Assassin’s Creed: Unity, come ben sappiamo, sarà il primo titolo della serie ad uscire esclusivamente sulle console di nuova generazione: in questo caso, Ubisoft ha finalmente abbandonato il multipiattaforma che prevedeva l’uscita anche su sistemi ormai spremuti fino all’osso e non possiamo che esserne felici.
Una simile strategia di sviluppo non può che far “qualitativamente” bene al mercato videoludico, poiché non solo le energie saranno focalizzate sulla creazione di titoli che siano solo current-gen, ma risulteranno in un prodotto finale che non debba necessariamente essere stato bloccato e ridotto per poter funzionare anche su PS3 e Xbox 360. Abbiamo visto le reazioni di panico di coloro che si son trovati alle prese con Watch Dogs su old-gen e, nonostante sia stato fatto il miglior lavoro possibile, per i giocatori il meglio non è mai abbastanza.
Parlando di Assassin’s Creed: Unity, Yves Guillemot, boss indiscusso della casa di sviluppo francese, ha dichiarato che “È un gioco che sfrutta al massimo le potenzialità delle console di ultima generazione ed offre una buona dimostrazione su cosa questi device siano in grado di fare. E i giocatori sono stupiti […] Non si aspettavano che queste console fossero in grado di offrire una simile qualità a livello grafico e di animazione, o un simile numero di personaggi presenti nell’ambiente di gioco. Tutto ciò aiuta il brand ad avere un nuovo inizio con possibilità totalmente differenti“
Non a caso, Assassin’s Creed: Unity, oltre ad essere un nuovo inizio dal punto di vista tecnico, lo sarà anche da quello narrativo, segnando così un netto passaggio di testimone dalla vecchia alla nuova generazione. Com’è giusto che sia.
Ma la domanda che rimane è: a solo 9 mesi dall’uscita di PS4 e Xbox One, gli sviluppatori sono già arrivati a dar fondo a tutte le potenzialità di queste console? Ciò ci lascia VAGAMENTE perplessi.
[hr]
Commenti