High hopes…
Dopo la parentesi thriller de “La Pelle che Abito” Almodovar torna alla commedia con “Gli Amanti Passeggeri”.
Da un maestro indiscusso del genere, uno tra i registi che maggiormente hanno esplorato e “maneggiato” il concetto – appunto – di commedia al cinema è lecito aspettarsi molto, se non moltissimo.
Almodovar taglia con il passato recente (piazzando i camei di Cruz e Banderas per “condire” la locandina) e ritaglia un’oretta e mezza di evasione e siparietti ad alta quota. Il tocco magico c’è, ma – spesso – non si vede. La parola d’ordine è “stravagante”. Abbiamo un arcobaleno di caratteri, si va dalla medium al killer professionista, dal finanziere agli sposini, umanità varia ed avariata. La pellicola è un carosello di situazioni esuberanti, un viaggio sospeso tra cielo e terra, tra indecisioni e dubbi esistenziali, ma senza impegno. Tutto è lecito a cinquemila metri di quota. Nessuna paura di precipitare.
Si ride, ma il respiro dei vecchi cari classici è un’altra cosa.
La rosa degli attori principali è ben assortita e nessuno inciampa. Certo, si rimpiange un po’ la Grande Interpretazione…vedi Cruz in Volver o Bernal in La Mala Educacion…ma si vola comunque.
Non per tutti i palati, insomma, l’ultimo Almodovar resta fuori dal coro e ci strappa un sorriso, anche se – forse – non un lungo applauso, questa volta.
E’ anche vero che in un periodo in cui il Cinema “pop” tende ad arrancare e sferrare colpi bassi (anche al botteghino) senza arte nè parte, ogni film degno di questo nome è da promuovere ed accogliere a braccia aperte. Per farla breve, meglio un Almodovar fuori forma che qualunque altra produzione di dubbio gusto a riempire il nostro amato schermone bianco.
Via i pregiudizi e i musi lunghi, allora, il Cinema sarà malato, ma ha i suoi dottori!
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A noi ricorda…
Leisure Suit Larry: ai termini “divertente” e “trasgressivo” non si può collegare che un gioco, portato per la prima volta su PC da “mamma” Sierra: Leisure Suit Larry! Ironico, assolutamente sopra le righe, proprio come la giocosa pellicola recensita qui sopra!
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Da non perdere al cinema anche…
“Il Cacciatore di Giganti”: Bryan Singer ci racconta una (movimentata) favola, anche in 3D, in cui un giovanissimo ed improvvisato eroe dovrà vedersela nientemeno che con dei giganti…saranno dolori, avventure ed effettoni!
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“Come Pietra Paziente”: un dramma con la D maiuscola, perfettamente orchestrato, elegante ed attualissimo, ambientato in Afghanistan: tratto dall’omonimo libro scritto proprio dal regista, Atiq Rahimi.
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Buona visione, e… a venerdì prossimo, con la recensione di “Come un Tuono”, attesissimo thriller interpretato da Ryan Gosling, Bradley Cooper ed Eva Mendes!
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