Una gioia per i sensi
A sei anni dall’incredibile successo di GRIS (chi non lo conoscesse può recuperare la recensione a questo link), Nomada Studio torna con un nuovo progetto pronto ad ammaliare il pubblico con la sua pura bellezza artistica: Neva. Questa volta però, forse memori di alcune critiche costruttive, o forse semplicemente per sperimentare qualcosa di nuovo, il team di sviluppo si è dato da fare non solo per costruire un magico mondo acquarellato, ma anche regalare una sfida ai giocatori.
Con questa scelta, Neva perde forse un po’ in originalità rispetto al suo predecessore, uniformandosi a quello che è lo standard del genere dei platform, con nemici da combattere e puzzle da risolvere. Tuttavia, al tempo stesso, ne giova in longevità e varietà di gameplay, quelli che alla fine dei conti erano i due punti deboli di GRIS.
Il confronto tra i due giochi è difficile da evitare, vista la direzione artistica estremamente simile (che farà la gioia di tutti i fan di Nomada Studio), ma le differenze sono altrettanto visibili. Se GRIS era un viaggio introspettivo, votato alla pura esplorazione dei paesaggi che rappresentavano l’animo della protagonista; Neva è un’avventura con uno scopo ben preciso, l’obiettivo universale di preservare la vita pur rispettandone il suo inesorabile ciclo.
Quale dei due è il migliore? Difficile a dirsi, e probabilmente non la domanda giusta da porsi. Che cosa sia cambiato, invece, è qualcosa che possiamo andare ad esaminare insieme.
La protagonista di Neva è Alba, una giovane guerriera che vive in un foresta assieme ad un maestoso lupo dalle corna di cervo. In seguito ad un terribile evento, che sconvolge completamente il naturale equilibrio di questo paradiso terrestre, Alba si ritrova legata a doppio filo ad un adorabile cucciolo di lupo di nome Neva (ovviamente si può coccolare!).
I due sono costretti alla fuga dalle forze dell’oscurità che stanno inesorabilmente corrompendo piante ed animali, lasciando dietro di sé un mondo spezzato, che letteralmente va in frantumi al minimo tocco. Devastante è il contrasto tra i meravigliosi paesaggi in fiore, e gli orribili tentacoli neri che cercano di divorare tutto ciò che li circonda.
Nomada Studio non si smentisce e, dopo il grande successo di GRIS, ci regala un secondo capolavoro all’insegna della pura bellezza artistica
Durante il loro viaggio, Neva crescerà e si trasformerà da piccola lupacchiotta indifesa a una vera predatrice pronta a difendere la sua compagna a suon di morsi. Ciò non vuol dire che non avrà più bisogno di Alba al suo fianco, ma che il loro rapporto si evolverà nel tempo, da uno di dipendenza ad uno di collaborazione.
Il fatto che la storia di Neva si divida in quattro capitoli, uno per ogni stagione dell’anno, è simbolico. Seguendo le loro vicende, si affronterà il ciclo della vita, l’inevitabile lotta per la sopravvivenza che accomuna ogni essere vivente e che ogni anno si rinnova, sempre uguale ma sempre diverso.
La sfida di Neva si presenta sotto forma di un puzzle-platformer, che darà del filo da torcere soprattutto ai completisti che non potranno esimersi dal tentare di collezionare tutti i fiori nascosti nei vari capitoli. Questi richiederanno uno sforzo aggiuntivo rispetto alle normali sezioni di platforming, sia a livello di abilità che di ragionamento.
Il gameplay è piuttosto semplice: Alba è in grado di effettuare doppi salti e scattare, oltre ad attaccare con la sua spada. Non ci sono alberi delle abilità, combo, o altre capacità da sbloccare. Con l’avanzare della storia si aggiungerà l’opzione di aizzare Neva contro i nemici, estremamente utile contro i boss e le creature volanti.
Neva crescerà e si trasformerà da piccola lupacchiotta indifesa a una vera lupa pronta a difendere la sua compagna a suon di morsi
La difficoltà dei combattimenti non è altissima, ma regala comunque qualche soddisfazione negli scontri con i boss. Queste creature riescono sempre e comunque nell’intento di instillare timore, un po’ grazie al loro aspetto imponente e mostruoso, un po’ grazie alle sessioni di “fuga”, che ci impediscono di controbattere a suon di spadate, e ci costringono a scappare attraverso ambientazioni che si sfanno letteralmente sotto i nostri piedi.
Dove Neva mostra la sua originalità è nel sapiente utilizzo degli ambienti per aggiungere elementi unici all’anima puzzle della produzione. Questo si riscontra specialmente verso la fine del gioco, dove si palesa un netto stacco dai paesaggi iniziali, con un cambiamento di atmosfera e gameplay: il livello si alza, pur senza mai raggiungere livelli proibitivi.
Il vero punto di forza di Neva resta il comparto artistico. Nomada Studio non si smentisce e ci regala un secondo capolavoro fatto di acquerelli, palette in continua trasformazione e colonne sonore da brivido.
Le meravigliose ambientazioni naturali in cui ci accompagnano melodie serene e il placido suono di uccellini e cascate, si trasformano in luoghi corrotti, caratterizzati da palette violente o scure, e melodie cariche di ansia e desolazione. Tutto si fonde perfettamente nella narrazione, rendendo le parole superflue.
Dalle più alte vette ai più profondi abissi, lo stato d’animo dei giocatori viene guidato dalla sinfonia di colori e suoni in modo impeccabile. Ogni scenario offre emozioni diverse, che risucchiano piano piano chi si trova col pad alla mano: non ci si può sottrarre dai teneri abbracci di Neva, né dalla struggente realtà di un mondo in declino. L’arte che scuote la sensibilità dell’individuo è ciò che rende questo gioco imperdibile.
Conclusioni
Nomada Studio non si smentisce e, dopo il grande successo di GRIS, ci regala un secondo capolavoro all’insegna della pura bellezza artistica.
Neva è un puzzle-platformer in grado di regalare moltissime emozioni, grazie soprattutto alle sue meravigliose ambientazioni acquarellate, accompagnate da una colonna sonora eccezionale, che si fonde con i suoni della natura in una pura gioia per occhi ed orecchie.
Il gameplay è sì semplice, ma sa regalare soddisfazioni nella ricerca di obiettivi secondari e negli scontri con gli enormi e spaventosi boss.
Gli amanti dei puzzle-platformer e dell’arte in generale non possono farsi sfuggire questo piccolo capolavoro che è Neva. Peccato solo, ancora una volta, per la breve durata.
Good
+Meravigliosi paesaggi acquarellati+Ricco di emozioni+Uso magistrale di colori e suoni+Elementi originali di puzzle-platformingBad
-Durata molto breve (4-5 ore)
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