Gamescom 2013: Batman è in gran forma ed è pronto ad affrontare le sue Origini.
Con tanto discutere delle console next-gen, si dimentica quanto ancora abbia da offrire la generazione corrente di console. Tuttavia, molti giochi confermati su PS4 e Xbox One avranno la loro versione PS3 e Xbox 360, altri invece sono concepiti e in sviluppo solo sulle console oggi disponibili. Non è affatto un peccato quindi se altisonanti seguiti come Batman: Arkham Origins non hanno una controparte next-gen e la conferma la abbiamo avuta dal senior producer di Warner Bros. Games Montreal, Ben Mattes e dal creative director del gioco, Eric Holmes, durante una presentazione e un hands-on sulle Challenge Rooms nei panni di Deathstroke.
Ben Mattes, prima di addentrarsi nel gioco ci propone una panoramica della trama di Arkham Origins, riassumibile in pochi punti: Batman è giovane e in cerca di un ruolo definitivo nelle dinamiche criminali di Gotham City, abituato a gestire gruppi di rapitori, scassinatori e spacciatori di droga, viene colto di sorpresa da Maschera Nera (Black Mask) che assegna una taglia di 50 milioni di dollari all’assassino che lo ucciderà. Arkham Origins rappresenterà gli eventi passati che hanno forgiato Il Cavaliere Oscuro.
Vista la scelta di un setting natalizio, almeno per il sottoscritto è stato impossibile non fare un parallelo con l’atmosfera del primo Die Hard: quel clima natalizio sdolcinato e festaiolo, gli addobbi e le luci colorate, l’andamento pacato di quei giorni in contrasto con la brutale violenza causata da violente esplosioni, dalla polvere da sparo e dal più genuino desiderio di distruzione dell’uomo.
A inizio dimostrazione, il nostro Batman si trovava intrappolato a pochi passi dal ponte che separa nord e sud della città di Gotham, distrutto dall’impetuoso Firefly che lo ha bombardato. L’Uomo Pipistrello deve fare i conti anche con la polizia di Gotham, perché in Origins viene sondata anche l’origine della complicità tra l’eroe DC e il commissario Gordon.
Dopo i primi metri percorsi tra macerie e angusti condotti, tra cui farsi strada con l’uso dei “bat-gadget”, il Cavaliere Oscuro è faccia a faccia con un gruppo di loschi nemici. Ben Mattes ci fa notare un gingillo nuovo di zecca, gli Shock Gloves, vale a dire dei possenti guanti in grado di catturare e sprigionare energia elettrica. I guanti si ricaricano sia assorbendo fonti di elettricità sia combattendo con i nemici, quando la carica è massima Batman può lanciare un distruttivo colpo disabilitante all’avversario, causando un insano quantitativo di danni, anche attraverso scudi e armature. Da quanto visto il sistema di combattimento rimane praticamente identico, in fondo non c’era motivo per cambiarlo visto l’egregio funzionamento; le novità in merito riguardano appunto i guanti e altri gadget ed anche l’inserimento di specifici XP per ogni combattimento presente nel gioco.
L’obiettivo di Batman nella missione a cui abbiamo assistito era quello di trovare Firefly e disattivare alcune bombe. La ricerca degli esplosivi coinvolge anche alcune unità del GCPD, i cui membri possono anche essere salvati da Batman se si trovano in pericolo. La fase investigativo/esplorativa è stata ulteriormente perfezionata dagli sviluppatori, come ci è stato mostrato infatti gli Shock Gloves potranno essere usati per aprire porte elettrizzate, spaccare pareti e pilastri o piegare sbarre, caricare/scaricare generatori e altro. Altra chicca sarà la Remote Claw, un gadget su cui punta molto il team per variare le routine di gioco; grazie alla clava in remoto, Batman ha stordito due nemici collegandoli tra loro, agganciato pareti per poi tirarle causandone il crollo, creato cavi elettrici per aprire porte o elettrizzare nemici e collegato punti dell’ambiente altrimenti distanti. L’attrezzo è sembrato funzionare a dovere e contribuisce anche a creare situazioni divertenti come scaraventare un nemico in aria agganciandolo al tetto. Senza prezzo.
La dimostrazione si è esaurita purtroppo sul più bello, cioè quando Batman ha trovato finalmente Firefly e si prepara lo scontro. Ben Mattes ci ha quindi assicurato che ogni boss continuerà a richiedere una strategia ad hoc per essere battuto, ma detto questo siamo stati invitati a provare per la prima volta Deathstroke.
Il super-villain dell’universo DC sarà giocabile in Arkham City in tutte le Challenge Room, munito di tutti i suoi gadget personali e delle caratteristiche doti attletiche e rigenerative. Nella sfida che abbiamo giocato Deathstroke doveva combattere con ondate sempre più numerose e forti di nemici, il sistema di combattimento è fondamentalmente identico a quello visto con Batman e funziona altrettanto bene. Rimane sicuramente un buon extra per coloro che prenoteranno il gioco prima dell’uscita, assolutamente da avere se si è amanti delle serie DC.
Batman: Arkham Origins è in arrivo il 25 ottobre di quest’anno per PlayStation 3, Xbox 360, Wii U, PC e in versione portatile con Batman: Arkham Origins Blackgate su PS Vita e 3DS. Restate tra le pagine di GameSoul per leggere un’interessante intervista fatta a Eric Holmes, creative director di Batman: Arkham Origins.
[hr] Trailer Nowhere to Run di Batman: Arkham Origins alla Gamescom 2013
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[hr] Gallery immagini di Batman: Arkham Origins
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