Activision Blizzard si trova in questo momento in uno dei momenti più bassi e allo stesso tempo più alti della sua storia. Il momento più basso è stato raggiunto dai dirigenti, colpiti da accuse di sessismo e molestie ed incapaci di rispondere in modo adeguato alle critiche dei dipendenti; il momento più alto va invece ai dipendenti che hanno finalmente puntato i piedi, denunciato e scioperato, ispirando anche altre realtà del settore a fare lo stesso (esempio più eclatante quello di Ubisoft).
La bufera scatenata dalla denuncia operata dallo Stato della California per pessima gestione del personale femminile, che sarebbe causa di un clima lavorativo intollerabile, non accenna a fermarsi. A una settimana di distanza dal primo colpo assestato dalla Corte Superiore di Los Angeles, il presidente di Activision Blizzard J. Allen Brack ha deciso di rassegnare le dimissioni ed abbandonare la nave. A sostituirlo saranno Jen Oneal e Mike Ybarra:
Sono sicuro che Jen Oneal e Mike Ybarra provvederanno la leadership di cui Blizzard ha bisogno per realizzare il suo pieno potenziale ed accelerare il cambiamento. Prevedo che lo faranno con passione ed entusiasmo e che ci si possa fidare di loro per guidare con i più alti livelli di integrità ed impegno le componenti della nostra cultura che rende Blizzard così speciale.
Sono abbastanza sicura che Oneal e Ybarra avrebbero preferito prendere le redini della compagnia in un qualsiasi altro momento, in ogni caso questo è ciò che hanno seminato e raccolto e vedremo come sapranno gestire la situazione da qui in avanti.
Cosa pensate di tutta questa storia? Venite a parlarne sul nostro gruppo Facebook.
[wp-tiles post_type=’post’ posts_per_page=5 orderby=’date’ order=’DESC’]
Autore
Leggi i suoi articoli
Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Autore
Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Commenti