Altro libro, altro film, altra corsa. Per la gioia dei fan da 24 ore a questa parte è disponibile nelle sale il nuovo capitolo della saga degli Hunger Games: per la precisione parliamo de Il Canto della Rivolta – Parte I.
Prima di giudicare un’opera considero sempre il contesto nel quale la stessa va a collocarsi, e in questo caso sarebbe miope ed inutile analizzare il film senza guardare al quadro generale, ai capitoli precedenti.
Pur non amando particolarmente le epopee teen (ne abbiamo viste troppe nell’ultimo decennio) devo ammettere che questa ha pregi e meriti indiscussi e indiscutibili, complice la controparte cartacea ottimamente tessuta e orchestrata nonché una veste spensieratamente action che non annoia e fa il suo dovere fino in fondo.
Come suggerisce il titolo stesso questa volta si inizia a fare davvero sul serio: non parliamo di altri giochi o combattimenti random ma di rivolta, ribellione. Il simbolo eletto a rappresentare questa ribellione non poteva che essere Katniss (la bravissima Jennifer Lawrence), paladina ed espressione di una rabbia sopita per troppo tempo e decisa a cambiare le cose una volta per tutte.
Se la veste è teen-friendly il messaggio impresso sulla pellicola lo è decisamente meno, l’argomento è trattato con intelligenza (pur senza rinunciare all’ironia) e la spettacolare girandola degli eventi saprà trascinarvi al punto con un’efficacia invidiabile e non sempre riscontrabile in lavori di questo genere. Uno dei rischi principali delle saghe in salsa action è l’esagerazione, spesso si perde di vista il fulcro, il nucleo della questione con divagazioni fracassone e francamente inutili: beh, non in Il Canto della Rivolta. Come scrivevo c’è un’intelligenza nella scrittura di scena e nella regia capace di stupire ad un livello un pochino superiore al “solito”, e penso che grazie a questo e ad altri motivi (spettacolarità in primis) possa piacere anche agli indecisi, a chi – magari – si è guardato i primi capitoli ed è rimasto con una punta di amaro in gola.
Riassunto: se amate Hunger Games andate a vedere questo film senza pensarci un istante di più, se siete scettici ma indecisi… decidete per il sì e non ve ne pentirete, per una volta.
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A noi ricorda…
Dota 2: a proposito di vaste arene in cui duellare all’ultimo sangue nella migliore tradizione action/fantasy come non citare un titolo che ha saputo radunare sotto il proprio blasone milioni di accaniti giocatori all over the world? Una valida alternativa a LOL che può seriamente creare dipendenza!
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Vi do appuntamento a settimana prossima con una nuova recensione! Stay tuned…
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