il suo backtracking esasperato rischia di annoiare anche i più pazienti. Sebbene la varietà di mondi e franchise rappresentati sia accattivante, la mancanza di un multiplayer locale e alcuni problemi tecnici lasciano l’amaro in bocca, soprattutto considerando l’ispirazione tratta dai titoli LEGO, che avevano fatto della cooperativa uno dei loro punti di forza.
Funko Fusion è divertente a piccole dosi, ma fatica a portare quel colpo decisivo che possa consacrarlo nel cuore dei giocatori o delle giocatrici. Per ora, il titolo rimane un’esperienza spensierata, ma non indimenticabile.
Good
+Ambientazioni davvero carine+Personaggi dal multiverso di Funko+Divertente e spensierato...Bad
-...Ma un po' ripetitivo-Niente cooperativa locale-Qualche problema tecnico
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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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