Speciale 11 Nov 2024

Red Dead Redemption: la lunga attesa di un capolavoro su PC – Speciale

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Dopo 14 anni, uno dei più grandi capolavori di Rockstar Games esordisce su PC!

Red Dead Redemption è già un pezzo di storia videoludica, un capolavoro direbbe più di qualcuno (e come dargli torto), ambientato in un periodo storico importante per la storia americana: il vecchio west sta scomparendo, per lasciare spazio alle modernità e all’industrializzazione.

E in tutto questo si erge la figura di John Marston, un uomo dal passato non facile che ha trovato una sorta di famiglia nella “Banda di Dutch”, un gruppo di fuorilegge e sbandati che, in fin dei conti, avevano anche dei principi. Dopo essere stato salvato da Dutch stesso dal linciaggio per mano di alcuni coloni, quel ragazzaccio (John, si intende) dal passato che definire burrascoso mi sembra un eufemismo, crebbe fino a diventare l’uomo che abbiamo amato in Red Dead Redemption.

John, del resto, ha abbondonato quella vita, fatta di colpi alle diligenze e omicidi, per ricominciare con la sua famiglia (così come abbiamo scoperto nel prequel Red Dead Redemption 2). Il paesaggio sta cambiando, come la vita di questo ex fuorilegge. Ed ecco farsi forte la presenza del governo federale, che ha deciso di riportare la legge su tutto il Paese a ogni costo.

Nel mirino c’è sempre stato Dutch Van Der Linde (e ora quel che resta della sua banda) che si è sempre opposto in modo radicale al controllo del governo. Per questo carismatico leader, la libertà individuale è la cosa più preziosa in assoluto, derubando il prossimo senza sottostare ad alcuna autorità.

Dutch Van Der Linde in Red Dead Redemption 2

E quando spietati agenti governativi rapiscono la moglie e il figlio di John, minacciando tra le altre cose di uccidere entrambi se non consegnerà la sua vecchia banda alla giustizia, il nostro “eroe” non ha scelta che accettare un accordo non voluto. Per salvare la sua famiglia dovrà riprendere in mano le sue armi e dare la caccia ai suoi ex compagni.

Ed è qui che inizia l’avventura che ho conosciuto (un po’ come tutti) nell’anno 2010, quando ho giocato per la prima volta a Red Dead Redemption, un’opera magistrale caratterizzata da una storia ben scritta che, non solo ti permette di viaggiare fino ai confini del Messico, ma ti lascia folgorato grazie a una direzione artistica ammaliante. Per molto tempo tuttavia, mi sono chiesto i motivi che si celavano dietro al mancato arrivo su PC di quest’opera, e forse ne avevo anche perso la speranza dopotutto.

Ma ecco che, grazie allo zampino di Double Eleven, Red Dead Redemption arriva su PC per permettere ai “PCisti” (e non solo), di tornare nel selvaggio West con risoluzione e impostazioni davvero interessanti.

Questo lento debutto era solo questione di giorni, dato che non molto tempo fa il titolo ha debuttato su PS4 e Switch (lo trovate da GameStop qui) in un porting che garantisce i 60FPS nella controparte PlayStation.

Red Dead Redemption ci insegna che alcuni giochi restano “immortali” e perfettamente giocabili anche dopo quasi 15 anni. Certo, bisogna sempre considerare che per quanto si siano fatti dei passi memorabili in termini di “riconversione”, alcuni difetti potreste notarli rispetto al secondo capitolo… ma questo è pressocché scontato.

Dunque, come si comporta su PC questa storia nel “vecchio west”, caratterizzata da sogni infranti, nuovi incontri, vecchi amici e duelli? Ve lo dico subito!

Lo sguardo del classico uomo “tutto d’un pezzo”.

Alla prova con pad alla mano (o mouse e tastiera dato che è supportato), Red Dead Redemption adempie bene al suo compito offrendoci risoluzioni elevate (dite addio ai vecchi 720p e 30 fotogrammi della settima generazione di console) ovvero 4K nativo fino a 144hz, la compatibilità con monitor Ultrawide e Super Ultrawide, supporto a HDR10 e alle NVIDIA DLSS.

Senza perdermi troppo in dettagli super tecnici, posso dirvi che nonostante il menù delle impostazioni grafiche risulti abbastanza scarno, con possibilità di settare il livello di qualità/intesità/blending delle ombre, RDR può offrirvi un’ottima risposta anche su macchine non propriamente di ultima generazione.

Personalmente ho settato tutto su Ultra, quindi 4K nativo e il frame rate bloccato sui 60FPS (sbloccandolo ho ottenuto oltre i 100FPS), constatando che la Vram della mia scheda video della serie 40 ha di poco superato i 2GB. Se dal punto di vista della risoluzione Red Dead Redemption si difende molto bene, non posso dirvi che il titolo sia sempre esente da cali di frame. Questo aspetto diventa più marcato durante le cutscene, in cui qualsiasi occhio (anche poco allenato) può vederlo senza nessun problema.

Inoltre, qualche texture nei vari scenari non mi è sembrata sempre perfetta, come cespugli o cactus in lontananza. Piccole sfumature, che certamente non compromettono i fantastici tramonti su cui soffermarsi ad ammirare con una bella Colt Peacemaker al cinturone.


L’edizione PC di Red Dead Redemption include anche l’espansione stand alone Undead Nightmare, una gradevole esperienza di circa 8 ore che farà la felicità degli amanti degli zombi nel vecchio west. I morti sono tornati in vita, e ora vagano alla ricerca di carne fresca da infettare, mentre grandi fulmini funestano una terra ammantata di oscurità.

In questa esperienza saremo chiamati a vivere un’esperienza soprannaturale al di fuori della storia originale (si era capito!). John è rimasto solo al mondo e, per salvare la sua famiglia, dovrà trovare un antidoto per fermare l’orrore che minaccia l’umanità stessa. Ma qual è la causa di questo inferno sulla terra e come può essere fermato? Girano voci tra i sopravvissuti e starà a noi scegliere in chi credere.

Se siete amanti dell’horror romeriano, allora potreste trovare un’esperienza divertente e… “zombesca”.


Red Dead Redemption si è fatto aspettare per quasi 15 anni su PC in una versione che, tutto sommato, funziona abbastanza bene. Peccato però che, nonostante il titolo non richieda dei requisiti hardware così eccessivi, in alcune circostanze mostra a volte il fianco dal punto di vista della stabilità generale a livello di frame rate.

Anche il prezzo di lancio a 49,99 €, nonostante il lavoro di conversione e la presenza di Undead Nightmare, non mi è sembrato dei più appetibili per questa versione. Però, tornare a cavallo ai confini del Messico, (ri)vivere le vicende di John, assaporare la bellezza di certi scorci (e praterie) e sparare a qualche non-morto, beh, mi ha divertito ed emozionato come un tempo.

Red Dead Redemption rimane sempre un titolo imperdibile e, nel caso, potete anche recuperare le versioni PS4 e Nintendo Switch da GameStop.


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