Questa settimana ci concentriamo su tre titoli davvero unici in fatto di idee, gameplay e originalità. Parliamo di un progetto su Kickstarter dalle grandi ambizioni e che è nella sua fase embrionale di idea. Scopriamo la versione made in Spain del famoso Ghost N Ghouls e diamo uno sguardo a un music game che, dalle premesse che vediamo, sembra davvero una chicca. Infine citiamo una di quelle stranezze che possono apparire solo nel mercato indie: un gioco che sembra fatto con la prima versione di paint e in cui dovremo far crescere il piccolo seme di una piantina.
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Maldita Castilla
Piattaforma: PC
Grafica HD? Mille DLC? Una colonna sonora che neanche Lord Of The Rings? No signori. Se state leggendo queste righe cercate divertimento nudo e crudo e per voi i poligoni non sono altro che brutti ricordi delle ore di geometria. Maldita Castilla è uno dei titoli migliori che si siano mai visti nel panorama indie. Le ragioni che lo rendono incredibile sono moltemplici. Per prima cosa Locomalito, che è il programmatore di Malaga che l’ha sviluppato, crea giochi solo per il gusto di farlo. Solo-per-il-fot****-gusto-di-farlo. Non ci guadagna nulla e li fa come piacciono a lui. Quindi prende Ghost N Ghouls di cui è follemente innamorato e lo adatta al suo gusto personale. Da avventura celtica con Sir Arthur il gioco si modella sull’immaginario iberico con tanto di citazioni a Cervantes, al medioevo spagnolo e ai famosi mulini a vento di Don Chisciotte. Ciò che più colpisce è la qualità. Il gioco è difficile e per fare uno score alto dovrete prima finirlo diverse volte e poi, in un secondo momento, farlo con sole 3 vite. Sì, tre sole vite per 6 livelli e una manna di boss. Le musiche sono opera di Gryzor87 (il nome è già un programma) e la grafica è sublime per i retrogamer. Sbaverete nel riconoscere le candele di Castlevania appese per i corridoi del castello e il gioco avviarsi con la famosa scritta “RAM OK” che appariva negli arcade da sala giochi. Ultima cosa, non si può salvare: è davvero un gioco tradizionale.
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GameTron1000
Piattaforma: PC, iOS
Questa è una delle idee più originali degli ultimi tempi. Non ricordiamo onestamente qualcosa di simile (ma smentiteci senza problemi). Si tratta di un gioco che auto-genera se stesso in maniera del tutto casuale. Guardando il video più in basso, costruito come Ritorno al Futuro, scopriamo che l’idea sulla quale si fonda il progetto di Mojo Bones è tanto semplice quanto geniale. Il giocatore attiva una sorta di slot machine le cui caselle contengono un genere, tipologia di personaggi, modalità e oggetti. In questa maniera, in maniera random, si mischieranno fra loro facendo nascere un racing game con elementi di sparatutto in cui magari dobbiamo correre contro il tempo come nei più classici trial. L’idea è ambiziosa tanto come la cifra di cui hanno bisogno per avviarla: 90k dollari. Non sappiamo se riusciranno a realizzarla visto che manca un mese; in caso di fallimento sarebbe un vero peccato.
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MokMok
Piattaforma: Desktop, iOS, PC
In uscita
Con questo gioco forse, finalmente, giocheremo con la musica. Lo studio indipendente 2Beats, attivo dal 2011, è attualmente all’opera su questo music game in cui azione e ritmo dovrebbero sposarsi alla perfezione. Per far si che le bizzarre creature combattano, o corrano più rapidamente, avremo a disposizione dei tool che ci permettono di creare la sequenza di beat giusta per ogni occasione. Non sappiamo bene come ma a quanto pare si potranno costruire brani e molto altro con un sequencer oltre ad attingere da una library di pezzi già pronti. E fin qui, ok. L’elemento poco chiaro è la costruzione della musica e del gameplay nella modalità multiplayer, cosa che ci incuriosisce non poco.
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Into The Thicket
Piattaforma: Browser
Nick Camillo è un musicista. Un hippy che ogni tanto fa anche giochi. Se sei un figlio dei fiori e sai programmare il minimo che può nascere è questo gioco. Un seme cade nella terra e noi dobbiamo fargli raccogliere acqua, luce e aria. Per videogiocatori pacifici o che escono da una crisi di stress videoulica che neanche in Quake…
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