Nel 1998 un ventiquattrenne del Colorado esordì al Sundance Film Festival con il lungometraggio “Brother Tied”, che non venne distribuito nelle sale per mere questioni economiche: il suo nome è Derek Cianfrance.
Oggi, il ragazzo porta quindici anni e due film in più sul groppone…due bellissimi film – entrambi interpretati da Ryan Gosling – che cercherò di analizzare nel modo più chiaro e conciso.
Il primo è “Blue Valentine”, datato 2010.
Ci sono temi e generi ricorrenti nella storia del Cinema, nonché pietre miliari che svettano ad esempio per i posteri – da un lato – ma da un altro rischiano di adombrarne il lavoro, di far sembrare mediocre un buon film semplicemente per un retrogusto di “già visto” che rovina tutto.
In questo caso parliamo di un dramma sentimentale, e direi che gli illustri predecessori si sprecano. Da “Via col Vento” fino ad arrivare a blockbuster milionari quali “Titanic” & Co. la pellicola a sfondo sentimentale è di sicuro una delle più gettonate e prodotte attualmente. Proprio per questo mi sono avvicinato a “Blue Valentine” con un po’ di timore, sperando di non assistere all’ennesimo carnevale di cliché e sequenze finali ultra-smielate cui il cinema contemporaneo ci sta – purtroppo – abituando.
Fortunatamente, fin dalle prime battute mi rendo conto di trovarmi di fronte ad un prodotto che si discosta elegantemente dalla massa.
“Elegante” è proprio il termine più adatto a descrivere questo film.
Il soggetto è “semplice”, una storia d’amore con alti (molto alti) e bassi (molto bassi).
Per realizzare qualcosa di magistrale partendo da un soggetto simile ci vogliono genio, intuizione ed una sensibilità fuori dal comune, caratteristiche che sembrerebbero appartenere a Cianfrance ed al noto protagonista e collega Ryan Gosling. Vedere per credere, ma potete fidarvi: la grazia con cui la vicenda si snoda e fluisce senza intoppi è rara, ogni sequenza è permeata da intensità e delicatezza nello stesso istante, la dolcezza, la rabbia, il dolore e la gioia arrivano al cuore senza bisogno di melodie orchestrali e/o scene epiche nel cuore di battaglie e tempeste. Segni inconfutabili di un grande, grandissimo talento.
Come accennavo l’interpretazione è eccellente e la comprimaria Michelle Williams (“Shutter Island”, “Marilyn”) crea con Gosling una coppia credibile ed in continua trasformazione.
Un film delicato, aggraziato, semplicemente bello…
Assolutamente consigliato!
Dobbiamo arrivare al 7 Settembre 2012, quando “The Place Beyond the Pines” viene presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, per vedere di nuovo all’opera il premiato connubio Cianfrance-Gosling. Il film – “Come un Tuono” in Italia – è nelle sale proprio in questi giorni.
Innanzitutto è inevitabile e doveroso un breve confronto con il predecessore.
I temi trattati combaciano solo per certi versi ed in alcune fasi del film, ma l’impressione è che – mantenendo inalterata la grazia “immacolata” della narrazione e regalandoci l’ennesima interpretazione pazzesca di Gosling – la nuova pellicola sfiori (ma non raggiunga) le vette di “Blue Valentine”.
Questa volta il dramma assume le sfumature del thriller e della crime fiction per raccontarci una (triste) storia che abbraccia più generazioni.
Handsome Luke , motociclista e stuntman bello e dannato interpretato – appunto – da Gosling, scopre di essere padre e si trova a dover decidere del proprio – e non solo – futuro nel giro di qualche ora. Partire o restare? La decisione che prenderà sarà radicale, come radicali saranno le conseguenze e le ripercussioni negli ani e nei decenni a venire.
L’ultima pellicola di Cianfrance ci sventola la speranza davanti al naso come fosse un foulard per poi ritirarla appena allunghiamo la mano. Tutto ciò che di bello riusciamo a scorgere tra le spire di una storia soffocante è destinato a trasformarsi ed assumere un aspetto mostruoso, inatteso. La violenza chiama violenza, e certi errori si scontano nel più efficace e doloroso dei modi.
Una nota di merito va a Bradley Cooper, Eva Mendes e Ray Liotta (veterano del genere), che contribuiscono alla narrazione con interpretazioni intense e pulite.
Bel film, non c’è che dire, consigliatissimo nonostante – ripeto – sia di qualche “punto” inferiore a “Blue Valentine” .
Quelle di Cianfrance sono favole moderne in cui il lieto fine è tutt’altro che scontato, ma che non mancano di sottolineare – tra le ombre – quanto di luminoso possa nascondersi nel cuore di un Uomo.
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A noi ricorda…
Final Fantasy VIII: se le parole d’ordine sono “dramma” e “love story“, non posso che andare a ripescare un titolo della prima, indimenticabile Playstation che comprendeva entrambi gli aspetti, inserendoli in una delle storie più belle ed articolate mai narrate in un videogame!
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E voi, lo avete visto? Cosa ne pensate? Votate qui oppure lasciate un commento in basso! – Solo “Come un Tuono” –
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