News 23 Mag 2013

L’angolo del Neko: i miei 2 cents sul Reveal di Xbox One

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A più di 24 ore dalla conclusione del Reveal di Xbox One, eccomi qui a dire la mia sulla nuova console di casa Microsoft, o meglio sulla sua presentazione visto che fino a prova contraria, potrò basarmi soltanto su ciò che ho potuto vedere. Partiamo dal nome: l’idea alla base, riassume perfettamente in due parole il concept della console secondo Microsoft. Personalmente, vorrei fare una cosa sola ed è la più semplice… vorrei soltanto giocare.

Un noto gruppo punk italiano attivo sin dai primi anni ottanta, il cui percorso artistico aveva visto il raggiungimento del suo apice creativo dieci anni più tardi con il rock, cantava placidamente in tempi non sospetti: “non studio, non lavoro, non guardo la TV,  non vado al cinema, non faccio sport.” Il nerd/geek si è evoluto, non è più un l’ammasso di stereotipi risalente a quell’epoca ed anche il mondo dell’entertainment non è più lo stesso, ma ciò non significa che cinema, sport, tv e videogames debbano per forza fondersi in un tutt’uno. Microsoft ha deliberatamente scelto di mischiare i fattori in campo, perdendo il focus dalla sostanza alla base di una console, stando a quanto abbiamo potuto osservare in diretta qualche ora fa.

La presentazione ha rispecchiato in pieno i canoni dell’entertainment made in USA: fasti, esaltazione e scusatemi se mi permetto di dirlo, ma abbiamo assistito ad uno show, non ad un “reveal“. Non nascondo di aver riso una volta vista la console, pensando che “Beh, almeno Microsoft ce l’ha mostrata davvero.” – e se non fosse stato per questa piccola “formalità”, le invettive dei gamers in giro per tutto il web, sarebbero state ancor più difficili da gestire per il colosso di Redmond. Stando a quanto abbiamo potuto vedere, Microsoft ha implicitamente deciso di creare una console “U.S.A. Oriented“. Il Giappone non è mai stata terra prolifica per le console Microsoft, un paese dove il gaming non ha distinzioni d’età, sesso o gusti, ma è caratterizzato dall’estremo patriottismo made in Japan che ha sempre coccolato i suoi produttori, ovvero Nintendo e Sony. Questo concetto non è di per sè totalmente sbagliato, ma il Giappone ha dimostrato negli anni di essere chiuso da questo punto di vista, salvo far vendere bene al brand di Forza. E “bene” è davvero un simpatico eufemismo, parlando dell’andamento delle vendite di Xbox 360 in Giappone.

Tralasciando le eventuali scelte sbagliate per quanto riguarda il marketing di Microsoft nella terra del Sol Levante, sono stato l’unico a pensare che Microsoft abbia definitivamente rinunciato a giocarsela per quanto riguarda il mercato giapponese? E per quello europeo? La scelta di pensare all’intrattenimento da salotto a 360°non ha soddisfatto nemmeno il pubblico americano, ‘nuff said per dirla all’americana.

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Xbox One Reveal 2013 Highlights – Parody

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Questa breve parodia, racchiude in pochi minuti il mio pensiero, su quanto abbiamo potuto vedere in diretta mondiale. E pensare che mi ero organizzato un simpatico drinking game, legato alle parole Halo, Forza Motorsport, Social e Kinect. Grazie allo show di Microsoft sono riuscito in parte a raggiungere uno status di alterazione alcolica ideale, anche se da questo punto di vista la mie attese sono state in parte disilluse.

Non avrei mai e poi mai pensato di sentir ripetere all’infinito la parola TV, vedrò di regolarmi meglio per l’E3 per quanto riguarda le scorte di Weissbier. È lapalissiano il fatto che Microsoft si terrà le bombe per la conference di L.A.che si terrà tra pochi giorni, ma escludendo Forza Motorsport 5 e Quantum Break, il mio piccolo cuoricino paffuto di videogiocatore è stato infranto e calpestato più volte nel corso del Reveal.

È positivo il fatto che il filmato di Forza fosse genuino, quasi strappato dal cuore del dev kit stando a quanto affermato dai portavoce di Microsoft nel post-conferenza, sono felice che Remedy sia al lavoro su di una nuova IP ma purtroppo, Quantum mi puzza molto di Alan Wake. Sarei felice di essere smentito, ma quella barca l’ho già vista nell’incipit dell’avventura dello scrittore del paranormale (anche se le dimensioni erano decisamente ridotte), per non parlare di quel font bianco su quella palette blu che abbiamo visto sulla copertina e tra i menù del gioco. E no, il marchio di fabbrica è un’altra cosa.

C’è qualcosa di profondamente sbagliato in quanto abbiamo visto ieri: “Eccovi Forza, Quantum Break, Call of Duty, TV, TV, TV, ah sì ci sono anche le questioni legate ai DRM e all’usato ma ne riparleremo con più calma all’E3. Grazie per essere stati con noi!” – Sipario. Silenzio. Un silenzio interrotto soltanto dalla mia mano destra, che si poggiava velocemente sulla mia fronte.

E mentre la conferenza, si chiudeva con le immagini del nuovo Call of Duty, le azioni Sony decollavano. Certo, c’era anche in ballo la questione dello spin off delle divisione Entertainment della compagnia nipponica, ma la borsa è fatta anche di questo, umori, sensazioni e rumors. E se il tuo competitor diretto non se la stesse passando troppo bene dopo il suo attesissimo Reveal, beh, tanto meglio per te.

Microsoft Stocks

Go home Xbox, you’re drunk

Certo, il pad è stato ridisegnato seguendo le direttive degli utenti, tante nuove IP devono ancora essere svelate ma personalmente, mi aspetto una sola cosa dall’E3 di Microsoft: dateci i giochi, niente di più. Avrei voluto chiudere questa mia breve considerazione con una frase ad affetto, ma preferisco lasciarvi con uno spunto di riflessione: quando vedremo lo show di Microsoft dell’E3, riusciremo a concentrarci sui titoli e ad iniziare a pensare che tutte queste nuove caratteristiche non saranno il fulcro dell’esperienza offerta da Xbox One, se non saremo noi a volerlo davvero?Anche perchè, a dirla tutta almeno al Day One italiano non potremo fruire della Live TV (e forse non lo faremo mai).

Spero davvero in un E3 che ci possa sconvolgere per la bellezza dei titoli mostrati in quel di Los Angeles, per farci dimenticare la delusione derivante dal primo impatto (virtuale), con la nuova Xbox. Anche perchè un’ altra presentazione come quella del 21 Maggio, sarebbe un assist diretto a Sony per mettere a segno il primo, importante goal nella lunghissima partita meglio conosciuta come console-war.

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Le opinioni espresse in questo articolo non rappresentano in alcun modo il pensiero della redazione di GameSoul.it e sono frutto della “stressante” vita da blogger del gatto della redazione, che come ben saprete posside tutte le piattaforme esistenti sulla terra, in barba ai fanboy.

 

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