Nonostante sia uno dei punti di forza che i PC gamers usano nella “crociata” contro le console, ora anche gli sviluppatori stessi stanno tentando di mettere fuori gioco le tanto rinomate mods, che permettono ai giocatori di variare lievemente o pesantemente l’esperienza di gioco.
Dopo la patch 1.2.1 di Dying Light, Techland ha bloccato la modifica dei files di gioco, rendendo la vita dei modders molto più difficile: questo riguarda sia il singleplayer che il multiplayer. Non solo, la società si sta muovendo per far rientrare nella politica DMCA i reclami contro qualsiasi mod trovata attraverso MarkMonitor.
Una presa di posizione che va contro quella precedente, quando era possibile modificare Dead Island con files addirittura supportati dalla compagnia stessa. Anche i giocatori di Dark Souls hanno potuto vivere sulla pelle una situazione simile, quando era stata messa al bando una mod che aumentava degnamente la risoluzione del gioco: fortunatamente, quella faccenda si è conclusa bene e tutto è ritornato come prima; si spera che possa succedere lo stesso anche per Dying Light.
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