News 28 Mar 2014

Popcorn Time Special: Lars von Trier

Aspettando Nymphomaniac…

Tracciare il profilo artistico di un regista non è mai impresa facile, ed alcuni casi sono più “ostici” di altri.
Non ci sono puntini da unire per ottenere il ritratto di Lars von Trier, quindi proverò a soffermarmi brevemente su quelli che considero punti cardine del suo metodo espressivo.

Director eclettico, viziato ed esigente fin dagli esordi, von Trier ( al secolo semplicemente Lars Trier ) dà subito prova della propria risolutezza stilando il Dogma 95, manifesto volto a preservare il Cinema da tutti gli artifici a suo dire  inutili ed eccessivi che dagli anni ’90 presero ad appesantire le pellicole: niente effetti speciali, ma nemmeno musica, luci o persino scenografie. In linea con il Dogma (che smetterà di rispettare molto presto) Lars girò uno dei suoi capolavori:Idioti (Idioterne, 1998).  Il film, che arrivò successivamente a Le onde del Destino ed alla trilogia della E (L’Elemento del Crimine, Epidemic, Europa… più unici che rari, meriterebbero uno special a parte), ci presenta un gruppo di ragazzi e l’invenzione del ritardo mentale che – agli occhi dell’ignara società – li affliggerebbe. Immagini e tematiche sono fredde, grezze, a tratti disturbanti, eppure è impossibile non notare uno spiccato estro registico dietro ai deliri simulati dei protagonisti.


Nel 2000 arriva Dancer in the Dark, interpretato dalla bravissima Bjork. La pellicola – una rivisitazione del concetto di musical, qui adattato ai canoni della tragedia – ha un discreto successo nonostante lo stile poco digeribile e linee di trama non esattamente “facili” o felici. Ancora una volta von Trier ci mostra il suo lato rivoluzionario (che fino ad oggi non ha smesso di caratterizzarne ogni pensiero e lavoro), il danese pesca stilemi e regole per poi stravolgerli completamente, ribaltarli e reinterpretarli.

Rivoluzionario è anche il primo termine importante che utilizzerei per descriverlo.

Passiamo oltre, arrivando a quello che – forse – è il suo film che più mi ha colpito e impressionato. Correva l’anno 2003 quando esordì nelle sale Dogville. Interpretato da un’ispirata Nicole Kidman, è un vero e proprio ritratto dell’imprevedibilità e dell’instabilità dell’animo umano, una riflessione su cosa è bene e cosa – invece – è male… concetti separati da una linea indefinita, fumosa, spesso invisibile. Possiamo davvero sperare in un futuro costruito da persone come noi? Potrebbe essere questa la domanda impressa sulla pellicola di Dogville.

Con il passare del tempo il pensiero si evolve, ma il carattere rivoluzionario rimane intatto. Dal felice sodalizio artistico con Charlotte Gainsbourg nascono due opere che distruggono completamente i precetti del Dogma 95 e portano il regista su una strada costellata di artifici, orpelli scenografici, slow motion ai limiti del sopportabile e colonne sonore orchestrali. Sto parlando di Antichrist e Melancholia.

Un altro aggettivo che calza a pennello al personaggio di von Trier è di sicuro “provocatore”, e con Antichrist ne abbiamo la prova “tangibile”. Lavoro ispirato a L’anticristo di Nietzsche, criptico e volutamente complicato nel messaggio, scava scena dopo scena una fossa tombale alla speranza e lo fa senza risparmiarci sequenze decisamente forti. La Donna come Natura come Male, o forse tutto l’opposto… a governare ogni cosa, il Caos.
Melancholia è più “tranquillo”, ma senza un briciolo di speranza in più: ad attenderci troviamo nientemeno che la fine – annunciata – del mondo.

Rivoluzione, precisione, provocazione, il Cinema di Lars von Trier può non piacere ma di certo si merita tutta l’attenzione che è riuscito a ritagliarsi negli anni. Se già lo conoscete non serve che stia qui a spiegarvelo, in caso contrario il mio consiglio è di farsi coraggio e recuperare quanto riuscite per scoprire uno degli autori migliori che – di fatto – ci rimangono. Ho grandi speranze per Nymphomaniac, non lo nascondo, ma anche grandi paure… il film verrà guardato e compreso per ciò che è (o vorrebbe essere) o avremo sale piene di persone in cerca di qualche clip “trasgressiva” da postare su Facebook? L’appuntamento con queste ed altre considerazioni è per venerdì prossimo!

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