News 29 Ago 2013

Anteprima: Lightning Returns: Final Fantasy XIII [Gamescom 2013]

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Yoshinori Kitase ci riprova con la trilogia di Final Fantasy XIII diriggendo i lavori del terzo capitolo conclusivo intitolato Lightning Returns: Final Fantasy XIII. La build del gioco alla Gamescom si è dimostrata praticamente uguale a quella portata a giugno all’E3, ma la fiera tedesca ci ha fornito un’occasione in più per meditare meglio sulle meccaniche di gioco e sintetizzarle in questo articolo.

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Mogu Mogu, pensaci tu!

La build provata metteva in risalto gli elementi più innovativi del terzo Final Fantasy XIII, in particolare l’esplorazione e i combattimenti nei sotterranei di Yusnaan. La caratteristica più evidente del gameplay è il limite di tempo entro il quale compiere ogni azione. Il tempo a disposizione di Lightning è di 13 giorni in totale per salvare Nova Chrystalia, l’arcipelago di isole in cui si compiono tutti gli eventi della trama.

Da questo punto di vista il prossimo Final Fantasy è accostabile alla saga di Dead Rising, tuttavia lascia perplessi la scelta di inserire un countdown (il tempo scorre sempre, anche durante i combattimenti, i dialoghi e le cutscene) in un RPG, genere che per natura è esplorazione e scoperta.

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Questo al PETA non piacerà…

Nessuna paura però perché i giocatori più lenti sarà riservato un finale alternativo in cui Nova Chrystalia molto probabilmente andrà verso cattive sorti. Quindi, i fan di Final Fantasy che non condividono la scelta del limite di tempo, potranno comunque essere ricompensati con un finale che acconsente alla distruzione definitiva di Nova Chrystalia (e tutti vissero felici e contenti?).

Tuttavia in realtà, gli sviluppatori intendono anche premiare coloro che si dedicheranno alle quest secondarie, per esempio allo scopo di aiutare un abitante del mondo di gioco; questo genere di attività ridurrà si la barra temporale ma avrà ripercussioni positive sull’esito finale.

In luce di questo elemento che contraddistingue il gioco (lo scorrere del tempo), il sistema di combattimento di Lightning Returns: Final Fantasy XIII è in definitiva il più dinamico visto dalla serie: sono state apportate ulteriori semplificazioni all’interfaccia, il numero di voci selezionabili è infatti minore. Rimangono i punti TP, necessari per eseguire tecniche più avanzate, mentre fa ritorno la meccanica dei costumi vista in Final Fantasy X-2.

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Lightning è sempre più veloce: Vai Suppa-man(girl)!

 

Per la gioia dei cosplayer, dei collezionisti e degli otaku, con particolare riguardo agli estimatori dell’ecchi, Lightning potrà cambiare costume allo scopo di acquisire poteri, attacchi e stili di combattimento differenti (e mica fan service fine a sé stesso). Rimane comunque spettacolare l’uso di certi costumi come quello da maga nera, ma siamo sicuri che nella versione finale se ne vedranno anche di migliori.

[hr] Trailer di Lightning Returns: Final Fantasy XIII

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D’altronde il cambio di costume per la gestione delle abilità è in qualche modo una meccanica giustificata anche dalle origini di Final Fantasy (vedi Final Fantasy III ad esempio).

Un processo di maturazione delle meccaniche è riscontrabile anche durante l’esplorazione: ora il giocatore ha un senso di maggiore libertà nei movimenti, vale a dire la possibilità di arrampicarsi, saltare barricate che insieme ai salti e gli spostamenti orizzontali e verticali hanno avvicinato di molto le dinamiche esplorative di FF a quelle di un gioco d’azione.

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Mogu Association, sono Mogu, come posso esserle utile? Salvare il mondo in 13 ore? Certo!

Tutte queste novità vanno a braccetto con le nuove azioni in fase di inseguimento, introdotte nel gioco per spettacolarizzare e dare dinamismo ulteriore alle fasi di gioco fuori battaglia.
Queste coinvolgono Lightning in fughe a perdifiato fatte di scatti e acrobazie assortite per raggiungere qualcuno o qualcosa (nel caso visto, Snow).

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Il sistema di combattimento si è confermato dinamico e spettacolare.

 

Si aggiunga all’impasto anche un elemento dark (o emo che dir si voglia) dovuto (dicono gli sviluppatori) al generale senso di decadimento e distruzione del mondo che di fatto ha cambiato alcuni connotati fisici (e capigliature) e del carattere dei protagonisti.

Lightning Returns: Final Fantasy XIII non sarà sicuramente il capitolo che sancirà il ritorno della serie ai fasti di un tempo, ma un capitolo di sperimentazione più definitivo che probabilmente ci avvicinerà a Final Fantasy XV con dei contenuti sviluppati e delle meccaniche mature.

Molte di queste sono risultate interessanti, maggiori perplessità rimangono sulle colonne portanti di game design scelte per il progetto, ma non è escluso che fino all’uscita di febbraio 2014 il sistema di combattimento e di esplorazione venga rifinito e perfezionato per concludere la serie nel modo migliore possibile. Almeno per i fan di Lightning & Co.

[hr] Gallery d’immagini di Lightning Returns: Final Fantasy XIII

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