Se c’è un altro titolo per Wii U capace di far impennare le vendite della console dopo Mario Kart 8 entro la fine dell’anno, questo è sicuramente Super Smash Bros. Dopo la prova della versione 3DS (la prima della serie ad approdare su una console portatile) e la presentazione della versione Wii U, abbiamo avuto l’occasione di provare il picchiaduro Nintendo nella sua versione casalinga ad un evento tenutosi a Milano.
Nonostante gli Amiibo facessero la loro discreta figura in una teca non è stato possibile provarli sul GamePad, così come non c’è stato modo di testare le nuove impostazioni dei personaggi che permettono di personalizzare i combattenti con tre oggetti. Il perché è presto detto: quando ci sono quattro persone in un ambiente affollato e una Wii U con Super Smash Bros. si pensa a solo massacrarsi nel modo più brutale possibile. Tutta l’innocenza che connota l’estetica Nintendo scompare e gli insulti volano pesanti in tutta la stanza.
Scelto il personaggio secondo le proprie preferenze sulle saghe Nintendo, ci si fionda in uno degli stage disponibili e la sensazione è quella di sempre, con un perfetto delirio controllabile. Come ci insegna PlayStation All-Stars Battle Royale non basta infatti un nutrito gruppo di figuri famosi per fare un gioco di successo, ma ci vuole anche un solido gameplay che, nel caso di Super Smash Bros., è arrivato alla sua quarta iterazione in perfetta forma. La customizzazione completa della partite offre una possibilità pressoché infinita di condizioni base per gli scontri, e anche in una partita con tutti i parametri di default ci si diverte come in pochi altri giochi.
Per i quattro alieni che non conoscono la serie, ricordiamo che la peculiarità della serie sta nel fatto che, a differenza degli altri picchiaduro, non ci sono barre della vita da svuotare a suon di pugni, ma solo una percentuale di danno che sale costantemente. Più alto è il danno complessivo ricevuto e più probabilità ci saranno che il nostro povero personaggio venga espulso fuori dallo stage.
Dopo due secondi di partita ci si sente subito a casa: purtroppo senza la calma di un salotto e la pace interiore è difficile accorgersi di quei piccoli cambiamenti di cui vi abbiamo accennato nell’anteprima, ma è comunque subito chiaro che il ritmo di lotta è più serrato che mai.
Gli ambienti di lotta, ancora oggi, riescono a sorprendere per come si stravolgono durante il corso degli scontri e intervengono, ovviamente, nel momento meno opportuno cambiando le sorti di un duello. Allo stesso modo stupiscono gli oggetti che, traendo ispirazione dall’immenso universo Nintendo, riescono a proporre cose totalmente demenziali, come un enorme bulldog francese che invade lo schermo in stile Nintendogs, impedendo di fatto di giocare sia per lo spazio occupato sullo stage, ma anche per il giocatore morto a terra dalle risate.
Una prova “su strada” in un contesto del genere non può essere certamente identificativa di quel che sarà il gioco in uscita su Wii U questo autunno/inverno, ma ci siamo trovati lo stesso in situazioni limite in cui ad esempio un Kirby con un danno di circo 180% decide, prima di venire scaraventato fuori dall’arena, di portarsi via con sé il nostro povero Link, inghiottendolo come solo lui sa fare.
Per una valutazione completa quindi ci sarà tempo e modo in sede di recensione, per il momento una cosa è certa: ci sarà da divertirsi.
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